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News dalla Gazzetta del Sud 12-13 Aprile PDF Stampa E-mail
Scritto da Vari   
sabato, 14 aprile 2012 08:07
ImageGrappolo di notizie scelte per voi dalla Gazzetta: CASSANO, Elezioni, scendono in campo i big  -  Quel romeno caduto dal balcone Due "amici" rischiano il processo - Proposta di legge per tutelare le grotte - SIBARI, Dorina Bianchi attacca l'aeroporto Sauve risponde: basta campanilismi - CORIGLIANO, È necessario scongiurare una nuova Rosarno Ieri in città il monito lanciato dalla portavoce dell'alto commissariato dell'Onu per i rifugiati in Italia - REGGIO C. Un piccolo municipio in periferia E le auto blu - CATANZARO, In Procura manca persino la carta «Impossibile assicurare la legalità» - Gli eventi della "settimana della cultura" - ROMA, Crollano i consumi petroliferi - Tradita l'idea originaria di Europa - CASSANO, Il centrodestra si raduna in piazza Scopelliti "tira la volata" a Lione - MORANO, Ritorna il trittico marmoreo di Pietro Bernini, - CASTROVILLARI, "Patriarchi vegetali" Conoscerli e rispettarli - CIVITA, Il cuore arberesh batte per la tradizionale "Vallje" - CORIGLIANO, Il "Grande fratello" può frenare la prostituzione sulla Statale 106 - ROSSANO, Sulla riconversione della centrale Enel è calato il silenzio nonostante gli appelli. - FALERNA, La A3 chiusa tra Falerna e Pizzo sabato notte - COSENZA, Tradimenti, bugie e ricatti svelati da un video Il marito della donna ha scoperto le "scappatelle" della moglie attraverso i filmati girati dall'amante. BUONA LETTURA

 Elezioni, scendono in campo i big
Cassano
. Entra nel vivo la campagna elettorale. La giornata di ieri ha segnato infatti la formale discesa in campo di diverse formazioni. Se in serata il presidente della giunta regionale Giuseppe Scopelliti è giunto in città a sostenere il candidato del centrodestra Mimmo Lione, contemporaneamente nei saloni delle Terme Sibarite ha presentato la sua squadra (e la lista dell'associazione "Vento del Sud") l'ex presidente del consiglio comunale ed oggi candidato sindaco Rosella Garofalo. «Noi – ha spiegato la Garofalo – perseguiamo un ideale di politica alimentato da progetti che vadano oltre la gestione amministrativa di una comunità. Il soggetto politico che proponiamo lo pensiamo impegnato su tanti terreni, sia dentro le istituzioni sia fuori, cercando di coniugare sempre tra di loro i vari livelli della democrazia: quella rappresentativa e quella partecipativa». Altre presentazioni hanno interessato le liste del Psi e di Idv (alla presenza del segretario regionale socialista Luigi Incarnato e del commissario provinciale dei dipietristi, Mimmo Talarico) e quella del Pd, tutte in pista a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Gianni Papasso, il cui schieramento si ritroverà domenica alle 18 nei saloni dell'aula consiliare alla presenza dei leader regionali della coalizione.(g.iac.) - 13 aprile



Quel romeno caduto dal balcone Due "amici" rischiano il processo
Gianpaolo Iacobini
Cassano

Volevano ucciderlo, quel giovane ragazzo col quale avevano condiviso il pranzo. Per questo la Procura ne chiede ora il loro rinvio a giudizio, con l'accusa di tentato omicidio. È fissata per il 19 aprile l'udienza preliminare a carico di Gheorghe e Mihail Pristavu (di 38 anni il primo, appena 21 il secondo) e di Gherghel Danut, di 44. I tre, di nazionalità rumena, difesi dagli avvocati Carlo Salvo e Ugo Anelo, erano finiti in manette nell'aprile del 2011 per aver spinto da un balcone alto nove metri il loro connazionale Danil Ionut Lacatusu, anche lui ventunenne. Gli inquirenti poggiano le loro certezze sul racconto dei testimoni e sui riscontri acquisiti nella fase delle indagini preliminari. In base ad essi, tutto avrebbe avuto inizio all'ora di pranzo di domenica 17 aprile, quando Danil Lacatusu ed il fratello Adi (di 23 anni) varcano la soglia della porta che, su via Duomo, conduce all'appartamento al cui interno si trovano Danut e i due Pristavu. Tutti insieme appassionatamente per un banchetto domenicale che presto, però, sfocia in tragedia: a tavola il vino la farebbe da padrone, e dopo qualche giudizio non gradito espresso in un confronto sempre più acceso ed animato, dalle parole si passerebbe ai fatti. L'orologio segna le 16.15: le urla anticipano il dramma. Adi Lacatusu si accascia sul pavimento dell'abitazione, colpito da un colpo di accetta al capo. Il fratello si dispera, cerca la fuga, ma trova solo il vuoto. Quello in cui lo scaraventerebbero i suoi (presunti) amici, facendolo precipitare al suolo, sulla sottostante via Mercato, dopo un volo di quasi dieci metri.
Il resto è cronaca. Sul posto arrivano i Carabinieri della Tenenza di Cassano, che agli ordini del tenente Paolo Morrone avviano gli accertamenti che, nella notte, portano al fermo del trio. Poi convalidato dal Gip. Adesso s'apre la pagina giudiziaria: il sostituto procuratore Larissa Catella, titolare dell'inchiesta, ha chiesto il rinvio a giudizio del terzetto. Di diverso avviso i difensori degli imputati, pronti a chiederne il proscioglimento da ogni accusa. Tesi sulle quali giovedì prossimo si esprimerà il gup di Castrovillari, Carmen Ciarcia. - 13 aprile




