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Sibari

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Vangelo di Domenica 25 Settembre 2016 PDF Stampa E-mail
Scritto da don M.Munno   
sabato, 24 settembre 2016 14:59
ImageDal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 16,19-31. - In quel tempo, Gesù disse ai farisei: « C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui.
Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura.
Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti.
Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi.
E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre,
perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento.
Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro.
E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno.
Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi ». 

ImageViale magna grecia, 1 – 87011 Cassano all’Ionio (CS) – Tel. 098174014

 

 

 “in-formati”

Foglio settimanale parrocchiale

di formazione e informazione

 

25 SETTEMBRE – 2 OTTOBRE 2016

camminando insieme

 

 Come Comunità Parrocchiale ci prepariamo a vivere un particolare tempo di grazia, costituito dall’opportunità – da non sprecare! – di partecipare alle catechesi per giovani e famiglie che saranno proposte nel Salone della Chiesa “Sant’Eusebio” ogni lunedì e giovedì dalle ore 19:00 alle 20:00, a partire dal prossimo 3 ottobre.

Tale “opportunità” ben si inserisce all’interno del Progetto Pastorale diocesano, che è strutturato in quattro anni (così scanditi: 2016-2017: evangelizzazione adulti-famiglia e comunità; 2017-2018: evangelizzazione iniziazione cristiana e comunità; 2018-2020: evangelizzazione adolescenti-giovani e comunità).

Come affermato dal nostro Vescovo, Mons. Francesco Savino: “Il Progetto Pastorale mette a tema, nel primo anno, l’evangelizzazione degli adulti e famiglie in rapporto alla costruzione di una comunità cristiana; nel secondo anno mira a ripensare tutta la iniziazione cristiana (battesimo, confessione-eucarestia, cresima) sempre all’interno della dinamica tra evangelizzazione e comunità cristiana. Gli altri due anni, orienta l’attenzione sulla questione adolescenti-giovani, sempre nel circuito virtuoso del rapporto fra evangelizzazione e comunità (…). L’urgenza dell’ora è evangelizzare adulti-famiglie. La focalizzazione sugli adulti, sulla famiglia e sulla comunità cristiana come soggetti di evangelizzazione costituisce un avvio di un progetto pastorale diocesano che richiede uno sguardo allargato su orizzonti molto ampi e di lunga durata. Ci attende un impegno delicato e laborioso in cui saremo sostenuti dalla pazienza dei piccoli passi e delle soste necessarie per fermarci nelle verifiche e ad attendere chi è rimasto nelle retrovie o si attarda perché viene fermato da ostacoli diversi. Riprendiamo alcune consapevolezze che il Concilio Vaticano II ha auspicato: occorre superare la concezione clericocentrica e favorire lo sviluppo e la crescita di una comunità cristiana in cui la corretta sinergia tra i vari ministeri e carismi favorisca la “corresponsabilità” come stile ed identità. La Parrocchia è una comunità. Non importa il numero dei frequentanti o di coloro che partecipano alle assemblee, a volte con una presenza soltanto precettistica. La Comunità parrocchiale diventi luogo di incontro tra cristiani capaci di leggere i segni dei tempi e “organizzare segni di Vangelo vissuto”, idonei a costruire processi educativi. Occorre che tutti diventino - e siano aiutati ad esserlo – “soggetti di evangelizzazione”: gli adulti, la famiglie, gli operatori pastorali dei vari settori di evangelizzazione (liturgia, catechesi e carità). Al genericismo o pressapochismo formativo vanno sostituiti processi di formazione programmati e condivisi. La famiglia, prima della comunità parrocchiale, è il luogo dove si genera la vita e si genera alla vita eterna. Sono i genitori, i nonni, gli zii che con le proprie condotte di vita educano alla buona vita del Vangelo. Nella famiglia i bambini imparano a condividere fra fratelli il poco o molto che hanno, ad essere lieti delle piccole gioie, a dire grazie e scusa, a rispettare tempi e spazi dei nonni, del papà e della mamma, a collaborare per portare insieme il carico delle faccende da sbrigare in modo che non schiaccino soltanto qualcuno, di solito la mamma. Nelle mura domestiche, piccole o grandi, ricche o povere, i bambini imparano a ringraziare il Signore al mattino, appena svegli, alla sera prima di andare a letto, a prestare attenzione a qualche parente o vicino che è ammalato o che soffre di solitudine, a condividere la gioia della festa con tutti, senza escludere nessuno, a superare gli inevitabili litigi con l’esperienza rigenerante di essere perdonati e perdonare le offese. La “chiesa domestica” diventa modello della parrocchia che altro non è che “casa vicina alle altre”, luogo, spazio, tempo in cui le case tutte convergono per celebrare il Giorno del Signore: ascoltano insieme la Parola, spezzano il pane eucaristico, condividono quello che possiedono e che vivono con semplicità di cuore. Alla famiglia deve essere restituito il ruolo educante che le è proprio. Auspico, allora, una Pastorale “della” Famiglia e una Pastorale “di” Famiglia” (Mons. Francesco Savino).

