Vangelo della 4.a Domenica d'Avvento |
Scritto da don M.Munno | |||||||||||||||||
giovedì, 15 dicembre 2016 08:11 | |||||||||||||||||
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 1,18-24. - Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: "Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele", che significa Dio-con-noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, Viale magna grecia, 1 – 87011 Cassano all’Ionio (CS) – Tel. 098174014
“in-formati” Foglio settimanale parrocchiale di formazione e informazione
18 – 25 DICEMBRE 2016 camminando insieme
Continuo a proporre, in questa rubrica, il “Progetto Pastorale” che il nostro vescovo Francesco ha consegnato alle Comunità cristiane della Diocesi di Cassano all’Jonio per i prossimi quattro anni. LA GIOIA DEL VANGELO (5)
Il metodo sinodale. L’Assemblea diocesana dello scorso anno insieme all’Esortazione apostolica di Papa Francesco Evangelii Gaudium sono premessa e parte integrante del progetto pastorale. Il Signore è stato sovrabbondante di Grazia in questo anno della Misericordia in cui abbiamo vissuto il Sinodo straordinario sulla famiglia, il V Convegno Ecclesiale Nazionale, i tanti contributi di riflessione offerti nel percorso sulle Opere di Misericordia svoltosi in Diocesi, l’avvio alla definizione progettuale ed esecutiva di qualche opera-segno della tenerezza di Dio ad opera della Fondazione di Comunità “Casa della Misericordia”. Riconosciamo la ricchezza generosa che abita questo nostro territorio rendendo bella la realtà delle comunità parrocchiali, delle associazioni ecclesiali, delle numerose feste in onore della Madonna e dei Santi che costituiscono momenti aggregativi di tutto il popolo calabrese, dei credenti e non. Il metodo sinodale consente un progetto pastorale diocesano condiviso in cui non vengono azzerate le peculiarità di ogni singola realtà, anzi sono messe in evidenza le caratteristiche di ciascuna in modo da renderle risorse comuni arricchite dal contributo attivo di tutti in processi sinergici e di collaborazione.
Per l’attuazione. Per l’attuazione del nostro progetto pastorale diocesano suggerisco i “tre tratti” indicati dal Santo Padre a Firenze in apertura del V Convegno Ecclesiale Nazionale: “umiltà, disinteresse e beatitudine”. Sono i tratti dell’umanesimo cristiano che è l’umanità dei “sentimenti di Cristo Gesù”. Umiltà, disinteresse e beatitudine “non sono astratte sensazioni provvisorie dell’animo”, dice Papa Francesco, “ma rappresentano la calda forza interiore che ci rende capaci di vivere e di prendere decisioni”. Richiamo particolarmente la beatitudine. Siamo beati perché cristiani e i cristiani sono beati perché hanno in sé la gioia del Vangelo. La beatitudine ha a che fare con l’umiliazione e la povertà e questo è un luogo ed un tempo cairotico per noi tutti. Umiliazione e povertà sono caratteristiche della “gente che vive in condizioni umili e conosce la ricchezza della solidarietà del condividere il poco che possiede; la ricchezza del sacrificio quotidiano di un lavoro, a volte duro e mal pagato, ma svolto con amore verso le persone care; e anche quella delle proprie miserie, che tuttavia, vissute con fiducia nella provvidenza e nella misericordia di Dio Padre, alimentano una grandezza umile”. Che sono le condizioni di molti nella diocesi cassanese.