Proposta di legge per tutelare le grotte
Cassano
. Una proposta di legge per tutelare e valorizzare il patrimonio geologico e speleologico calabrese e, naturalmente, anche le grotte di sant'Angelo». È quel che prevede il progetto di legge presentato dal consigliere regionale del Pd, Mario Franchino. «La Calabria – afferma Franchino – è una regione ricca di grotte naturali - maggiormente concentrate nella Calabria citeriore, dove esistono estesi affioramenti di rocce carsificabili e dove, peraltro, sono sempre state indirizzate le maggiori ricerche ed esplorazioni speleologiche». Prosegue l'esponente democratico: «Le aree carsiche più importanti sono di natura calcarea e calcareo-dolomitica, estese, a semicerchio, dal confine con la Basilicata, in corrispondenza del massiccio del Pollino, al litorale tirrenico, all'altezza dei monti di Orsomarso e della catena costiera tirrenica. Tali aree ricadono tutte in provincia di Cosenza, che si evidenzia come il comprensorio territoriale di gran lunga più ricco di fenomeni carsici rispetto al resto della regione». Ecco spiegato allora il senso di una proposta che punta alla conservazione, ma pure allo sfruttamento ecosostenibile dell'intero patrimonio carsico regionale, anche se i comuni più interessati dalla pdl targata Franchino sono Cerchiara, Cassano, Morano e Orsomarso.(g.iac.) - 13 aprile



Dorina Bianchi attacca l'aeroporto Sauve risponde: basta campanilismi
Gianpaolo Iacobini
sibari

L'aeroporto di Sibari? Uno spreco di risorse. È quel che afferma la deputata crotonese del Pdl (già Udc e Pd) Dorina Bianchi. Che in un'interrogazione parlamentare che fa eco alle prese di posizione assunte nei giorni scorsi dai consiglieri regionali del centrosinistra Francesco Sulla (Pd) e Emilio De Masi (Idv), contesta la scelta della giunta Scopelliti di sposare la causa dello scalo aereo sibarita.
«Nel corso della seduta del 28 marzo – scrive la Bianchi – la giunta ha approvato un atto di indirizzo finalizzato all'avvio del procedimento per la scelta del contraente cui affidare la realizzazione e la gestione dell'aeroporto di Sibari. L'avvio della procedura segnerebbe l'inizio concreto dell'iter di realizzazione dell'aeroporto e costringerebbe ad una spesa di denaro che si aggira intorno ai 28,5 milioni di euro, in contrasto con quanto già previsto dal piano nazionale degli aeroporti dell'Ente nazionale per l'aviazione civile».
Situazioni che portano Dorina Bianchi a chiedere di sapere «quale sia la posizione del Governo, per gli aspetti di propria competenza, in merito alla decisione presa dalla giunta regionale calabrese e cosa intenda fare per evitare uno spreco di risorse che invece dovrebbero essere utilizzate per altre infrastrutture già presenti sul territorio».
Di diversa opinione, invece, l'associazione "Le ali per Cosenza", che col suo presidente Luigi Sauve afferma: «Sembrava che la rivalità tra Sibari e Crotone fosse una sorta di legenda antica, invece, alcuni atteggiamenti danno l'impressione che tra i due territori persista una sorta di competizione e di odio». Sottolinea Sauve: «Qualche numero ci mette di fronte alla realtà: il costo della statale 106 è di 19 miliardi di euro. Il collegamento veloce fino allo svincolo di Simeri Crichi, per 70 km, ha un costo che si aggira intorno a qualche miliardo di euro. L'aeroporto di Cosenza a Sibari costa 35 milioni e tempi di realizzazione che sarebbero di 2 o 3 anni, con il risultato, tra l'altro, di aver realizzato un opera che serve allo sviluppo e al benessere di questo territorio e della Calabria intera. Altro che spreco di denaro: l'aeroporto è un investimento per la crescita». - 13 aprile




È necessario scongiurare una nuova Rosarno Ieri in città il monito lanciato dalla portavoce dell'alto commissariato dell'Onu per i rifugiati in Italia
Emilia Pisani
corigliano

