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Cassano. Un giorno per riflettere PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
mercoledì, 25 aprile 2007 16:46

"Cassano. Un giorno per riflettere"
25 Aprile, il Collettivo rivendica <<la sete di libertà>>

Così titola "Il Quotidiano" a firma Antonio Jannicelli per le manifestazioni in ricordo dei caduti per la Liberazione

Cassano – “Per la libertà di pensiero, contro ogni censura”. Questo è lo slogan scelto dagli attivisti del collettivo 26 luglio per festeggiare il prossimo 25 aprile. “Il 25 aprile – scrivono in una nota i componenti del collettivo cassanese -  non è solo una giornata per ricordare la caduta del fascismo e la liberazione dell’Italia dalla dittatura, ma è una data memorabile che segna un cammino nuovo per una popolazione. Rinascere dal 25 aprile per affermare la nostra libertà, patrimonio inviolabile, ma anche per opporsi, con la stessa forza dei partigiani, - sostengono i giovani del 26 luglio - a chi vorrebbe con la sua ottusa censura imporre i suoi principi a un paese votato alla democrazia”. Con questo spirito gli aderenti al 26 luglio hanno organizzato, per la ricorrenza del 25 aprile, una giornata di festa. Vogliono esprimere e manifestare la loro sete di libertà e la loro voglia di volersi impegnare “affinché ogni uomo acquisti coscienza e impari a rispettare il valore più importante che oggi gli viene riconosciuto: la libertà e affinché non si dica che il 25 aprile si celebra la liberazione dell'Italia dall'Austria”. L’iniziativa promossa dal collettivo cassanese si svolgerà presso i “Giardini del Ponte del Treno”. Si inizierà alle ore 18 con la presentazione di “Okkio”, foglio di controinformazione mensile del Collettivo che “vuole essere uno dei tanti occhi  in circolazione, per vedere quello che nessuno vuole vedere, ma anche per stimolare l’occhio che si ostina a non vedere. Alle 20 ci sarà la proiezione del film di Sabina Guzzanti “Viva Zapatero”. La serata si concluderà con i concerti dei gruppi musicali “ Taranta Terapy” e “Ogun Ferraille”. Nel corso dell’iniziativa, annunciano i componenti del “26 luglio”, si parlerà anche di Resistenza. Si parlerà soprattutto di donne e di uomini che con la lotta e il sacrificio si sono opposti alla dittatura fascista, di popoli che nel mondo combattono contro l’annientamento etnico e culturale, di chi si oppone alla mercificazione della cultura, di chi non vuole sottostare alla logica del consumismo e alla supremazia delle grandi catene di distribuzione. “Vogliamo essere – concludono quelli del 26 luglio - la continuazione di quelle esperienze dal basso, sentendo il dovere di reagire alle oppressioni e lottando per ciò che ci viene negato”.
                                                                                     Antonio Iannicelli
Pubblicato il 24 aprile su “il Quotidiano”
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