Lo Jonio è pulito |
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Scritto da CMP Agency | |
sabato, 06 luglio 2013 10:40 | |
![]() Poco urticanti, possiedono tentacoli corti, privi di cnidocisti pericolose per l’uomo e guardarle nel loro ambiente è uno spettacolo. Il diametro dell’ombrello, di colore bianco con un orlo blu lungo il margine, può arrivare a 60 cm e può pesare fino a 10 chili. Negli ultimi 6-7 anni la quantità di meduse presenti nel Mediterraneo e in Italia è aumentata considerevolmente. Le cause sono diverse: dalle temperature dell'acqua sempre più elevate, che anticipano la schiusa delle uova, di cui questi esseri sono enormemente ghiotti, alla pesca industriale che riduce la fauna marina e rende di conseguenza la loro vita molto più semplice, non avendo più competitori nel loro territorio. E - nota altamente positiva - alle acque mediamente più pulite. Le meduse, infatti, non amano i mari inquinati e la loro presenza indica generalmente un ambiente in buone condizioni. La tropicalizzazione dei mari sta facilitando la diversità biologica, con l'arrivo di nuove specie di meduse dall'Oceano Indiano. Ma chi e cosa sono le meduse? Sono animali planctonici gelatinosi, di cui si conoscono oltre settemila specie presenti in tutti i mari del mondo e delle quali circa una ventina vivono nelle acque del Mediterraneo. Quello che non tutti sanno, però, è che non tutte le specie sono urticanti. Come appunto il “polmone di mare”. E – udite, udite - addirittura, una di queste (Turritopsis dohrnii) nasconde il segreto dell’immortalità. «Il segreto dell'immortalità è forse custodito sul fondo del Mar Mediterraneo, dove – si legge in un articolo di Paola Richard pubblicato sul sito di National geographic Italia - una piccola medusa dei nostri mari riesce infatti a evitare la morte. Lo stratagemma – continua - consente all'animale di ricominciare l'intero ciclo vitale, rigenerandosi forse all'infinito». C M P - Agency - Via Vico Fontana, 1 - 87067 – Rossano centro storico (Cs) Mail: Tel. e Fax: 0983.521030
Nota della redazione:
La specie non provoca gravi conseguenze, i suoi tentacoli di norma non risultano urticanti tanto da creare pericoli seri per l'uomo. Solo su soggetti particolarmente sensibili, il contatto può provocare gravi irritazioni che scompaiono comunque spontaneamente in breve tempo ma lasciando un prurito/dolore molto fastidioso – Wikipedia
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