Stranieri: le loro condizioni di vita, di lavoro, sociali e soprattutto di sfruttamento. Tema molto caro e conosciuto ai coriglianesi quanto ai cittadini di Rosarno che nel 2010 sono stati protagonisti della drammatica rivolta che tenne il mondo col fiato sospeso. Ieri, in città, il dramma di quella ribellione è stato rievocato con la proiezione del cortometraggio "A Chiàna" di Jonas Carpignano, un reportage su quelle dolorose giornate. Rosarno come Corigliano: una similitudine resa ancora più evidente dai ripetuti blitz nelle varie tendopoli costruite alla meno peggio negli agrumeti sparsi nella campagna ausonica. Da allora, sulla vicenda i riflettori si sono spenti pur rimanendo la questione emigrati una dolorosa spina nel fianco. Ne sono dimostrazione gli elenchi dei nominativi dei braccianti agricoli dell'Inps, una fotografia che cozza in maniera evidente con la realtà che si vive nei campi agricoli coriglianesi da ottobre a gennaio. La questione degli alloggi rimane il problema più grosso da affrontare, insieme a quello dell'accoglienza e dello sfruttamento del lavoro. Negli ultimi anni le presenze degli stranieri comunitari continuano a crescere, come sale la richiesta di "braccia per l'agricoltura" da pagare con quattro spiccioli. Sono stati 138mila i pasti serviti nello scorso anno, 1.200 quintali di alimenti forniti e circa 5.000 persone accettate nei pochi centri di accoglienza a disposizione della diocesi di Rossano-Cariati: sono questi i numeri forniti dalla curia rossanese, cifre che fanno riflettere su come si muova un mondo parallelo rispetto a quello descritto dalla giornate lavorative ufficialmente inserite nei registri dell'Inps.
L'iniziativa di ieri è stata programmata dalla Provincia di Cosenza nell'ambito del progetto culturale "Incontri... suoni e colori dal Mondo" promosso dall'associazione "Angelina". Ad introdurre il dibattito l'assessore provinciale alla cultura Maria Francesca Corigliano ed Eva Catizone, presidente dell'associazione "Angelina". Dopo la proiezione del cortometraggio sono intervenuti il vice direttore della Caritas diocesana di Rossano, Giovanni Fortino, la giornalista e scrittrice Valentina Loiero. Ha concluso la portavoce dell'alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati in Italia, Laura Boldrini. L'assessore provinciale Corigliano ha ribadito come sia importante «una riflessione condivisa sulle politiche di accoglienza degli immigrati nella nostra terra, stiamo procedendo ad una programmazione che mira sostanzialmente all'integrazione in tal senso fino ad oggi è stato fatto davvero poco per il multiculturalismo». Il presidente dell'associazione "Angelina", che promuove l'identità femminile calabrese, Eva Catizone ha sottolineato come sia stato fondamentale approntare la tematica nella città di Corigliano che conosce il fenomeno dell'immigrazione molto bene: «Questo pezzo di Calabria che vive sulla propria pelle la problematica degli stranieri, un tempo i migranti eravamo noi che abbiamo colonizzato parte dell'Europa e degli Stati Uniti. Corigliano ha tra le sue qualità sicuramente quella dell'accoglienza, l'apertura nei confronti dell'altro». La Boldrini ha dichiarato: «La realtà di Rosarno la conosciamo bene, la rivolta ha preso piede perché questi lavoratori migranti non sono stati pagati pur avendo lavorato e perché sono stati aggrediti». - 13 aprile



Un piccolo municipio in periferia E le auto blu
Il municipio di Monasterace non si affaccia su una piazza, ma su una trazzera, alle spalle del centro storico. È quasi clandestino, il presidio primo dello Stato democratico. Nella sala del Consiglio le sedie per il pubblico sono impilate a due a due. «Sennò – ci spiegano – si spaccano». Chissà in quale bancarella le hanno comprate.
Il sindaco Lanzetta parla piano, e si sforza di sorridere. La sua passione è la cultura, il suo orgoglio il Museo, per Monasterace un piccolo tesoro. Ma i visitatori dove li ospitate? C'è un albergo? «C'era, l'hanno bruciato».
Alle pareti, fanno tenerezza i fogli A3, stampati a inchiostro con una foto in bianco e nero del segretario. «Monasterace saluta Bersani», c'è scritto. Fuori dalla porta, accanto al municipio, c'è la "casa gialla". Ospita immigrati, per lo più minori, per lo più di colore. Sono tutti sul cancello, in maniche corte: sorridono, tutto quel trambusto probabilmente li diverte.
Si sforza di sorridere anche Maura. Ha gli occhi azzurri, lavora al Comune come Lpu («l'ultima ruota del carro...», dice), contratto eternamente in scadenza. Qualche giorno fa qualcuno le ha bruciato l'auto. «Motivi personali?». Mi guarda come fossi un pazzo. «Sono all'ufficio imposte, faccio solo quello che mi dicono». Forse è vicina al sindaco. «Ma lo siamo tutti, qui». Certo, giusto.
Torniamo dal sindaco, per strapparle un altro sorriso: «Perché le fanno questo?». «Non lo so. Appalti non ne facciamo, c'è la Suap. Forse parlo troppo chiaro. O forse parlo troppo». Eccolo, il sorriso.
Piccole cronache da un piccolo municipio. Presidio di uno Stato che non c'è. O se c'è, tra un po' va via, in auto blu(g.t.) - 13 aprile



In Procura manca persino la carta «Impossibile assicurare la legalità»
catanzaro.
Circa cento risme di carta e 20 cd: consumato questo materiale, la Procura di Catanzaro - competente sull'intera regione ad eccetto del distretto di Reggio - resterà bloccata. E sarà persino difficile eseguire misure cautelari, risultando impossibile fornire copia delle ordinanze agli avvocati.
È una Procura in ginocchio quella di Catanzaro, dove a causa della carenza di fondi e materiali si rischia quasi completamente la paralisi dell'attività. A lanciare il grido d'allarme è stato ieri, per l'ennesima volta, il procuratore aggiunto, Giuseppe Borrelli: «In queste condizioni siamo impossibilitati ad assicurare la legalità in due terzi della Calabria». Borrelli ha segnalato la situazione a tutti gli organi competenti. «Ma il quadro – accusa – resta assolutamente sconfortante. Finora nessuno ci ha dato risposte».
Dal secondo piano del Palazzo di Giustizia di piazza Matteotti, sede della Procura, segnalano che a distanza di quattro mesi dall'inizio dell'anno il Ministero della Giustizia non ha ancora assegnato i fondi sui capitoli di bilancio. E ciò provoca l'impossibilità di far fronte agli acquisti del materiale necessario. «Allo stato attuale – spiega il procuratore aggiunto – siamo ipoteticamente nell'impossibilità di eseguire eventuali ordinanze di custodia cautelare perché non possiamo fornire agli avvocati i cd con le tracce foniche di eventuali intercettazioni telefoniche o ambientali».
Nelle scorse ore la Procura ha ricevuto dal Comune di Catanzaro cinque fax, ma anche questo materiale risulta inutilizzabile perché mancano i toner. Nei mesi scorsi un sindaco del Cosentino aveva regalato qualche quintale di carta alla Procura. E l'Ordine degli avvocati di Catanzaro aveva messo a disposizione tre computer per facilitare il compito degli uffici. Ma la Giustizia non può andare avanti affidandosi solo alla buona volontà dei singoli. «In questa situazione di incertezza e di crisi – tira le somme Borrelli – andare a chiedere beni a debito ci appare in primo luogo poco dignitoso e poi anche temerario, considerato che difficilmente troveremmo qualche fornitore disponibile a farci credito alla luce dei tempi biblici della pubblica amministrazione».(g.l.r.) - 13 aprile




