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Inquinati Mare e Politica PDF Stampa E-mail
Scritto da M.Silenzi Viselli   
sabato, 01 agosto 2015 13:10
ImageIn questi ultimi giorni abbiamo avuto dei problemi di collegamento con internet in redazione e non siamo riusciti a mettere on-line alcuni contributi che ci sono stati inviati. In particolare abbiamo ricevuto e, purtroppo, letto in ritardo rispetto alle date d'invio, alcuni "pensieri" dell'amico architetto Maurizio Silenzi Viselli che con tre noterelle molto salaci che potremmo anche definire "virulente", stigmatizza in modo perfetto la situazione dell'inquinamento marino in Calabria e alcuni recenti fatti della politica renziana. Leggete nel seguito e non adombratevi, perchè dietro lo stile che può apparire "cattivo, ci sono tante verità.(La redazione)

ImageMOSCHE E MOSCONI IN ITALIA ED IN CALABRIA

Citazione di Marcello Marchesi: "Mangiate merda, milioni di mosche non possono sbagliare.".
Confermo che mosche e mosconi sono esserini di buon gusto. Molti anni fa, durante un viaggio all'interno del Marocco, mi capitò di trovarmi nel mezzo di un mercato. Scenografia e comparse avrebbero potuto essere usate, senza interventi artificiali di sorta, per girare un film su Gesù. Bene, vidi, allora, dei venditori di qualcosa, accovacciati a terra, con davanti, su dei vassoi, dei blocchi neri come la liquirizia. Curioso andai a vedere di che prodotto "tipico" si trattasse. Erano blocchi di burro! Coperti totalmente di mosche! Quindi, vedete bene che mosche e mosconi sembrerebbero saper scegliere. Sarebbero, insomma, organoletticamente affidabili.

Anche qui da noi, oggi, succede lo stesso. Appena si toglie il coperchio da qualche pentolone di cosa pubblica, zzzz zzzz, decine di mosconi vi si trovano dentro. Anche, come spesso accade, se nel pentolone, oltre al burro, c'è della merda. Lo abbiamo chiarito che c'è chi dice che dev'essere buonissima. E sembrerebbe anche ben nota questa sua deliziosità, visto che quasi tutti i pentoloni che vengono scoperchiati ne contengono.

I mosconi hanno ovviamente un loro linguaggio, inutile criticarli o interpellarli. Non capiscono e non vogliono capire altri linguaggi. Si parlano soltanto tra di loro. Tra di loro si chiedono e si rispondono: zz zzz? zzzzzzz z. Potete anche, volendo, insultarli, denigrarli, sfotterli: nessuna reazione. Sembra quasi che dicano, come il Marchese Del Grillo: "Io sò io, e voi nun sete un cazzo!". Sembra eh, perché manco questo vi dicono; però ve lo fanno capire, perché i mosconi sono espressivi.

Soprattutto quando si parla di fumo di persecuzione sono intransigenti: il fumo non gli piace, e di essere arrestati men che meno. Anche i mosconi hanno una coscienza, nel loro piccolo.

In ogni modo, io sono un tipetto molto schifiltoso, troppo, e non me la sento di seguire il consiglio di Marcello Marchesi; però, se qualcuno se la sentisse, m'informi. Tanto per curiosità (coprofaghi esclusi, per conflitto d'interesse).

Maurizio Silenzi Viselli


ImageRENZI:  RIFORMA PENALE.  #STAISERENABANDABASSOTTI

Renzi mantiene la promessa sull'avanzata delle riforme.
Con l'avallo del Senato finalmente da oggi chi sarà beccato col sorcio in bocca a rubare qualcosa potrà appellarsi al "fumus persecutionis". Per chi non masticasse il latino saremo più chiari; potrà dichiarare: "Er giudice ce l'ha co' me! Me perseguita st'infame!". Ora è chiaro che se il giudice ce l'ha con voi, significa che voi siete innocenti. Questa è la prima riforma.

Seconda riforma. Se in un'intercettazione vi hanno sorpreso a programmare il rapimento di un certo riccone, si procederà immediatamente all'arresto del riccone. Quale migliore prevenzione di questa? Tolta di mezzo l'occasione, l'uomo non sarà più ladro (1° comma). Naturalmente sarà arrestato e frustato anche l'intercettatore, in base al nuovo principio del diritto: occhio non vede, cuore non duole e, orecchio non sente, reato assente.

