La celebrazione delle festività pasquali di Terranova da Sibari ripetono una manifestazione popolare che vede impegnati oltre 300 figuranti che si cimentano, con passione autentica, a rappresentare la passione e morte di Gesù.E’ da 45 anni che l’evento folk sacro è messo in campo dal “Gruppo del Venerdì Santo”, animato da Adelmo Manno e dai collaboratori Domenico Russo, Antonio Conforti, Natalina Di Marco, Simona Apa, Francesco Diodati, Antonio Baffa, Saverio Di Pace, Salvatore Zaccaro e tanti altri.La manifestazione coinvolge l’intera comunità ed è seguita da migliaia di turisti provenienti anche da altre regioni.E’ una rappresentazione che trae forza propulsiva dalla fede cristiana dei promotori che  si dedicano, per mesi interi, all’allestimento delle scene, dei costumi, allo studio degli spartiti per recitare al meglio la parte assegnata

La domenica delle palme è stato rappresentato Gesù sull’asinello che, con gli Apostoli e gli Ebrei, viene osannato dalla folla.Giovedì santo, in piazza Castello, nel cuore del centro storico,alle ore 21, si ripeterà l’ultima Cena.Suggestivala scena di Gesù con gli apostoli e la processione di centinaia di persona che venerdì sera ,alle ore 23,dopo avere attraversato il centro abitato, rinnoverà la tragedia della  crocifissione, su una collina molto somigliante al Golgota.L’evento, quest’anno, offrirà uno spettacolo più ricco nella fattura. I vestiti  dei personaggi come Caifa, Pilato, Claudia Procula, Quintilio ed i suoi pretoriani, dei  romani , degli ebrei, delle pie donne oltre, naturalmente,di Gesù, della Madonna e degli Apostoli, sono scelti con particolare cura perché siano fedeli alle tempi storici.La rappresentazione, che è stata istituzionalizzata ufficialmente dall’amministrazione comunale, ha suscitato notevole attenzione  di molti studiosi delle Università e qualche laureando ne ha fatto oggetto della tesi.. L’adesione all’Europassione per l’Italia e per l’Europa haconsentito all’associazione organizzatrice “Passione vivente di Cristo” di fare parte di un ambizioso progetto che la inserirà nel patrimonio immateriale dell’Unesco.

 Raffaele Caracciolo