Gli eventi della "settimana della cultura"
catanzaro
Il ministero per i Beni e le Attività culturali propone anche quest'anno la settimana dedicata alla promozione del patrimonio culturale, con l'organizzazione di eventi e l'apertura gratuita di tutti i luoghi della cultura statali. La XIV "settimana della cultura" si svolgerà da oggi fino al 22 aprile con lo slogan "La cultura è di tutti: partecipa anche tu". La Soprintendenza della Calabria ha organizzato i seguenti eventi:
A Palazzo Fallara, a Gioia Tauro, da domani e fino al 22 aprile, è in programma la mostra "Evoluzione dell'ancora e dei traffici commerciali nei mari della Calabria antica". Domenica tra l'altro, alle ore 17,30, si terrà una conferenza sui temi della mostra a cura degli archeologi Maria Teresa Iannelli e Claudio Sabbione.
Domani a Stilo, nei locali del Complesso monumentale di San Domenico, alle ore 17,30 sarà inaugurata la mostra archeologica intitolata "Stilo prima di Stilo". Un seminario sui contenuti della mostra, a cura dei dottori Maria Teresa Iannelli della Soprintendenza per i beni Archeologici della Calabria e Francesco Cuteri, archeologo, è in programma venerdì prossimo 20 aprile alle ore 18.
Nei locali del municipio di Rose, da domani e fino al 22 aprile (ore 9-13 e 15-19) potrà essere visitata la mostra "La Kore di Rose".
Sempre da domani, nel Museo nazionale Archeologico della Sibaritide, sarà allestita una mostra di illustrazioni per l'infanzia denominata "Mediterraneo: un mare di fiabe" (dalle ore 9 alle 19).
Nel Museo archeologico nazionale dell'antica Caulonia - Monasterace Marina, la Sala-laboratorio aperta al pubblico per il restauro del "Mosaico del drago" (III sec. a.C.), dalle ore 17 da lunedì fino al 22 aprile. Giovedì 19 aprile alle ore 18, nel Museo nazionale archeologico di Vibo Valentia, presentazione della collezione numismatica del Conte Vito Capialbi da Monteleone.
Il 21 aprile, nel Museo nazionale archeologico di Locri Epizefiri, si terrà la mostra su "Il pane e il vino: gusti che ci legano agli antenati". Ancora il 21 aprile, nel Parco di Laos in località Marcellina di S. Maria del Cedro, alle ore 16.30 è prevista l'inaugurazione del Parco archeologico dell'antica città lucana di Laos.
A Reggio il 21 aprile alle ore 17,30 nei locali dell'Itc Piria, "Il Medioevo nella città", presentazione dell'attività di ricerca per il sito di Motta S. Agata. - 13 aprile



Crollano i consumi petroliferi
Arturo Portentino
ROMA

Non c'è ripresa per i consumi petroliferi, che continuano a mettere a segno un calo dopo l'altro in linea con la flessione delle immatricolazioni di automobili.
A marzo, come segnala il consueto aggiornamento dell'Unione petrolifera, la domanda si è fermata a circa 5,4 milioni di tonnellate, con una nuova diminuzione del 10,7% (-645.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2011. La benzina nel complesso ha mostrato un calo pari al 9,5% (-75.000 tonnellate) rispetto a marzo 2011, mentre il gasolio autotrazione diminuisce dell'8,4% (-186.000 tonnellate). Insomma la crisi non ha risparmiato il consumo di carburanti. La domanda totale (benzina + gasolio) nel mese di marzo è così risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di tonnellate di benzina e 2 di gasolio autotrazione, con un decremento dell'8,7% (-261.000 tonnellate) rispetto a marzo 2011.
Il crollo è direttamente connesso con quello delle immatricolazioni di autovetture nuove, che sono diminuite del 26,7%: quelle diesel che hanno rappresentato il 56,2% del totale (era il 55,8% nel marzo 2011).
Il trend del 2012 segue quello negativo (con poche eccezioni) del 2011: nei primi tre mesi del 2012, i consumi sono stati pari a circa 15,9 milioni di tonnellate, con un calo del 9% (-1.562.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2011. - 13 aprile




