 La mattina del 16 febbraio, già intorno alle ore 7.00, volava sul web una notizia se non falsa, quanto meno imprecisa e quindi scorretta, riguardante l’attività di polizia che era stata condotta a Cassano e in altre località del sud. Sul sito web del quotidiano “La Repubblica” campeggiava il titolo di un articolo firmato da Giuseppe Baldassarro che lasciava pochi dubbi sull’autenticità della notizia. “Colpo al narcotraffico: a Cassano allo Jonio 33 arresti - Sequestrate tre tonnellate di cocaina, armi, auto di lusso”. Cosa poteva pensare il lettore di Milano o del Friuli? Che a Cassano era stato trovato un maxi-deposito di droga e di armi, ovviamente il tutto nel quartiere “Timpone Rosso” di Lauropoli. (nel seguito il comunicato del sindaco Papasso)- (cliccare sulla foto per l'articolo di stampa)
Ci siamo allarmati tutti nella nostra comunità, perché, per quanto fosse da sempre noto come in quell’area urbana del nostro comune non si respirasse aria pulita, (e questo lo sapevano da sempre anche le forze dell’ordine) non si sospettava che potesse esserci un tale enorme “bunker” da contenere addirittura 3 tonnellate di coca. Le cose, però, non stavano proprio così, in effetti a timpone rosso gli arresti sono stati molto di meno (pare 4) e il quantitativo di droga trovato era qualche kilo. Non è che comunque ci sia da stare allegri, ma non pare giusto far apparire la nostra città come il centro di una organizzazione delinquenziale di proporzioni cosmiche. Siamo alle solite. Già durante la stessa giornata è apparso chiaro che l’operazione della guardia di finanza coinvolgeva non solo Cassano ma tante altre località da Policoro a Corigliano, a Cosenza, al reggino ecc ecc., il solerte pennivendolo di turno ha pensato bene di scaricare tutto su di noi. Ringraziamo per il regalo e ci auguriamo che chi di competenza si faccia sentire con la direzione di quel giornale. A.M.Cavallaro
Comune di Cassano All’Ionio Provincia di Cosenza _____________________________________________________________ COMUNICATO –STAMPA L’operazione della DDA di Catanzaro, eseguita dagli uomini della Guardia di Finanza, nella giornata di oggi nei Comuni di Cassano e Corigliano ed in altri centri del Paese, ha fatto emergere un quadro assolutamente terrificante, che mortifica le coscienze civili e democratiche e che umilia una Comunità, già fortemente provata per quanto negli anni e nei mesi trascorsi si è verificato in tema di ordine pubblico. La stragrande maggioranza dei cittadini di Cassano, fatta di persone perbene ed oneste, che nulla mai ha avuto o avrà a che fare con questioni simili a quelle terrificanti che sono emerse con l’operazione di oggi, è e sarà sempre dalla parte dello Stato ed aspira a vedere definitivamente bonificato un territorio che i clan, nel corso degli anni, hanno fortemente compromesso. Per queste ragioni la gratitudine nei confronti della DDA di Catanzaro e, in particolar modo, nei confronti del Dott. Antonio Vincenzo Lombardo, del Dott. Vincenzo Luberto e di quanti operano sul territorio a tutela della sicurezza pubblica, è grande ed incondizionata. Un sentito ringraziamento va agli uomini della Guardia di Finanza che, sul posto, hanno fatto si che emergesse una tale realtà criminosa che, nel mentre ci lascia stupefatti, per l’enorme dimensione dei risultati emersi, ci spinge a raddoppiare gli sforzi e a lavorare per ricostruire l’immagine della vera Cassano. Alla repressione, che deve continuare senza sosta per smantellare ogni più piccola cellula del malaffare, deve però seguire una nuova attenzione dello Stato nei confronti di un Comune e di un territorio, che non può essere lasciato solo e che merita sviluppo socio-economico e culturale. Questo soprattutto, per non tradire la speranza dei giovani in un futuro migliore, di libertà e di progresso. Cassano All’Ionio, 16 Febbraio 2015 IL SINDACO Giovanni Papasso |
