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Cassano e Lauropoli nel 1820 PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
domenica, 25 marzo 2012 21:03

 ImageAbbiamo trovato, qualche tempo fa, un interessante libro del viaggiatore inglese Richard Keppel Craven dal titolo  A Tour through the southern provinces of the kingdom of Naples”,  (Viaggio nelle provincie meridionali del Regno di Napoli)  dato alle stampe nel  1821. Abbiamo cercato la traduzione in italiano, ma non siamo riusciti a trovarla,  così abbiamo pensato di fare cosa gradita ai nostri lettori offrendo in italiano le pagine concernenti il nostro territorio e che troverete nella seconda parte. Il viaggio in questione deve essere stato effettuato intorno al 1818/19, visto che la stampa e la successiva divulgazione sono avvenute nel ’21. Le pagine che abbiamo tradotto ci danno interessanti notizie su Cassano e sulla “giovane” frazione di Lauropoli, inoltre il signor Craven ci ha lasciato un interessante disegno panoramico della Cassano dell’epoca che vi proponiamo anche nel formato originale. Buona lettura. (cliccare quì per la stampa ingrandita)

…. Siamo passati da una piccola città chiamata Casalnovo, un nome ancora più comune di Francavilla, un altro villaggio che abbiamo attraversato. Precedentemente prima di raggiungere l'ultimo paesino sono stato molto contento di aver visto una grande casa colonica, che a quanto pare era una volta un palazzo di maggiore distinzione, attaccato ad un venerabile e più pittoresca torre quadrata gotica, letteralmente sepolto all’ombra di aranci, fichi, melograni e mirto.

La nostra guida ci fece poi prendere un sentiero  d’altura, invece di mantenere la riva di un fiume, forse ci indicò la via più breve e più bella, ma senza dubbio la strada meno praticabile: il fiume Raganello, anticamente il Cylistamus, corre tra Francavilla e Cassano, e si getta nel mare molto vicino alla foce del Crathis. A circa 23 miglia di distanza dall'inizio del viaggio di questa giornata, abbiamo trovato un villaggio regolarmente costruito, o meglio, un insieme di case, chiamato, in onore della duchessa di Cassano, sua fondatrice, Lauropoli. Una colonia di vignaioli, impiegati negli immensi possedimenti della famiglia Cassano, vivono in queste case, ed è la dimostrazione che, se i proprietari dei grandi latifondi risiedessero nelle loro proprietà, e avessero cercato sul serio i mezzi per migliorare i loro possedimenti, i loro sforzi non avrebbero incontrato ostacoli dai nativi, anche se il carattere e la disposizione di questi ultimi sono stati generalmente considerati ostili a tali iniziative.

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Prima pagina del libro
Una discesa di circa un miglio mi ha portato a un ponte sul fiume Ejano, ai piedi della città di Cassano. Il suo aspetto da questo punto è  singolarmente piacevole: gli edifici che lo compongono sono di grandi dimensioni e ben costruiti, come un teatro sulla rientranza concava di una ripida montagna, e si estendono attorno ad una roccia isolata, sulla quale sono i resti del castello baronale , un tempo residenza della famiglia Serra, che possedeva il feudo, e che mantiene la proprietà e il titolo di Cassano.

Una vasta gamma di lussureggianti giardini si estendono alla base di questo roccia imponente, e in mezzo ai recessi ombrosi si erge una torre solitaria romana tra due palme immense. Un piccolo fiume chiaro e rapido scorre in cerchio in mezzo ad una  cintura di verdure..

La strada che dal ponte assume una direzione a zigzag lungo le balze che conducono alla città, mi ha portato al suo punto più alto dove sorge la dimora del Duca Cassano, un edificio moderno e sostanziale, di dimensioni comode, ma senza pretese di magnificenza e bellezza al di là di quelle derivanti dalla sua posizione dominante.

