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Francesco D'Agostino,eroe dimenticato PDF Stampa E-mail
Scritto da A.M.Cavallaro   
martedì, 26 marzo 2013 20:17
ImageQualche settimana fa, mentre facevo una ricerca sul web a proposito delle vittime del nazi-fascismo in Italia mi sono imbattuto nel sito dell'A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) nella cui sezione "Resistenza e Partigiani" sono riportati brevi cenni biografici di uomini e donne italiani  della resistenza uccisi dai nazi-fascisti durante il periodo bellico 1943-45.  Somma fu la mia meraviglia quando mi imbattei nel nome di una delle vittime che risultava essere nata a Cassano. Si trattava di un medico, Francesco D'Agostino fucilato dai tedeschi a Bologna insieme ad altri partigiani il 27 gennaio del 1944 -  La scarna biografia trovata sul web la troverete nella seconda parte di questa nota -  Non contento delle poche informazioni che avevo trovato, ho cominciato ad indagare in modo più approfondito, ma sempre col solo scopo di soddisfare la mia curiosità, non essendo un ricercatore di professione ho cominciato a chiedere all'ufficio anagrafe di Cassano, dove ho trovato la disponibilità squisita della sig.a Teresa Arcidiacono, che ringrazio, e così ho scoperto che il Francesco d'Agostino era figlio di Gioacchino Vincenzo da Plataci, capo-stazione - molto probabilmente della stazione di Cassano-Doria, la Calabro Lucana non era stata ancora costruita -  e della gentildonna signora Maria Giuseppa Chiappetta. Ecco spiegata la sua nascita nel comune di Cassano, dove probabilmente frequentò anche le scuole elementari.

Sono andato avanti a cercare nelle "pieghe" del web ed ho ancora scoperto che il dott. Francesco D'Agostino è citato in un "Diario inedito 17-27 agosto 1922" del Vate per antonomasia, Gabriele D'Annunzio", il quale era stato ricoverato nell'ospedale di Imola dove il D'Agostino era primario. Dalle parole che D'Annunzio usa nel ricordare questa sua degenza, traspare l'amiciza e la simpatia che il poeta aveva per il medico calabrese al quale affibbia un nomignolo simpatico ed affettuoso: "dottor toccasana". Da ulteriori ricerche, questa volta anche nel comune di Plataci con l'ausilio del carissimo amico prof. Costantino Bellusci, ho trovato che anche Mario Brunetti in una sua pubblicazione dal titolo "La piazza della rivolta, microstoria di un paese arberesh in età giolittiana", cita testualmente: ".... ma il dato che coinvolge indirettamente Plataci nel fanatismo espansionista di D'Annunzio è un altro: il dott. Francesco D'Agostino platacese, fu medico del Vate.Venne fucilato dai nazisti a Imola nel 1944." (ricordo che anche Antonio Gramsci aveva origini platacesi, i suoi nonni erano nati nel piccolo paese arberesh)

La mia curiosità non era ancora completamente soddisfatta e con l'aiuto di un'altra famiglia illustre D'Agostino originaria sempre di Plataci, ma che vive oggi a Trebisacce, son venuto a conoscenza che il loro nonno dott. Nicola D'Agostino, magistrato, presidente di Corte di Cassazione era cugino in secondo grado e quasi coevo del nostro eroe. Per il momento è tutto, ma attendo risposte da Imola dove ho richiesto lo stato di famiglia del povero medico barbaramente trucidato, per sapere se era sposato e se, eventualmente,  sono ancora viventi suoi discendenti diretti.
Anche se Francesco D'Agostino era cassanese solo di nascita, è comunque un personaggio che andrebbe ricordato, visto che a  Imola sua città d'adozione, gli è stata intitolata una strada in memoria del suo sacrificio.

Antonio Michele Cavallaro

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Uno scorcio del Viale D'Agostino ad Imola


Breve Biografia tratta dal web
FRANCESCO D'AGOSTINO
Nato a Cassano Jonio (Cosenza) il 2 febbraio 1882, fucilato a Bologna il 27 gennaio 1944, medico.
Laureato in medicina, nel 1919 (dopo aver prestato servizio negli ospedali militari delle zone di guerra del primo conflitto mondiale), divenne direttore dell'Ospedale militare di Imola. Passò poi all'Ospedale civile, come primario chirurgo. Il 25 luglio 1943, il medico entrò nel Comitato che avrebbe coordinato le manifestazioni di giubilo per la caduta di Mussolini. Dopo l'armistizio il dottor D'Agostino, entrato nelle liste di proscrizione dei fascisti imolesi, fu arrestato e incarcerato a "San Giovanni in Monte"; ma dalla prigione bolognese furono gli stessi tedeschi a liberarlo per l'inconsistenza delle accuse. Vi tornò, con altri patrioti, quando il federale fascista di Bologna fu giustiziato dai partigiani. Processato da un sedicente Tribunale militare straordinario, il medico (accusato di aver fornito alla Resistenza materiale sanitario del suo ospedale), fu condannato a morte e fucilato al Poligono di tiro di Bologna con Alfredo e Romeo Bartolini, Alessandro Bianconcini, Cesare Budini, Zosimo Marinelli, Silvio Bonfigli ed Ezio Cesarini. A Francesco D'Agostino è stata intitolata una strada di Imola.

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