L'intento è chiaramente non solo quello di rendere interessante alla pubblica opinione l'annoso problema relativo alla tutela del Parco Archeologico della Sibaritide, ma, in particolare, di sensibilizzare i cittadini alla salvaguardia dei Beni Culturali presenti nel proprio territorio come promozione di sviluppo e di crescita civile e democratica dei giovani calabresi.
Dopo mesi di lavoro, corredato di documentari e di interviste, il Progetto è approdato in Parlamento dove, il 30 maggio u.s., nella suggestiva cornice di Palazzo Madama, durante una partecipata cerimonia di premiazione, presieduta dal Presidente Grasso e alla presenza del Ministro dell'Istruzione Giannini, ha ricevuto il I premio per la categoria “Ricchezza di Contenuti e Documentazione”. Dopo la proclamazione dei vincitori, hanno preso la parola gli studenti delle scuole premiate, in loro rappresentanza. Ai vincitori è stata assegnata una targa di riconoscimento con l'augurio di tornare nella propria terra con radici più salde e con maggior consapevolezza del proprio inestimabile Patrimonio."

Questo era il comunicato che è stato all'epoca diffuso dallo stesso gruppo studentesco, Intanto i 18 Milioni sono stati in buona parte spesi, ma non ci è dato ancora sapere come sono stati spesi e se questa considerevole somma sia servita veramente a mettere definitivamente in sicurezza l'area archeologica.
Nel bel filmato realizzato dai giovani liceali si parla di Costituzione come di un baluardo a difesa non solo dei diritti della popolazione ma anche della bellezza della natura, dell'arte, dell'archeologia e della cultura, baluardo che ora si vorrebbe smantellare per iniziare una nuova era, che di democrazia sembra avere ben poco.
Invitiamo i nostri lettori e soprattutto i più giovani, a riguardare con attenzione il filmato realizzato dai nostri ragazzi, che valse un importante premio, in funzione del fatto che nella recente campagna elettorale per le amministrative di Cassano molti giovani si sono affacciati al mondo della politica e sarebbe bello che tutti continuassero ad occuparsi attivamente di quello che succede nel nostro territorio, più di tutti coloro che non sono riusciti ad ottenere un posto in consiglio comunale, perchè la politica la si può fare  incisivamente anche al di fuori dalle aule consiliari, liberi da vincoli e da sudditanze di vario genere.

Antonio M. Cavallaro

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