Skip to content

Sibari

Narrow screen resolution Wide screen resolution Increase font size Decrease font size Default font size    Default color brown color green color red color blue color
Advertisement
Vi Trovate: Home arrow Agricoltura arrow Conferenza produttori Pesche
Skip to content
Conferenza produttori Pesche PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
venerdì, 11 aprile 2014 10:49
Image
L'ass. Trematerra e il dott. Schiavelli
Giovedì 10 Aprile nella sala convegni della Società Campoverde sita in contrada Ciparsia di Castrovillari è stato presentato alla stampa e ai molti produttori di ortofrutticoli dell’area sibarita il “Consorzio per la Valorizzazione di Pesche e Nettarine di Calabria”.  Un’iniziativa lodevolissima che nel panorama mondiale della globalizzazione commerciale è più che mai importante per poter essere presenti e soprattutto competitivi  almeno a livello nazionale ed europeo. Dopo i saluti di prammatica da parte del presidente del Consorzio dott. Antonio Perciaccante, hanno relazionato: il dott. Antonio Schiavelli, presidente del  Distretto Agro-alimentare, su “L’Importanza dell’aggregazione”;  il dott. Alessandro Zanfino, membro dell’ente gestore dei PSR Calabria 2007-2013 sul tema ”Il mercato orto-frutticolo alla luce del nuovo programma Comunitario 2014-2020”; Il dott. Adriano Antinelli , esperto di Sviluppo Rurale su “La PAC 2014-2020, scenari e strumenti del settore ortofrutta”; il dott. Giuseppe Zimbalatti, Dirigente Generale Dipartimento Agricoltura Regione Calabria su “ L’Importanza della gestione collettiva nelle misure agroalimentari” e, infine, il dott. Michele Trematerra, assessore Agricoltura della Regione Calabria, ha concluso dissertando sul “Programma comunitario recepito dalla Regione Calabria”.

Presenti molti amministratori locali, fra i quali abbiamo notato il sindaco di Cassano Gianni Papasso, quello di Altomonte Gianpiero Coppola e il presidente del consiglio comunale di Cassano Mario Guaragna.

Si è trattato di una Conferenza di presentazione delle attività promozionali svolte nell’ultimo anno, durante la quale sono emerse molte emergenze del settore ortofrutticolo che necessitano di particolare attenzione, emergenze che sono state individuate e ben illustrate dal dott. Schiavelli, sempre particolarmente chiaro e preciso nel prospettare anche le possibili contromosse, e quella della creazione di un consorzio è stata una delle attuabili e possibili risposte alle necessità dei produttori e del mercato.

ImageForse non era quella la sede adatta, ma ci sarebbe certamente piaciuto se qualcuno dei relatori si fosse soffermato un po’ di più sulle misure che si vogliono adottare per ridurre al minimo l’inquinamento dei terreni e quindi delle sottostanti falde acquifere per l’uso costante di fertilizzati chimici, di antiparassitari e/o anticrittogamici che vengono impiegati particolarmente nelle coltivazioni di Pesche e Nettarine. La Conferenza era centrata, sulle problematiche economiche, sui problemi della commercializzazione, sui possibili finanziamenti della CEE per operazioni di marketing, ma nessuno ha accennato a quanto avvenuto, per esempio,  nel febbraio del 2012, quando il Parlamento europeo  approvò un accordo col Marocco che danneggia nel breve periodo l’economia mediterranea, quindi quella meridionale. Si sono convenute misure di liberalizzazione dei prodotti agricoli e della pesca in base alle quali i prodotti agricoli marocchini, ortaggi, frutta,fiori e pesce, potranno entrare entro i confini dell’UE senza pagare dazi.

