Francesco a benedire,un Papa a pregare |
Scritto da F.Doni | |
mercoledì, 18 giugno 2014 07:19 | |
In occasione della prossima visita di Papa Francesco a Cassano, il nostro carissimo amico e collaboratore Francesco Doni ci ha inviato un suo personale ricordo di alcuni momenti importanti vissuti dalla nostra diocesi molti decenni fa: l'incoronazione della Madonna Addolorata ad opera del cardinale Todeschini e il timore dell'annullamento o azzeramento che dir si voglia della nostra millenaria diocesi alla la morte del grande e mai dimenticato vescovo mons. Raffaele Barbieri. In coda a questa nota pubblichiamo il bel pensiero del nostro amico, ma un dubbio arrovella da parecchi mesi le nostre menti: Papa Francesco viene per chiedere scusa, questo è lo slogan, o come altro vogliamo chiamarlo, con cui siamo giornalmente bombardati. Chiedere scusa per cosa? Per essere stati poco considerati da Roma nei decenni passati? Perchè il nostro vescovo mons. Galantino è stato nominato segretario generale della CEI e quindi dovrà prima o poi lasciarci? O perchè - e questa sarebbe veramente una batosta tremenda - la nostra diocesi, come si paventava nel 1968, è destinata ad essere soppressa? Noi siamo fiduciosi che questo non accada, ma se così è scritto, sia fatta la volontà del Signore.(A.M.C.) Nella chiaritudine di una sera di settembre – tanti anni addietro - un principe di Santa romana Chiesa, presente una strabocchevole folla disse: <<Questa non è Cassano , ma è un lembo di Paradiso. (16 settembre 1951). Il suo nome era Federigo Tedeschini. Quella sera, alla presenza di quindici presuli incoronò la statua dell’Addolorata . In seguito mi procurò un incontro con il decano del Sacro Collegio Eugenio Tisserant, francese di nascita , dalla barba fluente; severo ed austero. Lui – il buono e saggio Federigo - e Carlo Confalonieri, a me particolarmente caro, entrambi mi esortarono a pregare e sperare: la nostra Diocesi non sarebbe stata soppressa. Le preghiere furono esaudite e alla morte del Vescovo delle mie trenta primavere Raffaele Barbieri, seguirono Domenico Vacchiano, Girolamo Grillo, Francesco Pala , Andrea Mugione , Domenico Graziani, Vincenzo Bertolone e il nostro don Nunzio.
Il tempo è passato ma i ricordi restano e ora il Dio dell’amore fa venire FRANCESCO per pregare assieme a tutti e a benedire me e tutti i miei fratelli. Allora questo SABATO che sta per venire uniamoci a lui e preghiamo con il cuore e la mente perché sarà giorno di lode al Signore e di festa per tutti noi. Francesco Doni
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