Tradita l'idea originaria di Europa
Giovanni Davoli

Tra la spinta popolare dei "forconi" e il rifiuto che discende dall'ignobile comportamento di molti esponenti della classe dirigente, si profila, forse, una svolta significativa. È il sistema speculativo, egoistico e spregiudicato, di stampo calvinista e "americano", diretto da un capitale anonimo e senza bandiere, che calpesta la disperazione dei popoli e la sofferenza di milioni di famiglie, è questo tipo di sistema che finalmente viene messo in discussione. Ci dicano, i grandi banchieri della corazzata economica, quale ideale di Europa vogliono edificare.
Con quale sfrontatezza l'accoppiata franco-tedesca continua a chiederci sacrifici – non più sopportabili – per "salvare la democrazia" e non invece – come credo – per salvare i bilanci delle loro banche? Con quale spudoratezza l'"Europa dei mercanti" si permette di imporre ancor più laceranti umiliazioni a un popolo e a una terra che – all'ombra del Partenone – ventisei secoli fa ha visto nascere non soltanto la democrazia ma la "nostra" cultura, l'arte, la filosofia, il modo stesso di intendere la politica?
E noi italiani, che abbiamo regalato all'Europa intera e al mondo la regolamentazione dei rapporti umani, la disciplina giuridica della vita di relazione, noi che abbiamo, da sempre, inteso la politica nell'alta accezione di dottrina del diritto e della morale, e d'arte o scienza di governo, che facciamo? Ci accodiamo alla cultura dello spread?
È questo, allora, il progetto dei fondatori dell'Europa dei 6, che aveva posto le fondamenta a Messina nel 1955? No, certamente no. - 13 aprile



Il centrodestra si raduna in piazza Scopelliti "tira la volata" a Lione
Gianpaolo Iacobini
Cassano

Sarà il presidente della giunta regionale Giuseppe Scopelliti, ad aprire stasera la campagna elettorale del centrodestra. L'appuntamento è alle 19, in piazza dell'Acqua sulfurea (in caso di pioggia, l'incontro si terrà nei saloni dell'aula consiliare).
«Il ritorno in città del Governatore – commenta il candidato sindaco Mimmo Lione – testimonia l'attenzione di cui le nostre idee ed i nostri programmi godono. Scopelliti, e con lui la maggioranza di centrodestra all'interno della quale Cassano è rappresentata dal consigliere regionale Gianluca Gallo, riconfermano la loro sensibilità ai problemi ed alle potenzialità del nostro territorio. È il segno di una vicinanza che, specie in un periodo di crisi quale quello presente, è fondamentale». Previsti, nel corso della manifestazione, l'intervento di Scopelliti e quelli del consigliere Gallo e del candidato sindaco Lione. Nei prossimi giorni il centrodestra tornerà nelle piazze per presentare liste e candidati: sabato a Lauropoli (con inizio alle 20.15) e domenica prima a Doria (alle 19) e poi a Sibari (alle 20).
Intanto, il candidato del centrosinistra, Gianni Papasso, ha incontrato a Pasquetta alcuni dei residenti di Marina di Sibari, che gli avrebbero manifestato, rivela lui stesso, piena condivisione delle idee espresse per il rilancio della cittadella delle vacanze: «Il Comune – ha detto Papasso - dovrà provvedere alla consegna del villaggio e avviare il suo rilancio, con il coinvolgimento di utenti e imprenditori privati, intercettando finanziamenti regionali, nazionali e comunitari». Analoga operazione di recupero il centrosinistra si dice intenzionato a portare avanti nel centro storico: «L'amministrazione comunale dovrà procedere ad un piano di recupero del patrimonio edilizio esistente. Si dovrà pensare favorire il ritorno sia dei nuclei familiari che delle attività artigianali e commerciali, prevedendo per questo settore incentivi quali l'esenzione dal pagamento dei tributi comunali per cinque anni, curando altresì le questioni dell'ordine pubblico e della sicurezza».. - 12 aprile





Vincenzo Alvaro
MORANO

Ritorna il trittico marmoreo di Pietro Bernini, padre del più celebre Gianlorenzo, compositamente documentato a Morano tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, raffigurante due leggiadri angeli inginocchiati in atto di preghiera e un magnifico ciborio/tabernacolo.
Restaurati e poi custoditi alla Sovrintendenza di Cosenza per diversi anni, da lunedì 16 aprile faranno bella mostra nell'antichissima e prestigiosa chiesa collegiata di Santa Maria Maddalena. Il tempio, sontuoso e dall'aspetto solenne, definito a ragione "sito-museo" grazie ai numerosi e pregevolissimi reperti artistici che gelosamente possiede e conserva, accoglierà in perfetta simbiosi con l'intera comunità locale, con gioia e trepidante soddisfazione, queste delicate sculture del Bernini, enumerandole nuovamente tra le gemme più belle del suo ingente ed apprezzato patrimonio culturale.
La cerimonia di "ri-consegna" delle opere avrà luogo, per l'appunto, lunedì 16 aprile, ore 18, alla collegiata di Santa Maria Maddalena. Vi parteciperanno le principali autorità civili cittadine, ovviamente, oltre ad esperti e studiosi che conoscono e hanno adeguatamente valorizzato questo trittico marmoreo che rappresenta un patrimonio italiano e mondiale della scultura.. - 12 aprile



"Patriarchi vegetali" Conoscerli e rispettarli
CASTROVILLARI
Tutto pronto per la prima edizione del concorso fotografico "Alberi dell'Unità d'Italia" promosso dalla Società geografica italiana in collaborazione con la Fondazione UniVerde.
Sostenuto dal ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, l'iniziativa, che coinvolge i parchi nazionali e regionali di tutte le regioni italiane, è finalizzata a promuovere la conoscenza dei "patriarchi vegetali", ovvero degli alberi secolari, e a valorizzare turisticamente le aree naturali protette, in particolare i parchi nazionali e regionali italiani, allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della tutela degli habitat marini e terrestri. Il progetto vede coinvolti in prima persona i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori di tutto il territorio nazionale, attraverso la conoscenza e la scoperta diretta dell'ambiente forestale. Grazie al contributo del Corpo Forestale dello Stato sono state prodotte delle schede informative per aiutare i ragazzi a riconoscere e datare gli alberi secolari. Queste schede verranno distribuite agli studenti di tutte le regioni italiane invitati a partecipare ad escursioni guidate all'interno dei parchi nazionali come quello del Pollino per realizzare reportage fotografici. (a. bisc.). - 12 aprile



