Scritto da M.Sanpietro
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mercoledì, 06 maggio 2015 07:29 |
Nella mattinata di ieri una triste notizia ha funestato gli abitanti di Sibari. Un agente della polfer di servizio presso la locale stazione ferroviaria si è tolto la vita, sparandosi un colpo nel petto con la propria pistola d’ordinanza. Il poliziotto era originario di Rossano, dove abitava, aveva 44 anni, era sposato con figli ancora piccoli. La notizia si è diffusa rapidamente quando i colleghi hanno scoperto l’accaduto, i soccorsi presto sopraggiunti sono stati inutili, in quanto il colpo era stato fatale e non aveva dato scampo al poveretto.
I motivi del folle gesto, pare, siano da ricercare in una malattia di cui il poliziotto riteneva di essere affetto in forma molto grave. Probabilmente ha pensato in questo modo atroce di abbreviare le sue pene e quelle dei suoi familiari che avrebbero dovuto assisterlo per lunghi e penosi giorni. Un altro caso di suicidio che forse si sarebbe potuto evitare se la vittima avesse avuto l’occasione di aprirsi con un amico, con un parente, con qualcuno che lo avesse tranquillizzato, consigliato. Purtroppo la vita scorre veloce in questi tempi difficili e spesso non ci si accorge del disagio che anche le persone a noi più prossime possono avere. |