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Marina di Sibari: Il consorzio batte cassa PDF Stampa E-mail
Scritto da Autotutela Utenti Marina di Sibari   
venerdì, 20 giugno 2008 17:23

marinaMarina di Sibari: torna alla ribalta il consorzio. Da un articolo odierno sulla Gazzetta del Sud, apprendiamo che  “Il presidente minaccia di non portare a termine la manutenzione se i cittadini non si mettono in regola con i pagamenti” , e ancora “Si apre di fatto un contenzioso con i residenti che non pagano la quota annuale per la gestione della cittadella estiva a Marina di Sibari”. Siamo alle solite, minacce e ingiunzioni di vario tipo si succedono ormai a ritmo rapido.

 

(nella seconda parte l'articolo della Gazzetta in formato pdf)

 

I cittadini, però,  il contenzioso lo hanno già aperto e da un bel po’, disconoscendo questa associazione/consorzio che si è preso il compito, non richiesto, di rappresentarli, lo hanno anche esplicitato inviando regolare esposto alla Procura della Repubblica, inviando comunicazioni al sindaco ed allo stesso presidente, ma tutti fanno orecchio da mercante e si continua con la solita solfa. A dire il vero l’autorità giudiziaria sta svolgendo ancora gli ultimi accertamenti, a quel che ci è dato sapere; ma tutti gli altri, comune in testa, fanno finta di non sentire le proteste di chi poi dovrebbe sborsare il malloppo. La società consortile, l’associazione, tutti vogliono pompare danaro dalle tasche degli utenti. Non ci siamo egregi signori, i cittadini che hanno una proprietà immobiliare a Marina di Sibari, hanno già pagato a suo tempo, tutto quanto la legge prevedeva e forse anche di più, hanno il dovere di pagare SOLO le quote per il servizio idrico integrato e per la raccolta dei rifiuti e NIENT’ALTRO.  Quando mai un comune chiede ai suoi cittadini di pagare una quota extra per la pulizia delle aree verdi?  Perché il comune di Cassano non chiede ai cittadini di Lauropoli o di Cassano di pagare per la manutenzione della Villa comunale e di tutte le zone di verde pubblico?  Chi siamo noi di Marina di Sibari, piccoli Pantaleone? Ci siamo rotti i cosiddetti caro sindaco e consiglieri sonnacchiosi e infingardi, mandate a casa questa specie di associazione e cercate di risolvere il problema in modo serio e democratico. 

Si “democratico”, l’ho scritto altre volte, ma questa è un parola che esiste nel vocabolario dei nostri politicanti solo per essere utilizzata come paravento per poter fare poi i propri porci comodi. Abbiamo ripetuto fino alla nausea che se dobbiamo partecipare alle spese dobbiamo essere ascoltati, presi in considerazione e regolarmente rappresentati. Ora si pretende che il prossimo 8 agosto si vada in piazza a votare per un fantomatico consiglio d’amministrazione di una altrettanto fantomatica associazione, che servirà solo per avallare tutte le spese inopinatamente fatte in quasi tre anni di gestione scellerata e monocratica.

Noi non ci stiamo. Abbiamo chiesto da qualche settimana un ultimo e definitivo colloquio con il sindaco, ma ancora non è stato possibile poterlo incontrare, aspettiamo ancora……… fino a quando?

Si parla, nell’articolo di G. Iacobini, della video-sorveglianza, ma chi l’ha mai chiesta? Abbiamo un servizio efficiente espletato dalla cooperativa Sibari 2000, per la quale paghiamo un canone annuo di circa 360 euro, tra l’altro facoltativo, basta ed avanza non credete?  O vogliamo mandare a casa la cooperativa?

Leggo per la prima volta un nome che non avevo mai sentito: Crescenzo Tirone, nel 2006 coordinatore della nascitura società consortile, che aveva già predisposto piani di spesa, progettazioni, ecc ecc.; ma a noi, che dovevamo sborsare il dinero, ci era stato chiesto se eravamo d’accordo?  Macchè, non era necessario, le grandi teste pensanti non avevano bisogno delle nostre idee, ma solo dei nostri soldi. Immagino che il sig. Tirone non ci sia più, deve essere stato fatto fuori o forse si è dimesso come il tesoriere e molti altri membri del primitivo direttivo, quando hanno capito che si faceva il passo più lungo della gamba.

Ora siamo agli sgoccioli e diciamo basta, se vogliamo risolvere il problema si deve azzerare tutto e ricominciare in modo più formale, si invitino intanto i futuri soci per raccomandata in prima e seconda convocazione e non tramite altoparlante come per un comizio, chi non sarà presente potrà essere rappresentato per delega e si organizzino le elezioni dei rappresentanti così come dettano le norme del codice civile. Solo dopo si potranno prendere in considerazione progetti, piani di fattibilità, spese e calcoli di quote.

Per il Comitato spontaneo di Autotutela

Utenti Marina di Sibari

.Antonio Cavallaro

(Articolo gazzetta del sud)

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