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Sibari

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GIORNATA DEL RICORDO DELLE VITTIME DI MAFIA. PDF Stampa E-mail
mercoledì, 21 marzo 2007 11:46

In 10 anni sono state 2500 le vittime della mafia, tra cui 155 uccise per errore e 37 adolescenti.

Oggi a Polistena, nella piana di gioia Tauro Don Luigi Ciotti ha organizzato una grande giornata in favore del ricordo delle vittime di mafia; non partecipa alla giornata il presidente della camera Fausto Bertinotti, che ha fatto prontamente recapitare, però, un messaggio nel quale ha spiegato i suoi impegni e la sua vicinanza, comunque, all’iniziativa di Don Ciotti.

Migliaia gli studenti presenti a Polistena, per dare un segnale forte a tutto il mondo politico e alle autorità. Presenti, anche, Francesco Forgione (presidente della commissione antimafia),     Giancarlo caselli(procuratore generale di Torino), Agazio Loiero (presidente regione Calabria) e  Giuseppe Bova(presidente del consiglio regionale.

A Palermo, intanto, bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici comunali, lo ha disposto il sindaco Diego Cammarata, per testimoniare la vicinanza della città all’iniziativa promossa da Don Ciotti e per non far dimenticare anche tutte quelle persone uccise dalla mafia e poi, appunto, dimenticate.

Queste le parole di Don Ciotti: “E' la giornata dello stop, del dire basta alla carneficina, alle vittime di mafia. Siamo qui a Polistena - afferma don Ciotti - perché qui anni fa è nata la prima cooperativa su terreni confiscati alla criminalità organizzata, una cooperativa che da' occupazione a molti giovani e che rappresenta una speranza concreta. E' giunto il momento - ha aggiunto - di passare dal dire al fare, dalle parole ai fatti. Fermiamo la carneficina".Ecco, appunto, fermare la carneficina. Ma come? Non certo nel modo in cui abbiamo fatto finora. Serve l’impegno di tutti, cittadini in primis dovrebbero abbandonare lo stato di omertà in cui vivono. Lo stato, poi, non dovrebbe neanche dimenticarsi di noi, di chi sta peggio di loro sotto certi aspetti, ma dare un forte contributo affinché il sogno di legalità che hanno i giovani del sud non rimanga solo un sogno, ma diventi realtà, una splendida realtà in cui si possa vivere meglio.

NB: Autore: Giuseppe Ferraro.

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