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L'assassinio del M.llo Cardea nel 1906 PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
sabato, 08 settembre 2012 15:56
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l'assassino subito dopo l'arresto
Qualche giorno fa abbiamo scritto dell'atroce delitto commesso a Cassano nel 1906 da un certo Giovanni Femia, originario della provincia di Reggio Calabria, la cui vittima fu il Maresciallo dei Carabinieri Demetrio Cardea, anch'egli di origine reggine e allora comandante della stazione CC di Cassano Ionio. Nell'attesa di poter dare ulteriori notizie riguardo alla lapide che era affissa sulla facciata della vecchia caserma di Cassano che si trovava sul centralissimo corso Garibaldi, e che ricordava il triste evento, pubblichiamo il resto del fascicoletto che ci è stato fornito dall'amico Peppino Martire, che ringraziamo ancora una volta per la sempre squisita disponibilità. Il Fascicoletto in questione è stato stampato a Castrovillari, curato da Angelo Filomia, che ha riportato i casi giudiziari più eclatanti dibattuti presso il tribunale di quella città negli ultimi 500 anni. Una pubblicazione, di cui ormai  si trovano rarissime copie, una delle quali, per nostra fortuna, nelle mani dell'amico precedentemente citato. Il fascicoletto deve essere stato pubblicato presumibilmente alla fine degli anni '60. Nella seconda parte, i nostri visitatori, troveranno tutt'e quattro le paginette che narrano di quel delitto per certi versi rimasto ancora oscuro. Buona Lettura

 

(cliccare quì per il documento in PDF) si tratta di un documento relativamente pesante, ci vuole un po' di tempo per aprirlo.

 

Image La lapide che era affissa sulla facciata del palazzo che ospitava fino agli anni '70 la Caserma dei carabinieri di Cassano. La costruzione è stata abbattuta e si trovava più o meno all'altezza della sede della Banca Carime in Corso Garibaldi. Successivamente è stato eretto il palazzo che oggi ospita appunto i locali della predetta banca. Nella lapide le autorità cassanesi hanno voluto mettere in evidenza la costernazione della cittadinanza e l'estraneità della malavita cassanese, cosa della quale, a distanza di anni, non si è ancora completamente convinti.

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