Vangelo di Domenica 6 Novembre 2016 |
Scritto da don M.Munno | |||||||||||||||||
venerdì, 04 novembre 2016 18:42 | |||||||||||||||||
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 20,27-38. - In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello. C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli. Da ultimo anche la donna morì. Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie». Gesù rispose: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito;
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“in-formati” Foglio settimanale parrocchiale di formazione e informazione
6 – 13 NOVEMBRE 2016
camminando insieme
Riflettiamo “insieme” sulla Parola di Dio della Domenica 6 Novembre 2016 XXXII Domenica del Tempo Ordinario – C (2Mac 7,1-2.9-14; Sal 16; 2Ts 2,16 - 3,5; Lc 20,27.34-38)
Mentre ci avviciniamo alla conclusione dell’anno liturgico, dopo aver celebrato in questi giorni la Solennità di Tutti i Santi e la Commemorazione di tutti i fedeli defunti, la Parola, che la liturgia della Chiesa ci consegna in questa XXXII domenica del tempo ordinario, ci invita a riflettere sulla fine, o meglio sul fine della nostra vita. Si tratta di quelle “realtà ultime”, che la tradizione ha denominato “novissimi” (morte, giudizio, inferno, paradiso), ma che spesso vengono “esorcizzate” dalla nostra cultura moderna e postmoderna, come se la vita degli uomini fosse eterna su questa terra o comunque ridotta a questa terra.
Anche al tempo di Gesù vi era un gruppo di persone, i “sadducei”, che riteneva non vi fosse “resurrezione dei morti”. L’interrogativo che questi sadducei pongono a Gesù, nella pagina del Vangelo che ascoltiamo, è formulato in modo da sottolineare un’idea errata di “resurrezione”. La resurrezione, infatti, non è un ritorno alla vita precedente, se così fosse, infatti, sarebbe stata legittima l’obiezione dei sadducei: questa donna, che è stata spostata con più fratelli, alla resurrezione dei morti di chi sarà moglie?
La risposta di Gesù evidenzia uno “scarto”, una “rottura” tra il prima e il dopo, che priva di fondamento la domanda dei sadducei: la resurrezione non può essere concepita con le categorie che caratterizzano la vita terrena, ma va oltre, si sarà “simili agli angeli” mentre “non si prenderà né moglie né marito”! Più che la modalità della resurrezione, nella risposta di Gesù ne viene evidenziato il fondamento: la relazione con Dio. È da questa relazione fondamentale che viene la resurrezione, è in questa relazione che i morti continuano a vivere: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui”.
È questa relazione con Dio che rende bella la vita anche nelle sofferenze, anche nelle persecuzioni, come ci viene dimostrato nella vicenda del martirio dei fratelli Maccabei nella prima lettura. Essi non solo ci rivelano una grande fede nella resurrezione, ma proprio in forza di tale fede, del loro grande amore a Dio e alle sue leggi, ci incoraggiano a non cedere ai compromessi di una cultura che vorrebbe svuotare e privare di fondamento la Parola di Dio.
Preghiamo e impegniamoci anche noi “perché la parola del Signore corra e sia glorificata”, perché proprio accogliendo questa Parola e facendola germogliare in noi si andrà formando in noi “l’uomo nuovo” che non subirà la corruzione del sepolcro ma che continuerà a vivere in Dio e risorgerà nell’ultimo giorno?
Chiediamo al Signore di essere liberati dalla paura della morte e di prepararci ad essa come al nostro incontro pieno e definitivo con Lui! Amen.
AVVISI
- Ogni LUNEDÌ E GIOVEDÌ, dalle ore 19:00 alle ore 20:00, si tengono, presso il salone della chiesa “Sant’Eusebio” le CATECHESI per GIOVANI E FAMIGLIE.
- DOMENICA 13 NOVEMBRE le Ss. Messe in Parrocchia saranno solo al mattino (ore 8:30 – “San Giuseppe”; ore 11:00 – “Sant’Eusebio”); nel pomeriggio, alle ore 18:00, S. E. Rev.ma Mons. Francesco Savino presiederà nella Basilica Cattedrale la S. Messa con il Rito di Chiusura della Porta della Misericordia. DURANTE LA S. MESSA DELLE ORE 11:00 accoglieremo nella chiesa “Sant’Eusebio” L’IMMAGINE DI GESÙ MISERICORDIOSO e, eccezionalmente, ci sarà la possibilità di venerare la RELIQUIA “EX OSSIBUS” DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA, APOSTOLA DELLA DIVINA MISERICORDIA, proveniente dal Santuario di Cracovia.
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