Successo del Gruppo Telys a Sibari |
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Scritto da A.M.Cavallaro | |
sabato, 31 dicembre 2011 09:19 | |
![]() Beatrice e il servo furbo
Cosimo De Marti, Antonio Tocci, Andrea Scura, Maurizio Scorza, Gianfranco Viscardi, Ercole Cimbalo, Cosimo Viscardi, Antonio Papasso, Paola Di Gesù, Franca Ambrosio, Clara Serrago, Maria Scura, Veronica Bruno, Cristina Strigari, Rosetta Atene, Maria Rosaria Laino e Maria Teresa Astarita hanno dato dimostrazione di come si possono raggiungere risultati encomiabili con la volontà e con l'impegno serio e genuino. BRAVI. Molti del Gruppo Teatrale "Telys"(il nome è quello del mitico tiranno che condusse Sybaris alla distruzione) guidato da Ercole Cimbalo, anch'egli attore oltre che regista, non sono nuovi a rappresentazioni di questo tipo, diversi anni fa, si cimentarono in altre "imprese" teatrali, ricordo un'altra straordinaria commedia di Scarpetta, "O scarfalietto"; e anche allora ottennero buoni risultati. La chiusura del cinema-teatro del Dopo Lavoro Ferroviario di Sibari forse fu il motivo dello scioglimento del gruppo che non ebbe più la possibilità di avere un luogo dove poter mettere in scena altre opere teatrali. La caparbietà di Ercole Cimbalo, la disponibilità del parroco don Francesco Faillace, che ha messo a disposizione sia i locali per le prove che la sala per la rappresentazione, e l'appoggio incondizionato di "esterni", che non hanno recitato ma hanno dato un supporto notevole per la buona riuscita dell'operazione come Gaetano Serrago, Mimmo Alfano, Vincenzo Bello e tanti altri, hanno fatto sì che il gruppo si ricompattasse con l'innesto di nuove "leve" ed ecco che Sibari ha un nuova ed agguerrita falange di attori giovani e meno-giovani che cercheranno di far rivivere i fasti teatrali della mitica SYBARIS, che con autori poco conosciuti oggi, ma famosi nel mondo greco di allora, come Alessi ed Emitteone, hanno fatto divertire le popolazioni della civiltà magno-greca.
La rappresentazione sarà replicata il 14 gennaio nel Teatro Comunale di Cassano, dove l'ambiente più adatto darà agli attori sicuramente una maggiore carica. Stavo dimenticando di menzionare il ballerino Francesco Pitrelli che con una indovinata coreografia imperniata sulla figura di pulcinella ha aperto lo spettacolo dando prova delle sue straordinarie attitudini artistiche. Ancora un'annotazione non meno importante merita chi ha provveduto a reperire i costumi (purtroppo non ne conosco il nome), azzeccatissimi e ottimamente realizzati. GRAZIE cari amici per averci regalato un paio d'ore di serenità e di allegria, ora che vi abbiamo scoperto non vi molleremo facilmente e, interpretando il pensiero dei circa trecento spettatori di ieri sera, vi attendiamo ad altri impegni che saranno sicuramente altrettanti successi. Antonio M. Cavallaro |
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