Custodiamoci nella preghiera reciproca! Buona domenica e buona preparazione al Santo Natale a tutti! don Michele
Riflettiamo “insieme” sulla Parola di Dio della Domenica 18 Dicembre 2016 IV Domenica di Avvento – A (Is 7,10-14; Sal 23; Rm 1,1-7; Mt 1,18-24)
Vegliate, convertitevi, rallegratevi, non temere! Sono questi i quattro “imperativi” che la Parola di Dio ci ha consegnato nelle quattro domeniche di questo tempo d’Avvento non solo per preparaci al Natale, non solo per prepararci alla venuta definitiva e gloriosa del Figlio dell’uomo, ma per riscoprire e per vivere tutta la nostra vita come un grande tempo d’Avvento, che si compirà nell’ora – sconosciuta a ciascuno di noi – quando in cui personalmente, nel mistero della nostra morte, finalmente incontreremo Gesù, il Signore! Le letture di questa quarta domenica di Avvento ci aiutano a guardare al Natale, ormai alle porte, ma non semplicemente per “ricordare” un avvenimento accaduto più di duemila anni or sono, piuttosto per lasciarci interpellare da un evento che costituisce il “sogno” di Dio per ciascuno di noi: essere l’Emmanuele, il Dio-con-noi! La prima lettura, tratta dal Libro del Profeta Isaia, contiene la “profezia dell’Emmanuele”. Il re Acaz, non confidando completamente in Dio, cerca di stringere alcune alleanze che, a suo modo di vedere, avrebbero dovuto salvaguardare il popolo dall’attacco dei nemici. Acaz, pertanto, dimostra di confidare più negli accordi e nelle alleanze umane che nell’aiuto del Signore e si giustifica anche palesando un falso rispetto verso lo stesso Signore: “Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore”! Ma il Signore stesso, nonostante la poca fede del re, interviene e promette un segno: da una giovane donna nascerà un uomo che guiderà il popolo secondo il cuore di Dio! La profezia di Isaia si compie pienamente, però, quando la vergine Maria concepirà e darà alla luce il vero Emmanuele, il Signore Gesù. Alla poca fede di Acaz, più sicuro delle proprie idee e delle alleanze umane, che della presenza e dell’aiuto del Signore, viene contrapposta l’obbedienza della fede di Giuseppe, che si trova a dover decidere, a fare discernimento su qualcosa che avrebbe potuto macchiare la propria reputazione di “uomo giusto”. Poiché era giusto Giuseppe non vuole accusare pubblicamente Maria, ma non voleva neppure “prenderla con sé” e così pensava di ripudiarla in segreto. “Non temere”! È l’invito/imperativo rivolto a Giuseppe! Fidati completamente di Dio, del suo sogno, del suo progetto! Anche noi, oggi, siamo invitati a “non temere”! Noi che pensiamo di fidarci di Dio, come Acaz, ma poi ci teniamo ben stretti a quelle “alleanze” con ciò che potrebbe “salvarci” caso mai le cose non dovessero andare proprio secondo i nostri piani e i nostri progetti! Noi che annacquiamo il Vangelo e lo rendiamo a misura dei nostri sogni e dei nostri interessi e che poi ci ritroviamo sempre ad essere tristi e insoddisfatti! Noi che temiamo di affrontare quelle situazioni che ci sembrano scomode perché temiamo che la “verità” potrebbe ferirci e denudarci. Noi che spesso giudichiamo e ci soffermiamo sulle apparenze e viviamo in un’ipocrisia soffocante e mortifera! A noi, come a Giuseppe, viene ripetuto “Non temere!” e viene affidato il “sogno di Dio”: essere per tutti l’Emmanuele! A questo “sogno di Dio”, che ci riguarda tutti, anche noi siamo chiamati a dare il nome di “Gesù/Dio salva!”. Sì, se ci fidiamo di Lui, Dio davvero salva, ci salva! Ci salva dai nostri piani, progetti, sogni a corto respiro, dalla nostra tristezza ed insoddisfazione, dal giudizio spietato e dall’ipocrisia che ci autodistrugge! Non temiamo di far spazio al Dio-con-noi, perché noi-con-Lui saremo realmente salvati e la nostra vita sarà veramente piena, buona, felice, beata ... sarà E-Vangelo! Amen. Maranathà!
AVVISI
- FINO A GIORNO 25 DICEMBRE, SOLENNITÀ DEL NATALE DEL SIGNORE, AD ECCEZIONE DELLA S. MESSA DOMENICALE DELLE ORE 8:30, LA S. MESSA QUOTIDIANA SARÀ CELEBRATA NELLA CHIESA “SANT’EUSEBIO”.
- MARTEDÌ 20 DICEMBRE, ALLE ORE 19:00, PRESSO LA CHIESA “SANT’EUSEBIO”, SI TERRÀ IL CONCERTO DI NATALE.
- MERCOLEDÌ 21 DICEMBRE, ALLE ORE 19:00, PRESSO LA CHIESA “SANT’EUSEBIO”, SARÀ CELEBRATA UNA LITURGIA PENITENZIALE. OLTRE CHE DURANTE LA LITURGIA PENITENZIALE, IL PARROCO SARÀ DISPONIBILE PER LE CONFESSIONI TUTTE LE MATTINE DOPO LA NOVENA DEI BAMBINI.
- LA SANTA MESSA DELLA NOTTE DI NATALE SARÀ CELEBRATA IL 24 DICEMBRE ALLE ORE 23:45. DOPO LA S. MESSA DI NATALE DELLE ORE 17:30 SI SVOLGERÀ LA RAPPRESENTAZIONE DEL PRESEPE VIVENTE.
|
< Precedente | Prossimo > |
---|