Il cuore arberesh batte per la tradizionale "Vallje"
civita.
Anche quest'anno la Pasqua dei paesi arbëreshë del Pollino è stata dominata dal caratteristico e tradizionale momento della "Vallje". A Civita, in particolare, nel classico martedì dopo Pasqua dedicato proprio a questo rito, i balli e i canti tipici hanno attirato come al solito tanti spettatori ed è stato ancora una volta un vero successo di consensi. La tradizione che viene riproposta attraverso balli e canti risale al periodo delle emigrazioni e riporta in auge la celebrazione della vittoria di Skanderbeg sui turchi e la conquista di Kruja da parte delle truppe dello stesso. In seguito, «le vallje hanno rappresentato un momento celebrativo dell'etnia – informano dal Comune civitese – per ricordare a tutta la comunità della diaspora la propria identità e il patrimonio etnico-culturale». La sfilata dei gruppi in costume tipico è stata preceduta dall'uscita dei ragazzi di Civita, cui poi hanno fatto seguito quelli di Santa Sofia d'Epiro, San Benedetto Ullano, Firmo, "Amici della zampogna" Acquaformosa, "Canti e suoni della tradizione", Majsor-Maschito (Potenza), Qenderrjan Maschito (Potenza), Pizzikatundy San Marzano di San Giuseppe (Taranto), Caraffa di Catanzaro, I Strinari di Calabria (Catanzaro) e I Calabruzi (Crotone). Nella piazza della comunità era presente lo stand della Pro Loco in cui si poteva degustare il "Piatto dei pastori" e, inoltre, c'era lo stand "Prodotti tipici Alto Jonio e Pollino", a cura dell'associazione culturale per la salvaguardia delle identità territoriali "La strada dei Due Mari". Presenti anche gli stand della Cia-Agia. La serata si è conclusa con il concorso "Miss Vallje Civita 2012", che ha premiato il costume di Santa Sofia d'Epiro; seconda piazza per la civitese Roberta Filardi, terza Acquaformosa.(jo.fu.). - 12 aprile



Il "Grande fratello" può frenare la prostituzione sulla Statale 106
Johnny Fusca
corigliano

Il Pd centro storico non abbassa la guardia sul fronte della lotta alla microcriminalità.
E lancia anche un appello sulla grave situazione dello sfruttamento della prostituzione, lamentando il fatto che il fenomeno si concentri solo sul tratto coriglianese della Statale 106.
I dirigenti del circolo con sede nel borgo antico tornano infatti sull'argomento e, pur sottolineando come in quest'ultimo periodo si siano intensificati i controlli, lamentano una risposta concreta dall'Ariella sul versante del progetto legato alla video-sorveglianza.
Dopo aver scritto al Prefetto di Cosenza nel febbraio scorso, proprio per sottolineare il problema e chiedere maggiore attenzione per il territorio e insistere sulla «realizzazione del sistema di video-sorveglianza e sui ritardi nella esecuzione di detto impianto, finanziato – ricordano quelli del Pd – con fondi del Ministero degli Interni», tarda quindi ad arrivare una direttiva dal Comune.
«Ci hanno dato solo una risposta generica – lamentano quelli del Pd centro storico –. Ad oggi non possiamo giustificare la mancata messa in opera dei lavori né, allo stato attuale, possiamo dire che vi siano segnali positivi rispetto alla immediata definizione del progetto».
Da qui l'ovvia domanda che il gruppo politico di centrosinistra pone alla cittadinanza: «Perché questa lentezza e perché non sono stati comunicati i tempi necessari per la definizione del lavoro?».
A nostro avviso – sottolineano gli esponenti della sezione democratica – la video-sorveglianza, insieme ad altri strumenti, è fondamentale per la sicurezza e l'ordine pubblico in generale, per combattere la microcriminalità, il commercio della droga e la prostituzione».
A proposito di quest'ultima, il Pd centro storico definisce "imbarazzante" quanto accade oggi sulla Statale 106 e afferma: «Con l'avvento della bella stagione, la superstrada (e non solo) è super affollata di "mercanzia umana" frutto della speculazione mafiosa, davvero un bordello a cielo aperto. In ogni piazzola e lungo le banchine della strada vi sono "gentili signorine" di tutte le razze in tenuta quasi da spiaggia che rendono vergognoso l'ambiente, segno dell'evidente degrado socio-culturale morale che  ci avvolge tutti».
Nel denunciare la portata del fenomeno, il dirigenti del Pd si chiedono: «Perché tutto questo accade solo lungo il tratto coriglianese della Statale 106 e in altre strade interne locali?». Per il Pd locale sarebbe necessario da parte della terna commissariale coriglianese una richiesta al Prefetto volta alla «convocazione del Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico».. - 12 aprile



Sulla riconversione della centrale Enel è calato il silenzio nonostante gli appelli Neppure le recenti sollecitazioni di un'associazionedel luogo sono riuscite a scuotere le varie istituzioni
Benigno Lepera
Rossano