Proprio per questo motivo siamo tutti invitati a non sciupare quest’opportunità che la Provvidenza mette a nostra disposizione e tutti siamo chiamati ad avvertire l’urgenza di partecipare ed invitare a partecipare alle Catechesi che ci saranno proposte.

Se ci lasciamo “afferrare da Cristo” la nostra vita diventerà bella, significativa, sensata … lo stesso avverrà alle nostre famiglie … a questo nostro territorio di Sibari!

Cristo dà senso alla vita, alla sofferenza, al dolore … Lui, il Maestro “è qui e ci chiama”! Chiama ciascuno di noi … ci chiama perché ci ama … e amandoci ci rende buoni come Lui … santi per vocazione, santi perché amati da Lui! Non restiamo indifferenti alla Sua Voce!

 

Custodiamoci nella preghiera reciproca! Buona domenica a tutti!

                                               don Michele

 

 

Riflettiamo “insieme” sulla Parola di Dio della Domenica

25 Settembre 2016

XXVI Domenica del Tempo Ordinario – C

(Am 6,1a.4-7; Sal 145; 1Tm 6,11-16; Lc 16,19-31)

 

La pagina del Vangelo di domenica scorsa si chiudeva con alcune parole lapidarie: «Non potete servire Dio e la ricchezza»!

È un ammonimento ai discepoli di tutti i tempi e di tutti i luoghi, poiché, se è vero che l’essere discepoli di Gesù, prima che essere uno sforzo umano, è un dono della Misericordia del Padre, che Gesù sempre ci viene incontro e che, come pecorella smarrita, ci carica sulle sue spalle e fa festa, potrebbe accadere che, nonostante il pastore sia lì, amorevolmente pronto a farsi carico della pecorella, questa preferisca gettarsi e restar ferma tra le braccia di chi l’ha ingannata e l’ha fatta smarrire: la ricchezza.

La parabola che Gesù racconta nella pagina del Vangelo di questa XXVI domenica del tempo ordinario riprende e sviluppa quell’affermazione lapidaria e aiuta a prendere consapevolezza del dominio che la ricchezza può esercitare sulla vita degli uomini.

La ricchezza può, innanzitutto, rendere ciechi gli occhi e il cuore: alla porta del ricco c’è Lazzaro, ma il ricco sembra non vederlo affatto, il suo cuore è perfettamente indifferente alle piaghe e ai bisogni del povero Lazzaro.

La ricchezza, poi, rende sordo l’orecchio: il ricco è sordo verso Mosè e i Profeti ed è sordo verso il grido del povero Lazzaro.

L’epilogo di questa “signoria della ricchezza” è la disumanizzazione dell’uomo: questi non ha altro nome che quello di “ricco”, ha legato talmente tanto il proprio cuore alla ricchezza da lacerare qualsiasi altra relazione, tanto da non poter più essere chiamato, ha occhi, orecchi e cuore sigillati! La sua ricchezza è diventato un “inferno di solitudine”, personalmente scelto e voluto, che con la sua morte diventa eterno, per sempre.

Già il profeta Amos, nella prima lettura, denunciava l’atteggiamento di indifferenza che porta a “canterellare, bere e ungersi” senza curarsi, senza preoccuparsi della rovina dei più poveri tra il popolo.

Come più volte ha affermato Papa Francesco, parlando di “globalizzazione dell’indifferenza”, “il contrario dell’amore non è l’odio, ma l’indifferenza”: curarsi e preoccuparsi solo di sé e dei propri interessi, chiudendo il cuore, gli occhi, gli orecchi agli altri e, in definitiva, a Dio!

Il discepolo, invece, come suggerisce Paolo a Timoteo, deve evitare tutto ciò e tendere “alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza”: atteggiamenti completamente differenti da quelli che connotano “il ricco” e che lo rendono, invece, capace di “ascoltare” Mosè e i Profeti e contemporaneamente “il grido del povero”, atteggiamenti che lo rendono capace di “vedere” nel fratello più povero un “sacramento” della presenza di Dio affamato, assetato, nudo, straniero, ammalato, carcerato ...