Una concorrenza provocata dalla stessa UE, che intende elargire poi aiuti economici ai nostri agricoltori, ci sembra quantomeno un controsenso.  Il dott. Schiavelli, durante la sua lunga dissertazione ha accennato a “piattaforme commerciali” che il governo spagnolo ha istituito nei pressi di grandi città russe, come Sanpietroburgo e Mosca, con lo scopo di promuovere e commercializzare i prodotti orto-frutticoli di quel paese, aggiungiamo noi che la Spagna sta battendo gli agricoltori del meridione e quindi  quelli sibariti, anche nei mercati nazionali infatti il dott.Francesco Cera direttore del MAAP (mercato Agro Alimentare di Padova) ad un giornalista che gli domandava: “siete da poco tornati dalla missione commerciale in Spagna, dove avete partecipato con uno stand alla fiera Fruit Attraction di Madrid. La Spagna, e in particolare l'area meridionale, è diventata negli ultimi anni uno dei maggiori mercati europei per la produzione di ortaggi. Come si sta muovendo il MAAP di Padova su questo mercato e quali affari avete concluso grazie alla presenza a Fruit Attraction?” così rispondeva: Fruit Attraction 2013 ci ha confermato che la Spagna è un Paese sempre più importante e dinamico nel panorama ortofrutticolo mondiale, poiché in pochi anni è stato in grado di costruire aggregazione tra le proprie imprese, dimostrando nei fatti tutte le potenzialità di questo evento fieristico legate all'internazionalizzazione.   
Le nostre imprese grossiste presenti a Madrid ci hanno avvalorato la bontà della manifestazione. Fruit Attraction ci ha infatti consentito di consolidare di contatti con i fornitori usuali, incontrati in un periodo favorevole per programmare al meglio la stagione, e di ampliare i rapporti con operatori provenienti da Paesi di nostro interesse commerciale, come Russia e Croazia. In particolare, in fiera abbiamo stipulato un nuovo accordo con la catena croata Konzum nell'ottica di estendere le relazioni commerciali con le nostre ditte fornitrici. Coprendo circa un terzo delle movimentazioni di matrice straniera del MAAP, la Spagna è per noi un fornitore importante sia per la qualità delle proprie produzioni ortofrutticole sia per l'ampia gamma offerta”
.  Potremmo continuare negli esempi di come i grandi mercati dei nostri “connazionali” del nord bypassino le produzioni del sud-Italia e favoriscano invece le importazioni da altri paesi.  Non scriviamo questo per sminuire l’importanza dei gruppi di produttori che si consorziano per affrontare meglio le sfide difficili del mercato, ma per tentare di offrire loro degli stimoli ulteriori per progredire nella qualità dei prodotti e per migliorare le azioni a difesa dell’ambiente.

L’agricoltura è l’unico vero settore  calabrese che produce economia e posti di lavoro, le varie organizzazioni produttive e commerciali dell’ortofrutta presenti nel nostro territorio, rappresentano forse l’unico motore che per il momento gira a ritmo continuo, bisogna sostenerle in tutti i modi possibili affinchè possano crescere ulteriormente e contribuire al superamento della crisi occupazionale che sta tartassando le nostre popolazioni.

Antonio Michele Cavallaro

Cliccare qui per il Comunicato Stampa diffuso dal Consorzio

Notizie tratte dal Web:

Il Consorzio è nato dall’unione di 6 Organizzazioni di Produttori di pesche e nettarine che, attraverso la formula dell’aggregazione, hanno l’ambizione di consolidare la propria presenza sui mercati nazionali ed internazionali nel settore della frutta fresca e trasformata. In particolare, l’obiettivo è quello di sostenere una positiva immagine delle pesche e delle nettarine di Calabria nell’ambito del mercato globale, oltre che favorire nel consumatore il processo di individuazione di questi frutti, in virtù delle loro qualità intrinseche riconducibili alle zone di produzione. Aree geografiche che, per l’appunto, si avvalgono di standard tecnici di produzione tali da rendere le pesche e nettarine di Calabria più appetibili e differenziate rispetto a quelle delle altre regioni italiane. L’obiettivo del Consorzio, dopo questa prima fase di avvio di positive relazioni interne è quello di rapportarsi con il mercato e con il consumatore finale in maniera continuativa e non occasionale. In parallelo alle attività di promozione e pubblicità il Consorzio ha prodotto una domanda di riconoscimento per IGP di pesche e nettarine di Calabria; così come ha in corso di registrazione presso gli Ufficio della Commissione della Comunità Europea ad Alicante per la registrazione di un marchio collettivo-geografico. Un dato molto importante che vale la pena sottolineare riguarda il dispiego delle giornate lavorative (a tempo indeterminato) e il relativo dato occupazionale che il comparto rappresenta. In riferimento al parametro indicato nelle linee guida per la progettazione aziendale PSR 2007-2013, il fabbisogno medio di ore lavorative necessarie per la coltivazione di un ettaro di pescheto in pianura e con un grado di meccanicizzazione medio è di 700 ore/ettaro, corrispondenti a 0,33 ULU/Ettaro (1 ULU = 2.100 ore).

Cliccare quì per Le schede delle sei  OP (Organizzazionne di Produttori)  che formano il Consorzio


< Precedente   Prossimo >