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Sibari

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La clinica deve essere riaperta PDF Stampa E-mail
Scritto da G.Iacobini   
giovedì, 09 aprile 2009 18:59
ImageClinica di Sibari: Comune e sindacati bussano alle porte della Regione. Richiesto un piano di sostegno in favore degli ex dipendenti. Tornano in cronaca le vicende della casa di cura “Madonna delle Grazie” e dei suoi circa settanta tra dipendenti e medici convenzionati, il cui destino è stato ieri oggetto d’un incontro tra i dirigenti dell’assessorato regionale al lavoro, i sindacati, gli amministratori comunali ed una delegazione dei lavoratori. Tutti insieme attorno allo stesso tavolo per provare a  dipanare l’intricata matassa che ingarbuglia le sorti della clinica sibarita. Che nel luglio del 2007 divenne l’oggetto di sequestro preventivo, nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla Procura di Castrovillari. Due i reati all’epoca ipotizzati: inosservanza di provvedimenti legalmente dati ed omissione dei controlli di legge sulla funzionalità degli impianti elettrici. Le indagini avevano preso le mosse da un sopralluogo dei Carabinieri del Nas, che avevano rilevato l’esistenza di carenze strutturali, impiantistiche ed organizzative, inducendo la magistratura inquirente a richiedere al Gip (che lo aveva poi concesso) un sequestro preventivo, onde preservare da potenziali pericoli l’incolumità di degenti e dipendenti. Successivamente, sebbene la Procura avesse autorizzato l’esecuzione degli interventi di ammodernamento dell’area medica, la “Madonna delle Grazie” non ha mai riaperto: la mancata rispondenza dei requisiti del personale agli standard pretesi dalla Regione, e le incertezze societarie, avevano anzi condotto al licenziamento dei dipendenti, sia pur col sostegno degli ammortizzatori sociali e con la promessa d’una loro riassunzione una volta riprese le attività, in realtà mai riavviate.Questa la storia. Ieri i nuovi sviluppi della vicenda, scaturiti dal confronto al quale hanno preso parte, a Catanzaro, negli uffici dell’assessorato regionale al lavoro, il sindaco Gianluca Gallo; i sindacalisti Mimmo Metaponte e Franco Regina (entrambi per la Cgil) e Franco Pennini per la Cisl; una pattuglia di ex dipendenti dei lavoratori. Presente anche il consigliere regionale Franco Pacenza, promotore dell’incontro. Diversi gli impegni assunti: sindacati e Comune formalizzeranno, nelle prossime ore, la richiesta di ammettere le maestranze della “Madonna delle Grazie” a godere degli ammortizzatori sociali, e dunque di un sussidio minimo e della possibilità di essere riallocati in strutture sanitarie pubbliche e private. Sollecitata altresì (con l’intento di potenziare l’offerta sanitaria locale e creare nuovi posti di lavoro) la spesa nel territorio cassanese delle somme (oltre tre milioni di euro l’anno) fino al 2007 stanziate per retribuire le prestazioni garantite dalla casa di cura di sibarita.

Insomma, il ritorno alla normalità appare tutt’altro che a portata di mano. Il calvario continua.

 

Gianpaolo Iacobini – Gazzetta del Sud del 3 aprile
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