Scritto da Fosco
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venerdì, 09 maggio 2008 02:33 |
La rondinella caduta Una giornata primaverile dolce, le rondini che sfrecciano nel cielo terso del mattino, un uomo guarda incantato il via-vai di queste solerti mammine che badano con estrema cura al nutrimento dei loro piccoli, poi improvvisa la tragedia. Una di loro a pochissima distanza da lui si schianta contro il muro, cade e muore. Il fatto è accaduto sul serio e il poeta ne è stato così colpito, da ispirargli la poesia che segue.
La rondinella caduta Rondinella leggera Volavi volavi, Cibo nel becco trafelata portavi nel piccolo nido sotto il verone. Le bocche affamate dei tuoi piccolini scorgevo sporgenti pigolando in attesa. Il fato balordo ruppe il tuo volo, errore di rotta forse un riflesso, fu violento l’impatto sul tristo cemento. Cadesti morta Sotto il tuo nido Con gli occhi rivolti al cielo azzurrino. I piccoli aspettano, aspettano ancora pigolio più blando di ora in ora. Ma ecco la mamma del nido accanto d’un balzo raggiunge gli orfani becchi e con essi divide il pasto dei suoi. Ora son salvi quei bei rondinini. Raccolgo la piccola che spenta giace l’avvolgo piano, che non si rompa la pace, in panno gentile. Poi sotto un serto di pallide rose ricopro il sudario del cuore di mamma, che ora dorme in pace, serena: le sue picolle,pargole piume non periranno! Fosco |