Skip to content

Sibari

Narrow screen resolution Wide screen resolution Increase font size Decrease font size Default font size    Default color brown color green color red color blue color
Advertisement
Vi Trovate: Home arrow Eventi arrow A Sibari una serata indimenticabile
Skip to content
A Sibari una serata indimenticabile PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
domenica, 22 dicembre 2013 09:38
ImageStamattina mi stavo accingendo a scrivere le mie impressioni sulla magnifica serata che ha avuto luogo ierisera a Sibari nella Sala Convegni Comunale (impropriamente chiamata don Milani) e prima ho dato un’occhiata alla posta in arrivo ed ho notato il messaggio del caro amico e finissimo poeta Alfredo Bruni, che mi suggeriva il link ad una sua nota pubblicata stamane sul suo blog (che suggerisco di andare a visitare ogni tanto) “La colpa di scrivere”. Ebbene, non è stato necessario che io scrivessi sulla serata, l’aveva già fatto lui, con la solita spontaneità, viva, reale, tangibile. Condivido in parte quel che ha scritto e ve lo propongo nel seguito. La parte che non condivido, ovviamente, è quella a cui lui stesso fa cenno, riferendosi all’improbabile passato glorioso della Sybaris arcaica, ma si tratta di un peccato veniale, che non appanna minimamente la mia stima nei suoi confronti. (nella seconda parte il Video, riassunto della serata realizzato da Massimo Trinchi)

  Per lo spirito poetico di cui egli è ampiamente dotato gli è concesso di contestare fatti storici inoppugnabili, ma comprendo benissimo la sua contestazione alla luce della pochezza e dell’incuria di cui è circondata l’area archeologica sibarita. Buona lettura.

(CLICCARE QUI' PER IL VIDEO DELLA SERATA)  Il video è stato realizzato da Massimo Trinchi

ImageArtisticamente insieme

Continua l’escalation della Spriral Movement, giovanissima associazione, che in pochissimo tempo – tre, quattro mesi? - sta ribaltando la prospettiva culturale di Sibari, che adagiata sugli allori di un passato forse glorioso, ma a mio avviso forse improbabile e sicuramente annacquato nella leggenda, si propone come centro del mondo, senza approdare mai a nulla di vero, andando a impantanarsi nella grandezza, sempre raccontata e mai dimostrata, di un’antica Sibari rappresentata oggi da pochi ruderi, puntualmente sommersi nuovamente dall’acqua, a ogni nuova pioggia poco più che insistente, e dalla speranza, sempre auspicata, ma mai attuata, di uno sviluppo turistico, che dovrebbe portare benessere e civiltà e invece, sempre a mio avviso, ha portato altre cose: case vuote, abitate quindici giorni l’anno, droga, prostituzione, ingiustizia ed emarginazione.

                È possibile che la Sibari antica, che si racconta, non sia mai esistita. È probabile che quella che le cartine geografiche chiamano Sibari, sia qualcosa di diverso. È sicuro, invece, che la Spiral Movement, sta portando una ventata di freschezza e di innovazione.

ImageE l’ultima testimonianza è quella di ieri, allorquando i fratelli Ugo e Gaetano De Biase e Serena Guzzo, in modo semplice e senza grandi mezzi, presso la Sala Convegni “Don Lorenzo Milani”, mettono su una collettiva di eventi, che artisticamente insieme, dimostra come le cose cambiano e si possono cambiare. Senza annoiare, come invece tante altre associazioni del nostro circondario, da decenni, riescono tranquillamente a fare, diffondendo il niente e la noia di migliore qualità.

In un sol colpo, si può usufruire, praticamente a costo zero, di un laboratorio di musica, di una laboratorio di disegno, di un laboratorio di danza, di un laboratorio di danze popolari, di un laboratorio di pittura. E a seguire, di uno spettacolo di danza, di una esibizione di karate e di un concerto di musica baltica. Tutto contornato da una mini-fiera del libro e da una mostra di manufatti ottenuti da oggetti riciclati, a dimostrazione che nulla si butta e che dove le leggi falliscono, l’arte può supplire.

Tante cose messe insieme, che spargano semi di arte e di cultura. E se sapremo mantenere le menti vigili e libere, porteranno frutti. Senza dimenticare che questa giornata, ci ha regalato momenti indimenticabili.

ImageTanti i nomi da citare, scrivo solo quelli che mi ricordo, e alla rinfusa: Maria Risolè per la musica, Annarita Panarace e Romina Giordano per il disegno, Gaetano De Biase, Serena Guzzo, Rossella Dattoli, Ramona Brunetti, Raffaella Maritato per la danza, Carmelina Milano per la pittura, l’amico Antonio Michele Cavallaro, che ha assunto il ruolo di presentatore, e in quanto amico sicuramente contesterà quello che ho detto all’inizio riguardo a Sibari, i Balca Bandanica che ci hanno fatto conoscere una nuova musica, Antonio Ruscelli e i suoi ragazzi, per il karate. E se ho sbagliato qualche nome o non l’ho citato, chiedo venia e qualcuno aggiunga e mi corregga.

Ma soprattutto voglio ricordare Ugo De Biase, che ci crede e lavora dietro le quinte, sapendo che un padre e una madre, insieme a molti di noi “vecchi”, credono in lui.

Ai nostri (ai miei) tempi, noi bambini sperduti, certe cose le immaginavamo appena, e la nostra scuola di vita era la strada, oggi quello che noi sognavamo, e per cui abbiamo lottato e protestato e pagato un prezzo, si può realizzare: basta mettersi insieme, in pochi ma determinati, e nessuno deve osare intralciare il cammino di chi vuole e può fare. Il mondo migliore che noi sognavamo, è a portata di mano, basta restare liberi nel pensiero e non lasciarsi condizionare da lusinghe di grandezza e cancellare l’idea che solo il potere e la politica possono risolvere problemi.

Bisogna andare avanti artisticamente e non politicamente, nella serietà di ciò che diverte e libera, e rifiutare l’oppressione di ciò che rende difficile, la soluzione di ogni facile questione. Presto scopriremo che la “seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino”, ci conduce fino all’isola che non c’è, e lì scopriremo che i bambini sperduti siamo noi stessi, tenuti al guinzaglio da falsità e bugie, e che l’isola esiste, ed è la terra sotto i nostri stessi piedi.

Oggi, a Sibari, io l’isola che non c’è, la chiamo Spiral Movement e dico, senza timore, alla prossima puntata.

 Sibari 22 dicembre 2013

ImageAlfredo Bruni

< Precedente   Prossimo >