Sulla riconversione della Centrale Enel, che potrebbe essere l'unica occasione di lavoro in un territorio dove le possibilità lavorative sono quasi completamente nulle, sembra calato un silenzio tombale sia da parte delle istituzioni sia da parte della stessa Holding elettrica.Neanche le sollecitazioni, miste a critica verso il Sindaco e l'attuale giunta che non prenderebbero posizione sull'argomento, di qualche giorno fa prodotte dall'Associazione "I Rossanesi nel Mondo – Gennarino Scorza croce al merito di guerra", sono riuscite a scuotere coloro i quali sono preposti ad operare le scelte della città e del territorio (amministrazioni comunali e gruppi politici del comprensorio). La questione della riconversione del sito industriale di contrada S. Irene è rimasta ferma alla primavera del 2010, quando l'Enel trasmise al Comune di Rossano ed al Ministero dell'Ambiente (per la valutazione dell'impatto ambientale) il progetto di riconversione che prevedeva l'utilizzo di carbone al 94 per centro ed il rimanente con altre fonti come gas, biomasse e solare termodinamico. Su questa ipotesi si registrarono una serie di reazioni di coloro i quali erano contrari all'utilizzo del combustibile fossile (amministrazione comunale ed associazioni ambientaliste) e di coloro che erano favorevoli (alcuni sindacati ed il comitato del si al carbone). La pratica fu poi bocciata dal Ministero dell'Ambiente, mentre l'Enel avrebbe dovuto presentare un nuovo progetto rimodulato in alcune parti. Da allora non si è saputo più nulla del progetto che, a quanto sembra, non sarebbe stato più ripresentato, né l'Enel sembrerebbe più interessata alla trasformazione della centrale, mentre questa ormai da tempo non produce energia elettrica. Si ricominciò a parlare di riconversione della centrale durante la campagna elettorale della primavera del 2011 di fronte alle pressanti richieste di settori dell'elettorato più vicino a questo a quel partito. L'Amministrazione comunale uscente si dichiarò contraria alla trasformazione a carbone sollecitando un tipo di conversione ecocompatibile attraverso l'utilizzo di fonti pulite, mentre l'allora opposizione, oggi al governo cittadino, assunse impegno di riprendere l'argomento e di rivolgersi alla Holding elettrica con maggiore autorevolezza e decisione, rispetto all'atteggiamento poco convinto dei predecessori per procedere alla riconversione del sito elettrico, ma senza specificarne la natura. A distanza di un anno dall'insediamento dell'attuale esecutivo, come hanno avuto modo di evidenziare alla vigilia di Pasqua i vicepresidenti dell'Associazione "I Rossanesi nel mondo", Achiropita e Gianuigi Scorza, nulla si è mosso. Solo lo scorso 28 marzo, in occasione del convegno organizzato dal sindacato della CISL sull'altra questione scottante della carenza dei trasporti in questo territorio, il sindaco Giuseppe Antoniotti, aveva accennato alla questione Enel. A proposito della necessità di avere una viabilità efficiente accanto alle altre infrastrutture del territorio, aveva così concluso il suo intervento in quel consesso: «È in questa cornice complessiva che si inserisce e deve essere esercitata una diversa attenzione rispetto alla sorte della centrale Enel, sulla strada del confronto con la Società, percorso rispetto al quale mi farò promotore, coinvolgendo istituzioni, sindacati e cittadini».. - 12 aprile



La A3 chiusa tra Falerna e Pizzo sabato notte
catanzaro
L'Anas ha reso noto che dalle ore 21 di sabato prossimo alle ore 8 di domenica 15 sarà chiuso al traffico il tratto compreso tra gli svincoli di Falerna e Pizzo Calabro dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria (cioé tra i km 304 e 338), in entrambe le direzioni.
Il provvedimento si rende necessario per eseguire i lavori di ripristino della pavimentazione degli accessi di cantiere, necessari per le attività di completamento della nuova autostrada, e per proseguire i lavori di ammodernamento dello svincolo di Lamezia Terme.
Nelle ore di chiusura del tratto autostradale il traffico veicolare in direzione Reggio Calabria verrà deviato con uscita allo svincolo di Falerna, proseguimento lungo la statale 18 Tirrena Inferiore e rientro in A3 allo svincolo di Pizzo Calabro. Percorso inverso in direzione Salerno.
Il traffico veicolare proveniente dalla statale 280 Dei Due Mari in ingresso allo svincolo di Lamezia Terme verrà deviato sulla statale 18 Tirrena Inferiore.
I veicoli con altezza superiore a 4 metri in transito lungo le statali 18 e 280 verranno deviati sulla strada provinciale per San Pietro Lametino.
Per effetto della chiusura saranno interdette al traffico le rampe di ingresso in direzione Reggio Calabria degli svincoli di Falerna e Lamezia Terme e le rampe di ingresso in direzione Salerno degli svincoli di Pizzo Calabro e Lamezia Terme.
Inoltre la stessa Anas ha reso noto che, dalle ore 5 di sabato prossimo alle ore 5 di domenica 15 sarà chiuso al traffico lo svincolo di Palmi, al km 400,500.
Le rampe di ingresso e di uscita - riferisce l'Anas - saranno interdette al traffico per consentire i lavori di completamento della sovrastruttura stradale con pavimentazione drenante, l'attraversamento dei cavi per cablaggio impianti e l'installazione delle barriere antirumore.
Nelle ore di chiusura gli utenti in direzione Reggio Calabria e in uscita a Palmi potranno utilizzare lo  svincolo di Gioia Tauro (al km 392), con proseguimento sulla statale 111 e successivamente lungo la statale 18 in direzione Palmi, mentre gli utenti in transito sulla carreggiata nord e diretti a Palmi potranno usufruire dello svincolo di S. Elia (km 408), con proseguimento lungo la statale 18 in direzione Palmi.
Il traffico veicolare in ingresso allo svincolo di Palmi verrà deviato sulla strada statale 18.
L'evoluzione della situazione in tempo reale è consultabile attraverso il sito http://www.stradeanas.it/traffico oppure con l'applicazione 'VAI', disponibile gratuitamente per Android, Ipad e Iphone http://www.stradeanas.it/vaiap.
L'Anas ha coglie l'occasione per invitare gli automobilisti alla prudenza nella guida, ricordando che l'informazione sulla viabilità e sul traffico di rilevanza nazionale è assicurata attraverso il sito www.stradeanas.it e il Numero Verde per l'A3 800.290.092.. - 12 aprile



