Sybaris Motel per gli immigrati |
Scritto da A.M.Cavallaro | |
lunedì, 25 luglio 2016 12:30 | |
A proposito del possibile utilizzo del Sybaris Motel quale struttura di accoglienza per immigrati si sono sollevate miriadi di proteste provenienti dalle più svariate parti politiche e sociali. In primis l’amministrazione Comunale ha esordito con un comunicato il cui incipit recita: “(Cliccare qui per l'intero comunicato)
Nel resto della nota si fa riferimento ad un interesse esplicitato dal Comune per la gestione della struttura. Ci siamo informati ed effettivamente il 21 marzo u.s. (ricordiamo che il 21 marzo è la giornata della Memoria per le Vittime di Mafia) vi è stato presso la prefettura di Cosenza un incontro,fortemente voluto dal nostro vescovo mons. Savino, con i rappresentanti del Comune di Cassano, dell’Università della Calabria, dell’Associazione Libera , della nostra Diocesi e della Prefettura per chiedere all’Agenzia per i Beni Confiscati di poter utilizzare per finalità sociali la struttura alberghiera già da qualche anno confiscata e affidata al dott Antonio Lavorato quale custode giudiziario. Per raggiungere l’obiettivo prefissato si era pensato alla costituzione di una ATS (Associazione Temporanea di Scopo) fra tutte le parti convenute, che avrebbe avuto l’incarico, temporaneo appunto, di gestire la preparazione della struttura da affidare poi ad una cooperativa o altro attraverso un regolare bando di gara. Pare che non si sia potuto procedere perché una particella molto piccola dell’intera area immobiliare non era stata regolarmente accatastata e non faceva quindi parte della confisca. L’incontro si era concluso con l’impegno di provvedere in tempi rapidi alla regolarizzazione di quella particella e di riprendere quindi il discorso momentaneamente interrotto. Da quel giorno a tutt’oggi i proponenti nulla hanno più saputo, fino alla notizia di questi giorni secondo la quale la citata Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati ha deciso di destinare il Motel all’accoglienza di immigrati. Intanto diciamo che l’amministrazione locale. avrebbe già autonomamente potuto richiedere che il bene immobiliare entrasse a far parte delle proprietà comunali e, in un secondo tempo, pensare ad un possibile utilizzo tramite organizzazioni (società cooperative o altro per le quali esistono anche possibili finanziamenti ad hoc) incentivate sempre dalla municipalità e dare così anche lavoro e nuove possibilità d’impiego non solo ad alcuni dei lavoratori rimasti disoccupati della passata gestione, ma anche a nuove e fresche forze giovani. Naturalmente la passata amministrazione del nostro comune era impegnata a spendere soldoni per la pre-campagna elettorale e di queste “quisquilie” non aveva tempo d’occuparsi, ora grida allo scandalo per la paventata utilizzazione della struttura in favore degli immigrati. Si fa riferimento, ad ogni piè sospinto, alla frase indirizzata ai giovani che Papa Francesco ha pronunciato anche a Sibari: “Non lasciatevi rubare la speranza”; ma nessuno della politica locale finora si è sforzato più di tanto per dire cosa ha intenzione di fare perché ciò non avvenga. Ci saranno certamente delle novità sulla questione e ci auguriamo che qualsiasi decisione venga in seguito presa, sia rispettosa del territorio di notevole importanza turistica, senza dimenticare, però, i principi dell’accoglienza ai quali siamo chiamati dalla nostra comune matrice cristiana. |
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