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Terre Maledette (dai Mass Media) PDF Stampa E-mail
Scritto da A.della Ragione   
sabato, 10 ottobre 2015 08:26
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Pomodori del casertano
Così come siamo abituati a leggere e ad ascoltare dai Mass Media Nazionali sempre e solo notizie poco lusinghiere nei confronti della Calabria, anche la Campania viene bistrattata come se fosse l'epicentro del male. Senza andare a ricercare motivazioni di tipo storico, già ampiamente sceverate da chi, certamente, è più abilitato a farlo di noi, prendiamo in esame tutto il "battage" negativo che si è sviluppato attorno alla "terra dei fuochi" presentata spesso come se fosse l'anticamera dell'inferno. Nel seguito invitiamo a leggere la breve nota di Achille della Ragione che ci pare puntuale ed appropriata. (La redazione)

 

 

 La verità sulla Terra dei fuochi

La Terra dei fuochi o il famigerato Triangolo della morte, complici il successo planetario di Gomorra e la criminale assenza secolare dello Stato, hanno trasformato nell’immaginario popolare un luogo geografico in un incubo, una Chernobyl all’ombra del Vesuvio, un inquinamento morale più che ambientale, una sorta di gigantesco buco nero in grado di inghiottire un’antica civiltà.

Questa è la situazione presentata dai mass media, ma giornali e televisioni ignorano che da tempo sono disponibili dati inoppugnabili, i quali dimostrano che la produzione alimentare proveniente dalla zona è assolutamente sicura e può essere consumata tranquillamente. I terreni agricoli inquinati interessano soltanto 920 ettari, lo 0,9% della superficie dei 57 comuni delle province di Napoli e Caserta interessati dal decreto governativo “Terra dei fuochi”, che si estende per 108.000 ettari.

Le istituzioni interessate alla ricerca sono assolutamente affidabili, dall’Università all’Istituto zooprofilattico, dal Ministero dell’agricoltura all’Istituto superiore di sanità, purtroppo questi dati sono ignorati dall’opinione pubblica, che continua a considerare la Campania una terra maledetta da Dio e dagli uomini.

Achille della Ragione

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