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Sibari

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Sibari. Il Tar decide per lo sgombero della ex-Chiesa occupata da abusivi PDF Stampa E-mail
Scritto da Martina   
venerdì, 23 febbraio 2024 09:12

ImageIl Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria ha dato ragione al Comune di Cassano: lo sgombero dei locali ubicati nel centro servizi di Sibari occupati abusivamente è legittimo.

Giovanni Papasso (Sindaco di Cassano All’Ionio): «mai avuto dubbi sulla legittimità del lavoro di uffici, squadra manutenzione e forze dell’ordine. Andiamo avanti nel progetto di restituire questi immobili alla collettività».

 

Anche il Tar della Calabria ha confermato che lo sgombero della vecchia chiesa, ormai sconsacrata, di Sant’Eusebio a Sibari e dei locali annessi, occupati abusivamente, è legittimo. A confermarlo sono due ordinanze con le quali i giudici amministrativi hanno rigettato altrettanti ricorsi presentati dai privati per bloccare l’ordinanza di sgombero emanata dall’area Urbanistica dell’ente sibarita ed eseguita nella prima decade di dicembre.

I fatti risalgono proprio a inizio dicembre quando era stata messa in atto l’azione di forza da parte dello Stato. Il Comune di Cassano, in collaborazione con gli uffici e il supporto della squadra interforze di polizia, coordinata dalla Questura di Cosenza, era intervenuto per eseguire un’ordinanza di sgombero nei confronti dell’occupazione abusiva dell’ex Chiesa di Sant’Eusebio e degli spazi circostanti.

Un atto al quale alcuni privati si erano opposti ricorrendo al Tribunale amministrativo regionale della Calabria che, in questi giorni, ha esaminato il dettaglio del caso decidendo a favore dell’Ente sibarita e dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Papasso. Un ricorso bocciato in toto tanto che la parte ricorrente è stata anche condannata al pagamento delle spese di giudizio.

«Non abbiamo mai avuto dubbi sulla legittimità del lavoro di uffici, squadra manutenzione e forze dell’ordine – ha commentato il sindaco Papasso – e le pronunce del Tar lo dimostrano a pieno. Esprimo viva soddisfazione per il risultato acquisito: la riconsegna alla città di qualcosa che era pubblico ed era stata occupata abusivamente dal privato è un atto legittimo. Ringrazio gli uffici, la squadra manutenzione, le forze di polizia e faccio un plauso all’avvocato Vittorio Cavalcanti che ha difeso il comune. Andiamo avanti nel progetto di restituire questi immobili alla collettività».

L’obiettivo dell’amministrazione Papasso, infatti, è quello di realizzare nell’area, in maniera fissa, il pluripremiato Presepe vivente di Sibari così come gli altri locali in corso di recupero saranno destinati ad attività culturali e sociali. Nell’area retrostante, poi, si interverrà anche con un progetto già appaltato col Pnrr per realizzare un grande parco e questi locali saranno annessi al parco e torneranno a disposizione dell’intera comunità di Sibari

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