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Chi piloterà la Caravella di Cassano? PDF Stampa E-mail
Scritto da A.M.Cavallaro   
mercoledì, 24 febbraio 2016 07:40
ImageE’ fatta! Si sono delineate, pare definitiva- mente, le quattro figure attorno alle quali ruoterà la campagna elettorale per le elezioni amministrative di Cassano Ionio. Ci riferiamo  a coloro che sono stati indicati da partiti, associazioni e movimenti vari quali candidati a sindaco della cittadina ionica. 

Il primo ad esternare la volontà di ripresentarsi è stato, ovviamente, il sindaco uscente Giovanni Papasso, costretto al ritiro dopo lo sgambetto preparatogli da “amici” ed avversari,  e la cosa appare abbastanza ovvia.

Si parlò per qualche tempo della probabile candidatura di uno dei fautori del “capitombolo” politico, Mario Guaragna, ex presidente del consiglio, ma, pur se inizialmente la notizia fu confermata da lui stesso, a poco a poco la voglia è scemata e, infine, definitivamente sparita.

Intanto, mentre Papasso organizzava una serie di incontri per “ramazzare” candidati da inserire in diverse liste in suo appoggio, spuntava un movimento dal nome semplice ma energico “#Ora Cassano”, quasi a voler dire: “Ora a Cassano ci siamo anche noi”. Finalmente qualcosa cominciava a muoversi. Dopo qualche comunicato iniziale per far sapere della sua presenza, il Movimento diceva ai cassanesi e al mondo intero di aver scelto il proprio candidato a Sindaco nella persona dell’ing. Franco Tufaro, persona rispettabilissima, professionista serio,da sempre impegnato in politica, magari non in modo energico, ma sufficientemente  presente, tra l’altro è stato, anche se per poco, assessore di Papasso fino a quando quest’ultimo, come tutti sanno, non pensò bene di inserire nella giunta due suoi fedelissimi,  sacrificando appunto Tufaro e Mungo.

E il Centro-destra? L’ex-sindaco ed ex-consigliere regionale Gianluca Gallo, leader dell’UDC, tentennava, aspettava forse il verdetto dei giudici della Corte d’Appello di Catanzaro che avrebbe potuto reintegrarlo sulla poltrona della più alta assise politica calabrese, per prendere una decisione. Infatti quando la Corte d’Appello, lavandosene le mani rimandò il tutto alla Corte Costituzionale lasciando lo status-quo, ecco che finalmente nelle file della coalizione di centro-destra si comincia a delineare la necessità, a questo punto impellente, di tirare fuori dal cappello il candidato a sindaco. 

E’ da pochi giorni che conosciamo il nome del prescelto, come abbiamo anche noi annunciato, si tratta dell’ing. Ivan Iacobini, giovane brillante, professionista serio, che ha ricoperto con attenzione e grande impegno la carica di assessore ai lavori pubblici nella prima sindacatura Gallo,. Una scelta sensata, ma il giovane ingegnere pone delle condizioni alla sua coalizione, non vuole paletti, né burattinai, vuole essere libero. Conoscendolo siamo certi che i suoi desideri non sono chiacchiere al vento, ma tutto ciò sarà possibile in una coalizione così eterogenea?

Mentre tutti si affannavano: chi a imporre di nuovo il “tribuno della plebe” tradito, chi a trovare una figura onesta intorno alla quale trovare fiducia e conforto, chi a scegliere un giovane senza macchia e senza paura; i Pentastellati di Cassano lavoravano alacremente per presentare all’elettorato cassanese un programma politico degno di questo nome, un programma condiviso e condivisibile incentrato su alcuni punti cardine di vitale importanza per il nostro territorio ma con un comune denominatore: il Lavoro. Dopo aver approntato e rese pubbliche le linee d’azione che si intendono perseguire, democraticamente gli attivisti hanno scelto a rappresentare il Movimento 5 Stelle la dott.ssa Annamaria Tarantino, una donna di grande sensibilità e di adeguata preparazione sia politica che sociale.

Bene! E il PD cassanese? Il partito che guida l’intera nazione, a Cassano quanto conta? Intanto la “sezione” di Cassano è commissariata, quindi non c’è una guida locale, ma le alleanze vengono pilotate da Cosenza e da Cosenza è giunta la direttiva che i demokrats cassanesi devono appoggiare Papasso. Cosa che non piace ad una parte della vecchia dirigenza, che sembra abbia deciso di creare comunque una lista in appoggio alla candidatura dell’ing. Tufaro. Se così sarà, avremo un PD locale spaccato che metterà certamente in grande imbarazzo gli “aficionados”.

E la sinistra, quella vera, quella rappresentata ormai solo dal SEL e da sparuti gruppi riconducibili a Rifondazione Comunista, pur presenti nel nostro territorio, cosa farà? Creerà una propria lista (cosa ancora possibile), appoggerà uno dei candidati già in lizza (cosa difficile) o se ne starà a guardare? Il leader locale di SEL, Giuseppe Carrozza ha avuto, negli ultimi tempi, diversi problemi di natura privata, ma è sempre agguerrito e potrebbe costituire la sorpresa dell’ultim’ora. Staremo a vedere se all’ultimo momento non spunterà il classico outsider.

Per il momento sono quattro che si contenderanno la più alta carica comunale, a noi non resta che stare a guardare, certamente non in modo neutrale, sperando che gli elettori non badino molto ai volti, ma ai contenuti.

Antonio Michele Cavallaro

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