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Sibari

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ALTRA GRICOLTURA PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
martedì, 13 marzo 2007 17:04

La domanda che più frequentemente ci viene posta dai forestieri di passaggio è: "di cosa vive la popolazione di questo territorio?" Invariabilmente la risposta che viene più spontanea è: "L'agricoltura". Tutti lo sappiamo, ma sembra che tutti quasi si vergognino a dare questa risposta, cerchiamo di approfondire.

L’economia del comune di Cassano Jonio è basata soprattutto sull’agricoltura, la gran parte delle coltivazioni più qualificate si trovano a Sibari, se i raccolti o la vendita dei prodotti della terra, per qualsivoglia motivo, si bloccano, automaticamente si bloccano i consumi. Tutti i settori ne pagano le conseguenze. L’edilizia, che per molti anni è stata la valvola di sfogo per l’occupazione, da qualche anno è in crisi, molti dei nostri muratori, ma anche imprenditori, sono partiti, trasferendosi, alcuni con la famiglia, nelle località dove le loro  capacità potevano essere meglio apprezzate.

L’agricoltura non la si può trasferire, la terra rimane dove si trova, gli uliveti, le vigne, i pescheti, gli agrumeti, gli orti rimangono dove l’uomo col sudore, a volte di generazioni, li ha pensati, piantati, innaffiati, fatti crescere con mille premure e attenzioni.

Pesco in fiore
Pesco in fiore
Tutto ciò, probabilmente, non è importante non solo per la classe politica ma anche per molti cittadini di questo comune che non hanno mai fatto una passeggiata nelle nostre campagne. I cittadini possono essere perdonati, ma i politici decisamente no!
Ci piacerebbe sapere se qualcuno degli ultimi assessori alle attività produttive del nostro comune si sia mai preoccupato di conoscere la tipologia e la quantità delle produzioni agricole del nostro territorio e i loro sbocchi commerciali. Ogni tanto sentiamo citare qualche dato statistico generale, ma nel nostro comune non si è mai fatta un’analisi approfondita delle risorse agricole che potesse permettere la creazione di dati statistici basilari per chi volesse intraprendere coltivazioni innovative e concorrenziali o attivare meccanismi commerciali alternativi che riducano gli innumerevoli e costosissimi passaggi.
Ci riserviamo di parlare fra qualche giorno, con l’aiuto di un autentico esperto, più diffusamente dei problemi dell’agricoltura sibarita, ma anche delle coltivazioni di alta qualità  presenti sul territorio.
Intanto consigliamo gli interessati alle problematiche agricole di visitare il sito di “altragricoltura”. 
Ma che cos’è “Altragricoltura”? Riportiamo fedelmente l’enunciato che troviamo sul sito www.altragricoltura.org 


“Siamo il Foro Contadino Altragricoltura, movimento contadino autorganizzato che fa parte del movimento internazionale Via Campesina (oltre cento milioni di contadini e senza terra in tutto il mondo, 22 organizzazioni sindacali e movimenti in Europa). Ci battiamo per il reddito agli agricoltori e il salario ai braccianti, per un’agricoltura socialmente responsabile che tuteli il territorio e produca un cibo sano, per il diritto dei cittadini a prezzi equi, prodotti sicuri e ad avere campagne non abbandonate con uomini e donne al lavoro. Per questo siamo contro il modello agricolo dominante che ingrassa solo le multinazionali e chi gestisce il mercato. Per questo siamo contro la globalizzazione neoliberista e siamo per quella dei diritti sociali. La nostra proposta è la Sovranità alimentare, cioè il diritto delle comunità e dei popoli a scegliere il proprio modello di produzione, distribuzione e consumo del cibo."

Un proclama di questo tipo può spaventare in effetti qualche sornione politico domenicale o da marciapiede, invitiamo invece i cittadini più responsabili a visitare il citato sito internet, dove si possono trovare molte informazioni anche riguardo agli OGM e all’agricoltura biologica.
Certo questo Foro Contadino è un’emanazione di sinistra e quindi può non incontrare le simpatie dei seguaci destrorsi, ma riteniamo fermamente che quando si parla di cibo e quindi della salute nostra e delle generazioni che verranno, è necessario alzare le antenne con la massima attenzione e recepire i messaggi da qualsiasi parte provengano.

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