Novità sono annunciate anche per chi inquina. I depuratori ed i corsi d'acqua sversano liquami nel mare? Il sindaco del settore emetterà un'ordinanza di "mare pulito". A questo nuovo principio di diritto ha fatto da battistrada pilota il Sindaco di Cassano. Goletta Verde ha denunciato il mare inquinato? Lui ha emesso un decreto: "Il mare di Sibari è pulito". Nel prossimo ordinamento, al decreto sindacale seguirà l'affondamento a cannonate della turpe goletta. A quel farabutto del comandante, come esempio per eventuale altra teppaglia delle stessa risma, sarà inflitta la pena di respirare per almeno un'ora a pochi centimetri di distanza dall'alito del sindaco (se sopravvissuto, in caso di recidiva si toglierà anche le scarpe). Pena severa, spesso letale, ma sacrosanta.

Da indiscrezioni attendibili apprendiamo anche altri principi in via di definizione. La corruzione, ad esempio, si sta studiando come renderla, non solo lecita, ma anche auspicabile. Il principio attualmente visto con maggior favore (disceso dal proverbio: tanto va la gatta al lardo, che gli cresce la pancina) sarebbe quello di rendere delinquenziale il corretto rapporto imprenditore- pubblica amministrazione. In quel caso l' onesto imprenditore e la sua integra controfaccia pubblica, se scoperti con le mani fuori del sacco, sarebbero subito condannati all'ergastolo e privati dei diritti civili (soprattutto di voto). Mentre, è ovvio, i casi di corruzione saranno sostenuti e sovvenzionati con finanziamenti pubblici (manco a dirlo: a fondo veramente perduto).

Un altro comma in esame. Per smorzare l'effetto di "casta" politica, sarà vietato a chiunque possieda anche solo il diploma di scuola media, di accedere a cariche politiche. Questo di fatto già avviene, ma la sua regolamentazione servirà a rendere ufficiale che, senza un'adeguata e crassa ignoranza, sarà inutile anche solo pensare di fare politica.

Sul fronte delle leggi penitenziarie si sta studiando la norma riabilitativa attraverso la quale i condannati, e detenuti (questa la novità), potranno accedere alle candidature politiche da Capilista e, una volta eletti, scontare la pena riabilitativa in parlamento. Oggi, come si sa, vige ancora l'antiquata norma che permette la cosa solo ai semplici condannati (furto, stupro, associazione a delinquere, truffa ecc.).

Come vedete: altro che solo promesse! Grandi riforme in pentola! Siete tutti invitati alla grande festa della Banda Bassotti (lasciate a casa il portafoglio).

Maurizio Silenzi Viselli


ImageDOVE PUO' ANDARE LA CALABRIA CON QUESTI AMMINISTRATORI INCAPACI?


In origine, parliamo di molti anni fa, sapete cosa doveva fare il collaudatore di un impianto di depurazione? Non doveva firmare moduli. Non doveva rilasciare nulla osta. Doveva semplicemente bere un bicchiere dell'acqua uscita depurata dall'impianto da lui collaudato. Quell'acqua doveva essere semplicemente potabile.

Oggi abbiamo sindaci che, gonfi come tacchini, partecipano a convegni dell'aria fritta sull'importanza della cultura (e non sanno nemmeno scrivere una lettera senza grossolani errori di grammatica), del turismo, ed altro, e poi non sanno nemmeno far gestire un depuratore o controllare gli scarichi nei corsi d'acqua.

Il risultato è quello denunciato da Goletta Verde: "Dei cinque prelievi effettuati nel cosentino è risultato nei limiti di legge soltanto quello effettuato alla spiaggia del lido Diamante in località Torricella di Diamante. Fortemente inquinato, invece, il giudizio per i prelievi alla foce del canale sulla spiaggia libera di Villapiana Lido; alla foce del fiume Crati in località Laghi di Sibari a Cassano allo Ionio; alla foce del fiume Parise a Bonifati e alla foce del fiume San Francesco a Paola.".

Corrono affannati a Roma ed indicono incontri minacciosi fra sindaci per far realizzare "costose, inutili e dannose" opere infrastrutturali che permettano, a loro dire, una più efficace mobilità: per andare dove? Per far venire chi? Qualcuno che desideri farsi il bagno nell'acqua marina inquinata?

Tornassero a fare quello che sanno fare: niente. Stendessero un pietoso velo sulla loro incapacità presuntuosa. Togliessero il disturbo della loro inutile apparizione ad una regione che avrebbe bisogno di ben altri personaggi per essere amministrata. Ed i giornalisti la smettessero di vantare supinamente le loro gesta inutili e dannose: li descrivessero per quello che sono. Semplicemente per quello che sono.

Maurizio Silenzi Viselli

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