La vista da esso si estende oltre la ricca e ben irrigata pianura del Crathis e va fino  al mare, che è a circa dodici miglia di distanza, mentre la città si estende ai piedi della collina, e costituisce il primo piano. Qui ho trovato, nella persona di don Stanislao Serra, fratello del proprietario attuale, e che fa di Cassano la sua residenza costante, la semplicità dei modi, e la buona disposizione, che caratterizza tutta la sua famiglia, e queste qualità, più sorprendentemente evidenziate nell'ospitalità senza ostentazione, hanno contribuito non poco al godimento del soggiorno di due giorni sotto il suo tetto amichevole, non ho nessun rimpianto, ma  non ho potuto comunque protrarre il soggiorno per un periodo più lungo. 

Cassano, come dimora abituale, presenta notevoli vantaggi,  che nessun altro luogo, a tanta distanza dalla metropoli, può vantare, almeno nello stato attuale di un paese in cui  la grande generosità della natura ha ritardato la generale diffusione dell'industria e della scienza.

Una eccellente  strada di otto miglia di lunghezza comunica con Castrovillari, situata sulla strada maestra da Cosenza verso la capitale (Napoli) , e quindi  facilita notevolmente i contatti con quest’ultima.  La città, sede di un vescovo, contiene 5000 abitanti, le cui attitudini artigiane sono così ben presenti in tutte le diverse categorie  che contribuiscono ai più immediati bisogni e piaceri della comunità perchè esercitate ad un livello molto al di sopra della mediocrità.

Tra queste, una fabbrica di maccheroni, una di pelle stampata, e un’altra di comune, ma ben fatta, biancheria da tavola. Cotone e seta sono presenti e si produce filato e tessuto, Cassano, è in una posizione  anche favorevole alla grande varietà di vegetazione.

La quercia e altri alberi di grande crescita coprono i fianchi delle montagne vicine, e forniscono legname agli abitanti per le costruzioni, e per i carpentieri, e mentre tutti i frutti dei  climi più freddi fioriscono sulle alture sopra la città , l'ulivo, aranci, melograni, e viti sono prodotti in abbondanza nei giardini che circondano la sua estremità inferiore; cereali di ogni tipo si trovano sulla vasta piana del Crathis, le cui praterie  forniscono anche pascoli ricchi di innumerevoli greggi e di bestiame vario, e rifugio sicuro per gli uccelli acquatici e cinghiali, mentre le montagne circostanti offrono tutte le varietà più ricercate dai cacciatori, dai colombacci e i conigli  al fagiano e al cervo  rosso.

La valle del Crathis, come  in tutti i climi caldi, è infetta da malaria, ma la posizione elevata del comune di Cassano lo porta fuori dalla portata dei suoi effetti, e garantisce un ambiente salubre e temperato. Alcune acque sulfuree calde  sgorgano da una roccia all'ingresso basso della città, e alcuni bagni sono stati costruiti ad uso pubblico da parte della famiglia Cassano, che ha portato anche una fornitura di acqua potabile eccellente da una sorgente che si trova a sei miglia di distanza dalla parte alta del paese, e che è abbondantemente distribuita in tutte le parti di esso per mezzo di sette fontane.

Se si aggiunge a tutto questo una sufficiente quantità di pesce di mare dalla vicina marina, credo di essere nel giusto se affermo che questa città é ampiamente fornita di tutto ciò che può servire alle necessità dei poveri, e gratificare i lussi superflui dei più ricchi. Ma Cassano, dall’antica origine, possiede molti più crediti e interessi di quanti possono semplicemente derivare dai doni naturali, in quanto si suppone che stia proprio sul sito di Cosa o Cossa, una città degli Enotri, che è stata, in tempi successivi, inclusa nel  territorio di Thurio.

Nella contesa tra Cesare e Pompeo , T. Annio Milone, che, in quanto assassino di Clodio, fu così abilmente difeso da Cicerone, attaccò Cassano con l’esercito di Pompeo, fu ucciso sotto le sue mura da una pietra o roccia, gettata su di lui da Q. Pedius, pretore. La torre romana di cui sopra è stata, secondo gli abitanti, la testimone di questo evento, ed è in conseguenza chiamata Torre di Milone. Il barone Antonini, e l’abate Minervino, hanno rilevato alcuni resti di antiche mura e altre vestigia dell'antichità , nei pressi di un villaggio albanese, denominato Civita, a circa due miglia da Cassano, e affermano essere probabilmente le rovine di Cosa…..

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