Politica calabrese senza donne |
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Scritto da R.Console | |
sabato, 08 marzo 2014 07:53 | |
Stiamo registrando con vivo interesse il dibattito parlamentare che riguarda l’inserimento delle “preferenze di genere” all’interno della legge elettorale, a seguito dell’emendamento proposto dal Partito Democratico. E, da subito, il nostro pensiero va alla nostra Regione, fanalino di coda in tutto, la quale, fra le tante negatività, è riuscita a distinguersi anche nell’essersi privata della presenza femminile all’interno del massimo organo istituzionale che è il Consiglio Regionale. Io penso che sia venuto il momento di reagire, perché non si può ulteriormente tollerare che alle donne, le quali rappresentano ben oltre la metà degli elettori, sia impedito di rappresentare nel Consiglio Regionale, le tante istanze dei calabresi. Eppure le donne hanno meriti, capacità e quella marcia in più frutto della concretezza, del pragmatismo, della trasparenza; in buona sostanza quella bella diversità al femminile di cui la politica e la Calabria hanno bisogno per cambiare verso e per ridare fiducia e speranza ai tanti calabresi che vivono in estremo disagio. Ed allora, perché anche questo 8 Marzo non diventi solo una inutile giornata di parole, di mimose e cene, io chiedo con forza in primis al mio Segretario Regionale, l’On. Ernesto Magorno nel quale ripongo cieca fiducia, che ponga in essere tutte le azioni necessarie attraverso l’impegno dei nostri Consiglieri Regionali, perché anche in Calabria si renda giustizia all’universo femminile e si avvii davvero un percorso di pari opportunità. Sembra inverosimile che la proposta di legge riguardante la “doppia preferenza di genere”, presentata già da molto tempo e supportata da ben 7000 firme, non sia ancora stata discussa! E’ venuto davvero il momento che il Consiglio Regionale la voti e anche all’unanimità, considerato che non è un problema del Partito Democratico. Infatti il nostro Statuto, grazie a Pierluigi Bersani, già impone per ogni carica elettiva l’alternanza di genere, che con Matteo Renzi si è fortemente concretizzata sia nella Segreteria Nazionale che nel Governo, dove le donne sono presenti in pari numero con gli uomini. Chiediamo, perciò, con forza che questo testo di legge venga rapidamente approvato per dare pari dignità e pari rappresentanza a tutte le donne anche nel Consiglio Regionale calabrese. Sarebbe un bell’esempio di rispetto e di civiltà e, per questo, ringrazio sin da ora i tanti che già si sono adoperati e si adopereranno per rimuovere una discriminazione che offende non solo le donne, ma le coscienze dei cittadini calabresi.
Prof.ssa Rosetta CONSOLE Dirigente del Partito Democratico |
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