Skip to content

Sibari

Narrow screen resolution Wide screen resolution Increase font size Decrease font size Default font size    Default color brown color green color red color blue color
Advertisement
Vi Trovate: Home arrow News arrow News di Sibari arrow Scoperti a Lauropoli Clandestini Afgani
Skip to content
Scoperti a Lauropoli Clandestini Afgani PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
mercoledì, 25 aprile 2007 16:55

Erano nascosti in un camion di un camionista di Lauropoli

Cassano. Sono diciotto ed erano nascosti tra gli elettrodomestici in viaggio tra Puglia e Sicilia
Scopre gli afgani nel suo camion
Sotto casa l’autista ha sentito rumori e ha chiamato i carabinieri
Cassano –  Si interrompe a Lauropoli, una delle tre frazioni di Cassano Ionio, il sogno di una vita migliore per diciotto cittadini afgani fuggiti dal loro Paese per raggiungere l’Italia. Sono diciotto. Tutti maschi. Nove sono ragazzi, la cui età oscilla tra i dodici e i 15 anni. Tutti senza identità. Nessuno di loro era provvisto di documenti personali. Con l’aiuto di un interprete i carabinieri della compagnia di Corigliano sono riusciti a conoscere la loro provenienza. Vengono tutti dal martoriato Afghanistan. Da giorni viaggiavano clandestinamente. Un viaggio infinito. Che si saranno pagati con anni di duro lavoro fatto con stenti e sacrifici. In una terra che già di per sé di sacrifici e di stenti ne richiede quotidianamente. Avranno dovuto pagare migliaia di euro a qualche organizzazione criminale che dei viaggi della speranza ha fatto un vero e proprio “business”.  Una vera e propria odissea quelli dei diciotto cittadini afgani, scoperti nella notte tra venerdì e sabato, stipati e debitamente nascosti nel cassone di un camion autoarticolato che trasportava elettrodomestici, molto probabilmente di proprietà di una ditta di trasporto pugliese, che, proveniente dalla Grecia, avrebbe dovuto raggiungere domani mattina la vicina Sicilia. Un’odissea che è iniziata moltissimi giorni addietro e che sicuramente avrà visto i diciotto clandestini attraversare, con mezzi di fortuna, le aree più pericolose dell’Asia minore per arrivare in Grecia. Da qui, da quanto si è appreso, sono stati fatti salire sull’autoarticolato che è stato imbarcato verso la Puglia e che avrebbe dovuto raggiungere la Sicilia. Ora, nove di loro, i maggiorenni, sono ospiti del Centro di Prima Accoglienza “Sant’Anna” di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone,  dove sono stati trasferiti dalle autorità competenti. Per i nove minorenni, invece, si sono aperte le porte della solidarietà. Sono ospiti di una parrocchia che ha provveduto a sistemarli in una struttura sociale abilitata situata in un Comune del crotonese. Il loro viaggio  si è conclusa lì, dopo che sono stati scoperti a Lauropoli, la frazione di Cassano dove risiede l’autista dell’autoarticolato. Nel parcheggiare l’autoarticolato nelle vicinanze della propria abitazione, dove si sarebbe fermato - a causa del divieto di circolazione per i mezzi pesanti durante il fine settimana - fino al lunedì, ha avvertito degli strani rumori provenienti dal cassone carico di elettrodomestici dell’autoarticolato. Insospettitosi, subito ha provveduto ad avvisare i carabinieri della tenenza di Cassano, guidata dal tenente Giorgio Feola. Sul posto si sono immediatamente portati sia i carabinieri di Cassano che gli uomini della compagnia di Corigliano  Calabro, guidata dal capitano Raffaele Ruocco, i quali hanno effettuato un controllo e nel cassone hanno scoperto la presenza dei diciotto clandestini. Tutti senza documenti personali. Le diciotto persone sono state immediatamente trasportate nella compagnia dei carabinieri di Corigliano dove si è accertato il loro buono stato di salute e, con l’aiuto di un interprete, i militari sono riusciti a sapere che provengono dal lontano Afghanistan e che avrebbero raggiunto il porto di Bari qualche giorno prima. Ora, mentre la posizione dei diciotto clandestini afgani  è al vaglio dell'ufficio immigrazione della Questura di Cosenza e dalla procura della Repubblica dei minori di Catanzaro, i carabinieri proseguono le indagini per risalire alla meta del viaggio dei clandestini e per accertare eventuali responsabilità dell' autista dell'autoarticolato.
                                                                                    Antonio Iannicelli
Pubblicato il 22 aprile su “il Quotidiano”
< Precedente   Prossimo >