Tradimenti, bugie e ricatti svelati da un video Il marito della donna ha scoperto le "scappatelle" della moglie attraverso i filmati girati dall'amante
Giovanni Pastore
Cosenza

C'è una storia di tradimenti e ricatti hard che è fiorita all'ombra di Acri, grosso centro della Presila cosentina. Una trama peccaminosa che emerge dalla denuncia d'una donna che ha rischiato di perdere la sua onorabilità per colpa della gelosia del suo amante. Quell'esposto è finito sul tavolo del capo dei pm cosentini Dario Granieri che ha aperto un fascicolo affidando l'inchiesta al suo sostituto Antonio Tridico. L'indagine mette a fuoco lo scenario imbarazzante di una relazione extraconiugale che una cinquantatreenne felicemente sposata con figli ha intrattenuto con un uomo di due anni più grande di lei.
Quella coppia clandestina sembrava particolarmente affiatata. I due si vedevano di nascosto in un albergo di Corigliano o in un'abitazione di lui. La vita a cinquant'anni per Anna (il nome, naturalmente, è di fantasia, ndr) parve improvvisamente risvegliarsi. Fuori dai confini del menage coniugale la donna aveva scoperto nuovi e più interessanti stimoli passionali. Ogni incontro le regalava profonde emozioni che sembravano ormai sopite. Il feeling col nuovo partner si cementò in quell'anno (quello compreso tra il 2008 e il 2009) vissuto intensamente tra sesso e bugie. Facevano all'amore ogni volta che volevano, come piaceva a loro. A un certo punto, però, lei, schiacciata evidentemente dai sensi di colpa per le sue ripetute "scappatelle" e, forse, turbata dalla gelosia dell'amante, decise di far calare il sipario su quell'avventura. E così Anna cominciò a prendere le distanze da quell'uomo che le aveva regalato quel sogno. Inventava scuse per non vederlo più, per farsi dimenticare. Ma lui non aveva alcuna intenzione di mollarla. E così, preparò la trappola che avrebbe costretto la donna a ripensarci. Un pomeriggio la chiamò al telefono con una scusa e la fece parlare dei particolari più intimi e peccaminosi di quella loro relazione che sembrava sfumare. Un colloquio registrato dall'uomo all'insaputa della sua ex amante. Agli inizi del 2010, lui si sarebbe rifatto vivo per tentare di riallacciare i brandelli di quella relazione ormai finita. ma Anna lo rifiutò ancora e lui, allora, gli avrebbe fatto ascoltare la registrazione di quella telefonata "hard": «Se mi lasci farò ascoltare questa registrazione a tuo marito». Sconvolta da quell'incontro, e turbata dalle conseguenze che la minacciata divulgazione del contenuto di quel colloquio telefonico avrebbe potuto avere in famiglia, Anna fu costretta a soggiacere alle richieste di quell'uomo che aveva amato e che ora odiava. E così riprese a incontrarlo di nascosto in albergo e in quell'abitazione. Si vedevano spesso e ogni volta finivano a letto come voleva lui. La donna, però, non sapeva che quei rapporti venivano ripresi di nascosto da una telecamera che il suo amante aveva piazzato nell'alcova. Una macchina da presa che registrò persino i sospiri tra i due amanti. Quei rapporti andarono avanti per altri sei mesi, poi nell'estate del 2010, Anna si fece coraggio e decise di troncare definitivamente quella storia anche perchè quell'uomo aveva cominciato a chiederle anche del denaro con la cortesia del prestito, senza però, restituirle mai un centesimo. Lui, però, ancora una volta si ribellò e minacciò un nuovo scandalo: «Ho ripreso i nostri incontri a letto. Se te ne vai farò vedere le immagini a tuo marito. E non solo. Stavolta tutta Acri saprà che cosa abbiamo fatto insieme». Anna però, aveva deciso: mai più con quell'uomo. Lui fu di parola e fece recapitare al marito le prove del tradimento di sua moglie. Un gesto che ha finito per provocare inevitabili tensioni familiari. E proprio quando la vicenda sembrava, ormai, sepolta nel dimenticatoio, è detonato lo scandalo che ha finito per alimentare il pettegolezzo. Un gesto che ha convinto la donna a denunciare il suo molestatore e un altro uomo, titolare della bacheca Facebook sulla quale è stato pubblicato, il 10 marzo scorso, uno di quei video amatoriali che la ritraevano a letto con l'ex amante. Una clip che avrebbe fatto in fretta il giro del paese, suscitando curiosità morbosa, tra sorrisetti e inevitabili imbarazzi in famiglia. Una famiglia che, dopo essersi ricompattata, avrebbe voluto mantenere il riserbo su quella storia intima che, invece, il desiderio di vendetta di un amante abbandonato ha portato in piazza. E il rischio che l'uomo possa riprovarci non è escluso visto che possiede ancora i video a luci rosse. - 12 aprile

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