Cosa è naturale e cosa no in Italia |
Scritto da A.M.Cavallaro | |
venerdì, 05 febbraio 2016 07:26 | |
Durante la mia vita ho conosciuto parecchi omosessuali gentili, intelligenti, sensibili e non mi è passato mai per la testa di discriminarli per la loro peculiarità sessuale. Che vogliano stare insieme e condividere un percorso di vita, mi sta bene, perché no? Tra l'altro potrebbe accadere anche tra etero, amici per la pelle. Perchè si dovrebbe vietare a due persone di qualsiasi sesso di condividere tutto, compresi beni personali e darsi reciproca assistenza? Ci vuole una legge ad hoc, questo è certo, ma non si può, secondo me, parlare di matrimonio. La parola matrimonio viene da due termini latini Mater e munus (madre, dovere) si sottindende, quindi, il dovere o compito della madre di procreare e allevare i figli, mentre il Padre, da cui il temine Patrimonio, doveva accollarsi i doveri del padre cioè provvedere ai bisogni della famiglia, quindi, dei figli. E' chiaro che tutto ciò persiste e possiamo tranquillamente affermare che SOLO l'unione di due persone di sesso diverso possono insieme procreare. Ciò non toglie che due persone dello stesso sesso (che siano gay o no) possano allevare bene dei bambini, figli magari solo di uno di loro, quindi perchè negare la possibilità dell'adozione? Per le unioni davanti alla legge è necessario che il legislatore si dia da fare per creare quelle regole per cui due persone dello stesso sesso possano condividere la propria esistenza, con tutto quello che ne consegue, ma questa specie di "contratto" non può chiamarsi matrimonio, anche perché, come ho scritto prima, anche due persone non gay potrebbero essere interessate ad una legge in tal senso. Dobbiamo mettere da parte qualsiasi pregiudizio di ordine sessuale e pensare alla cosa come ad una scelta personale si, ma che deve coinvolgere l'intera società. Ritengo che quando si parla di libertà, è necessario riflettere anche sulla possibilità di scelta libera di ognuno di noi. I pregiudizi e i discorsi sul normale e sul non normale non mi tangono. Chi è normale e chi non lo è? La risposta non è semplice e vi propongo la lettura dell'interessante nota della prof. Mariangela Vaglio. Antonio Michele Cavallaro
C'è di buono che in questi giorni tantissima gente si è presa la briga di spiegarci a rigor di logica che cosa è naturale e cosa no nei rapporti fra esseri umani. Facciamo un riassunto: il desiderio di riprodursi è assolutamente naturale, anzi è una cosa connaturata all'individuo, una spinta interna insopprimibile che non si può negare, in nessuno, mai. Quindi io che sono single e non ho voglia di avere figli né l'ho mai avuta sono strana, e vado criticata. Se però ce l'avessi, questa spinta naturale e imprescindibile che loro dicono, e decidessi di avere un figlio da sola, il mio non sarebbe un desiderio naturale, ma sarebbe una innaturale voglia egoistica da vituperare; Se per caso mi capitasse di restare incinta naturalmente, però, e non volessi portare avanti la gravidanza perché consapevole che far nascere il bambino senza una famiglia "naturale" sarebbe egoistico, non potrei abortire, perché sarebbe egoismo anche quello; Mariangela Vaglio fonte: Mondo di Galatea |
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