Giovedì 28 agosto, una delegazione del Comitato spontaneo costituitosi anni fa per la difesa dei terreni agricoli ubicati in contrada Silva nel territorio di Cassano, ove sono state realizzate diverse buche per  la discarica dei Rifiuti è stata ricevuta dal Sindaco di Cassano. La delegazione era guidata dal  Coordinatore del movimento Pietro Francomano mentre l’amministrazione Comunale era rappresentata non solo dal Sindaco Giovanni Papasso ma anche dagli assessori Petrosino e Garofalo.  Presenti anche il Presidente del Consiglio Mario Guaragna ed alcuni rappresentanti della Soc. Femotet che gestisce la discarica.

Con questi nuovi i apporti – ha sottolineato Francomano – la capacità di assorbimento della discarica si sta notevolmente riducendo sicché è da prevedere che nell’estate prossima il comune di Cassano non potrà più usufruire della propria discarica, essendo l’ultima grande buca, costruita solo tre anni, fa completamente piena,  ma dovrà ricercare altre soluzioni. In questo contesto , ha proseguito Francomano – il Comitato si opporrà con tutte le forze ad un eventuale ampliamento della discarica nell’attuale sito per la creazione di ulteriori buche, ritenendo quel territorio ormai saturo.

Il Sindaco ha fatto la storia della gestione della discarica ed ha difeso l’operato dell’Amministrazione che  ha di fatto impedito che la discarica potesse essere satura già da tempo. Ha confermato che il problema del conferimento dei rifiuti si porrà per Cassano e ha mostrato ampia disponibilità ad accogliere la problematica prospettata dal Comitato.

Ci si meraviglia del fatto che tre città come Corigliano, Castrovillari e Rossano che hanno a disposizione dei territori molto vasti, non abbiano pensato di risolvere autonomamente i propri problemi e Cassano non ha avuto la forza di impedire che la propria discarica venisse completamente riempita. Ora nel giro di pochi mesi si dovrà risolvere questo gravissimo problema di cui si parla e si scrive molto poco, mentre si pensa a organizzare feste e baldorie di vario tipo. Si parla di promozione territoriale, senza riflettere che la risoluzione di problemi come rifiuti, reti idriche e fognanti, sistemazione delle strade ecc ecc sono i primi a dover essere affrontati, prima di strombazzare ai quattro venti  improbabili e improponibili “Marcatori di qualità” e azioni per incrementare il flusso turistico. Il territorio va “apparecchiato”  a dovere prima di qualsivoglia azione promozionale.

Antonio Michele Cavallaro