Vangelo di Domenica 2 Ottobre 2016 |
Scritto da don M.Munno | |||||||||||||||||
giovedì, 29 settembre 2016 20:27 | |||||||||||||||||
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 17,5-10. - In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Aumenta la nostra fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe». Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».
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2 – 9 OTTOBRE 2016 camminando insieme Riflettiamo “insieme” sulla Parola di Dio della Domenica 2 Ottobre 2016 XXVII Domenica del Tempo Ordinario – C (Ab 1,2-3; 2,2-4; Sal 94; 2Tm 1,6-8.13-14; Lc 17,5-10)
C’è una richiesta che apre la pagina del Vangelo che ascoltiamo in questa XXVII domenica del tempo ordinario: Signore, «accresci in noi la fede»! È una richiesta particolarmente significativa, tanto che Gesù afferma, subito dopo, che se i suoi apostoli, se noi «avessimo fede quanto un granello di senape, potremmo dire al gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso ci obbedirebbe». Poiché la fede è capace di compiere cose straordinarie nella nostra vita e nella vita delle persone che incontriamo. La fede, però, non è un insieme di concetti, di conoscenze! No! La fede è relazione, è incontro con il Signore Gesù. Un incontro che va sempre e continuamente rinnovato. Chiedere al Signore di “accrescere in noi la fede” significa chiedergli di continuare a crescere nel nostro rapporto con Lui, che la nostra amicizia con Lui diventi sempre più radicale, profonda, intima ... tanto da poter “ragionare”, pensare, volere, scegliere, amare, comportarci come Lui ... perché più si frequenta una persona, più si impara a “pensare” allo stesso modo. San Paolo poteva dire a ragione, perciò, “non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me” e San Giovanni della Croce poteva affermare che “l’amata è trasformata nell’Amato”. La capacità di dire e realizzare ciò che viene detto al gelso, infatti, non è per un qualche “super potere” umano, ma perché in colui che crede, in colui che si lascia plasmare dall’incontro con Gesù, è presente ed opera Gesù stesso. Altrove, infatti, Gesù affermerà: «chi crede in me farà le opere che io compio e ne farà di più grandi». La “grandezza” delle opere di cui un credente può essere capace, la capacità di dire al gelso di sradicarsi e piantarsi nel mare, tuttavia, deve necessariamente andare di pari passo con la coscienza di essere “semplicemente servi”. Anche questa consapevolezza dovrebbe “accrescere” se la “fede” è giustamente intesa più come rapporto, relazione fiduciosa con Gesù, che come un insieme di conoscenze. Il rischio, infatti, potrebbe essere quello di sapere tutto di Gesù e contemporaneamente di non averlo mai veramente incontrato, di non essersi mai veramente fidati di Lui! Fidarsi di Lui, infatti, significa mettere completamente la nostra vita nelle Sue Mani in modo che possa servirsene per continuare ad edificare, attraverso di noi, il Suo Regno. La consapevolezza di essere “semplicemente servi”, “di fare quanto dobbiamo fare”, deve permetterci di sentirci assimilati all’ultimo e “servo” di tutti, che “non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la vita”. Facendo nostra l’invocazione “accresci in noi la fede” chiediamo al Signore il dono di crescere nell’amicizia profonda e radicale con Lui, fino a permettergli di continuare a servire attraverso la nostra vita, fino a permettergli di continuare a mostrare il Volto Misericordioso del Padre attraverso le nostre opere di Misericordia, attraverso una Misericordia che anche in noi diventa “opere” ... continueremo, così, a vedere tanti gelsi sradicati e piantati nel mare. Amen.
AVVISI
- Da LUNEDÌ 3 OTTOBRE, ogni LUNEDÌ E GIOVEDÌ, dalle ore 19:00 alle ore 20:00, si terranno, presso il salone della chiesa “Sant’Eusebio” le CATECHESI per GIOVANI E FAMIGLIE.
- Per TUTTO IL PERIODO DELLE CATECHESI il MERCOLEDÌ la S. Messa sarà celebrata nella chiesa “San Giuseppe” e a seguire ci sarà l’Adorazione Eucaristica settimanale mentre il GIOVEDÌ la S. Messa sarà celebrata nella chiesa “Sant’Eusebio”, in modo da potersi spostare subito dopo nel salone.
- Giovedì 6 ottobre, ha inizio la catechesi per i FANCIULLI, secondo il calendario e l’orario comunicato.
- OGNI VENERDÌ, alle ore 15:00, nella chiesa “San Giuseppe”, sarà recitata la CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA e ci sarà un momento di preghiera NELL’ORA DELLA MISERICORDIA. In tutti gli altri giorni della settimana, la Coroncina della Divina Misericordia sarà recitata dopo la recita del Santo Rosario, prima dell’inizio della celebrazione della S. Messa.
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