Addio 2011...a mai più rivederci |
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giovedì, 29 dicembre 2011 07:46 | |
La fine del 2011 è prossima, il nuovo anno inizierà a breve e sicuramente sarà migliore di quello appena trascorso, così come Leopardi faceva dire ad un simpatico venditore di “Almanacchi” (Calendari diremmo oggi) in un racconto inserito nelle “Operette morali”: “Dialogo di un venditore di almanacchi e un passeggere”. La speranza è un sentimento che è insito nell’animo umano, quindi nessuno si auspicherebbe di vivere un nuovo anno uguale ad uno di quelli già vissuti, anche se nulla fa presagire, ed è il caso del prossimo 2012, che il prossimo sarà migliore di ogni altro. La crisi economica, e non solo, ci attanaglia e come dicevano i latini “Mala tempora currunt, sed peiora parantur” (Stiamo vivendo tempi brutti, ma si preparano tempi peggiori), dobbiamo prepararci al peggio quindi, e cercare di fare il possibile per attenuare le difficoltà che dovremo sopportare. L’augurio che inviamo ai nostri numerosissimi visitatori è di non perdere la speranza e di tenere duro, alla fine ce la faremo. Nel 2011 abbiamo avuto circa 700 mila visitatori con una media giornaliera di duemila, siamo oltremodo felici dell’interesse che avete dimostrato nei confronti del nostro modesto sito web, che non è una testata giornalistica on-line, ma un semplice “tazebao” dove ci permettiamo di comunicare i pensieri di uomini liberi e scevri da ogni sorta di servilismo. Il grande George Orwell diceva "In epoca di menzogna dire la verità è un atto eroico", non ci sentiamo certamente degli eroi e non siamo neanche sicuri di essere sempre nel giusto e nel vero, ma siamo uomini e come tali siamo consapevoli di poter sbagliare, vi ringraziamo di tutto cuore per il vostro affetto e per l'assiduità con cui ci seguite. Grazie, Grazie, Grazie.... Vi dedichiamo una poesia del nostro amico Aurelio Albanese che ci ricorda di essere nelle mani di Dio e auguriamo BUON ANNO (La redazione) Le ultime luci di Aurelio Albanese Le ultime luci d'un giorno che muore, materne ci avvolgono e amorose costringono il vigore gioioso del giorno in malinconici pensieri con raggi che brillano di mille e mille colori. Le luci ultime, quelle sempre più deboli, quelle che brillano meno, son quelle scelte da me come sostegno eterno dei pesi più grandi. Le ultime luci, hanno ali speciali e morbide piume dai colori dei capelli dei nonni e son sempre pazienti con le onde del mare che come bimbi vivaci non vogliono andare a dormire. Le ultime luci, sono quell'ultimo sguardo e saluto che Dio da all'uomo, l'amorevole bacio Suo che conduce ogni figlio in un sonno sereno sotto la volta stellata amoroso mantello e carezza che rassicura ogni fanciullo dal male e dal buio. |
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