Skip to content

Sibari

Narrow screen resolution Wide screen resolution Increase font size Decrease font size Default font size    Default color brown color green color red color blue color
Advertisement
Vi Trovate: Home arrow Amici,fatti, curiosità arrow I ragazzi di Cetraro
Skip to content
I ragazzi di Cetraro PDF Stampa E-mail
Scritto da F.Garofalo   
venerdì, 04 gennaio 2013 10:39

ImageIl 22 dicembre appena trascorso mi sono ritrovato a trascor- rere una delle giornate più belle della mia vita. Il caso  mi ha catapultato sul Tirreno,  a Cetraro, alla Casa Famiglia del Beato Alfonso Maria Fusco. Qui ho incontrato i bambini ospiti dell’Istituto, meravigliosi e, nello stesso tempo, desiderosi di una carezza e di un semplice sorriso che le Suore amorevolmente non fanno certamente mancare. Tra le altre cose, mi è stato fatto dono di un piccolo saggio, che è il frutto del lavoro svolto dai ragazzi della Casa Famiglia e del Centro Diurno “Beato Alfonso Maria Fusco” durante le ore del laboratorio di scrittura creativa. Una favola… una vita… è il titolo del libro scritto da questi stupendi bambini che attraverso la pubblicazione hanno voluto trasmettere tutto il loro amore e la voglia di poter avere un futuro migliore.

Molto spesso, noi giornalisti, ci occupiamo di tutt’altro, distratti dai dolori dei ricchi e  dimentichiamo che in qualche angolo sono nascosti tesori che meritano tutta la nostra attenzione.

Nessuno può vivere senza favole e nessuno se le dimentica. Mi riferisco alle favole tradizionali, ma penso anche a quelle moderne elaborate in chiave contemporanea per e dai bambini con l’aggiunta di personaggi nuovi; presentate con un linguaggio mediato dalla televisione. Se i più piccoli continuano ad amare la bacchette magiche, gli incantesimi e le mele avvelenate, i castelli con i principi e principesse, non desti meraviglia se gli stessi, chiamati a elaborare delle favole sovrappongono agli elementi tradizionali altri protagonisti e luoghi.

Attraverso l’immaginario narrativo emerge la loro realtà, con i propri bisogni, speranze, problemi e paure. Trovano libera espressione le diverse situazioni del loro vivere quotidiano: la fatica nell’interagire con gli altri; la paura di essere esclusi e derisi; il desiderio di volere fare da soli; il trovarsi delle soluzioni autonomamente, senza chiedere aiuto; il timore di non riuscirci.

La favola è un ambiente in cui il bambino si trova a suo agio: vi si parla il suo linguaggio, ne percepisce la “realtà”, costruisce nessi logici tra gli eventi, prova sensazioni, emozioni e desideri.

Tramite la magia delle fiabe si può cancellare l’infelicità ed il dolore e si può immaginare un lieto fine.

Queste poche righe vogliono essere una piccola testimonianza, "una piccola goccia in un oceano", come amava dire Madre Teresa di Calcutta,  per rendere omaggio a questi bambini che nonostante i loro problemi restano e sono semplicemente meravigliosi nella pienezza della loro freschezza.

                                                                                                                                           Francesco Garofalo
< Precedente   Prossimo >