Donaci, Signore, “occhi per vedere le necessità e le sofferenze dei fratelli; infondi in noi la luce della tua parola per confortare gli affaticati e gli oppressi; fa’ che ci impegniamo lealmente al servizio dei poveri e dei sofferenti” e il mondo sarà capace di riconoscere nei nostri gesti la tua presenza e il tuo amore per ciascuno di noi. Amen.

 

 

AVVISI

 

- Oggi, DOMENICA 25 SETTEMBRE e DOMENICA 2 OTTOBRE durante le celebrazioni sarà dato l’annuncio delle CATECHESI per GIOVANI E FAMIGLIE che si terranno ogni lunedì e giovedì, a partire dal 3 ottobre. Nelle due domeniche i catechisti, inviati dal Parroco, recapiteranno lo stesso invito anche nelle case delle famiglie della Parrocchia.

 

- Martedì 27, ore 19:00 – San Giuseppe: incontro con le CATECHISTE.

 

- SABATO 1° OTTOBRE, alle ORE 18:00 nella Chiesa S. EUSEBIO, si terrà la CELEBRAZIONE EUCARISTICA PER L’INIZIO DELL’ANNO PASTORALE durante la quale sarà dato il MANDATO AI CATECHISTI E AGLI OPERATORI PASTORALI.

 

- DOMENICA 2 OTTOBRE, poi, NON sarà celebrata la S. Messa delle ore 18:30.

 


 

DOMENICA 25 SETTEMBRE verde

 

Ë XXVI DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Liturgia delle ore seconda settimana

Am 6,1a.4-7; Sal 145; 1Tm 6,11-16; Lc 16,19-31

Loda il Signore, anima mia

ANNUNCIO E INVITO ALLE CATECHESI

 

Ore 8,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA

Def. Giuseppe

 

Ore 11,00 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA

Pro populo

 

Ore 18,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA

Def. Emilio, Rosina

BATTESIMO

LUNEDI’ 26 SETTEMBRE verde

 

Liturgia delle ore seconda settimana

Ss. Cosma e Damiano – memoria facoltativa

Gb 1,6-22; Sal 16; Lc 9,46-50

Tendi a me l’orecchio, Signore, ascolta le mie parole

 

 

Ore 18,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA

Def. Mario

 

 

MARTEDI’ 27 SETTEMBRE bianco

 

Liturgia delle ore seconda settimana

S. Vincenzo de’ Paoli - memoria

Gb 3,1-3.11-17.20-23; Sal 87; Lc 9,51-56

Giunga fino a te la mia preghiera, Signore

 

 

Ore 18,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA

Def. Rodolfo

 

Ore 19,00 – “S. Giuseppe”:

INCONTRO CATECHISTE

MERCOLEDI’ 28 SETTEMBRE verde

 

Liturgia delle ore seconda settimana

Gb 9,1-12.14-16; Sal 87; Lc 9,57-62

Giunga fino a te la mia preghiera, Signore

 

 

Ore 18,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA

Def. Rosa, Antonio, Francesco

 

GIOVEDI’ 29 SETTEMBRE bianco

 

Ss. MICHELE, GABRIELE e RAFFAELE Arcangeli 
Festa – Liturgia delle ore propria

Dn 7,9-10.13-14 opp. Ap 12,7-12a; Sal 137; Gv 1,47-51

Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria

 

 

Ore 18,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA

Ad mentem

VENERDI’ 30 SETTEMBRE bianco

 

Liturgia delle ore seconda settimana

S. Girolamo – memoria

Gb 38,1.12-21; 40,3-5; Sal 138; Lc 10,13-16

Guidami, Signore, per una via di eternità

 

 

Ore 18,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA

Def. Angelo Silvio

 

SABATO 1 OTTOBRE bianco

 

Liturgia delle ore seconda settimana

S. Teresa di Gesù bambino - memoria

Gb 42,1-3.5-6.12-16; Sal 118; Lc 10,17-24

Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo, Signore

 

INIZIO ANNO PASTORALE 2016 – 2017

 

Ore 8,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA

Def. Eva

 

Ore 18,00 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA

Def. Luigi

 

DOMENICA 2 OTTOBRE verde

 

Ë XXVII DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Liturgia delle ore terza settimana

Ab 1,2-3; 2,2-4; Sal 94; 2Tm 1,6-8.13-14; Lc 17,5-10

Ascoltate oggi la voce del Signore

ANNUNCIO E INVITO ALLE CATECHESI

 

Ore 8,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA

Def. Pietro, Maria

 

Ore 11,00 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA

Pro populo

BATTESIMO

 

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