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Pellegrinaggio a Cracovia PDF Stampa E-mail
Scritto da A.M.Cavallaro   
martedì, 11 ottobre 2011 08:58
ImageLa notte del 30 settembre scorso un gruppo di fedeli provenienti da Cassano, Lauropoli, Sibari, Villapiana, Amendolara e Terranova di Pollino s'imbarcava a Fiumicino su un aereo della LOT per raggiungere Cracovia dove avrebbe partecipato al Secondo Congresso Mondiale della Divina Misericordia, che si sarebbe svolto presso il magnifico e moderno Santuario di Lagiewniki fino al 5 ottobre. 5 giorni intensi di attività, cerimonie religiose e visite ai luoghi tristi della memoria, a quei campi di sterminio di Birkenau ed Auschwiz, dove milioni di uomini, donne, vecchi e bambini trovarono una morte atroce nelle camere a gas volute dal più grande assassino della storia contemporanea. Il gruppo guidato spiritualmente da don Franco Gimigliano, parroco di Amendolara, e coadiuvato da don Pablo Heis, parroco di Terranova di Pollino, giungeva a Cracovia alle prime ore del primo ottobre e dopo aver riposato qualche ora si portava nell'area sacra del Santuario dove trovava migliaia di fedeli provenienti da ogni parte del mondo. Un'esperienza straordinaria di Fede, di conoscenza, di preghiera e di fratellanza cristiana aspettava i nostri pellegrini, che nei cinque giorni hanno condiviso eccezionali momenti mistici, che sicuramente li hanno rinforzati nella Fede.

 

 

 

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Santuario di Lagievniki
Cracovia è una città molto interessante con i suoi ben conservati palazzi del XVII°, XVIII° e XIX° secolo e le sue splendide 150 chiese, il favorevole cambio (in Polonia circolano gli Szloty, 1€ vale circa 4,40 Szloty) permette ottimi acquisti negli innumerevoli negozietti del centro, anche la visita nei ristoranti e nei ben tenuti bar non è particolarmente dispendiosa e vale bene una sosta per degustare i piatti della cucina polacca, ricchi di verdure e di spezie e un buon boccale di birra locale senza conservanti. I nostri viaggiatori hanno avuto modo anche di apprezzare, nel poco tempo libero dagli impegni del congresso, le bellezze del centro-città, dominato dalla magnifica Piazza del Mercato con la stupenda Chiesa di Santa Maria riccamente adorna di affreschi e preziose suppellettili non tralasciando il mercatino sotto i portici dove innumerevoli negozietti offrono gadgets e ricordi di vario genere, gioielli di ambra, draghetti in ceramica (il drago è il simbolo di Cracovia) riproduzioni di chiese monumenti. Ma la caratteristica più interessante di questa tranquilla città è la quiete che vi si respira, quasi una spiritualità nella quale si svolge la vita di tutti i giorni.  Sicuramente una città che vale la pena visitare. La sera del 5 ottobre la comitiva rientrava in Italia stanca ma ricca di una nuova esperienza.

 

 

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Ingresso di Auschwitz
Riportiamo letteralmente da un servizio di padre Tadeusz Cieslak di Radio Vaticana:

"I riferimenti ai fatti concreti della vita personale e della storia del mondo si sentono sin dall’inizio del Congresso. Già il primo giorno, il cardinale Joseph Zen ha parlato sul bisogno della Misericordia tra i cattolici in Cina continentale. Ieri, sul Grande Mercato di Cracovia è stato presentato dalla Comunità terapeutica "Cenacolo" lo spettacolo di evangelizzazione intitolato “Credo”. La presentazione è stata accompagnata dalle testimonianze. Mons. Tadeusz Kondrusiewicz, arcivescovo di Minsk-Mohilev in Bielorussia, ha parlato dell’esperienza della Divina Misericordia nella decadente Unione Sovietica, dove i credenti riacquistavano la libertà di culto. Invece, uno dei membri della Comunità "Cenacolo" ha offerto la testimonianza sulla sua liberazione dalla tossico dipendenza.Oggi, questo scambio di testimonianze è arrivato al culmine. Un albanese del Kosovo ha parlato della sua esperienza vissuta in un incredibile incidente stradale, al quale è sopravvissuto, e della sua conversione dall’islam. Una donna congolese ha raccontato la sua storia di conversione, dopo tanti anni dell’incubo dei conflitti famigliari da lei stessa sofferti e provocati. Un prete anglicano ha dato testimonianza dell’interesse nell’ambiente anglicano della spiritualità della Divina Misericordia, nonostante le divergenze teologiche con cattolicesimo. Infine un vescovo filippino ha descritto un vivace sviluppo del culto della Divina Misericordia nel suo Paese."

...... e un'intervista rilasciata dal cardinale Camillo Ruini:

“Misericordia – sorgente di speranza”: è questo il tema del secondo Congresso Mondiale della Divina Misericordia che si terrà da domani al 5 ottobre a Cracovia, in Polonia, presso il Santuario di Łagiewniki, dove Santa Faustina Kowalska, l'apostola della Divina Misericordia, trascorse gli ultimi anni della sua vita. Il programma del Congresso - oltre a momenti di preghiera, conferenze e una preghiera ecumenica con l'intercessione del Beato Giovanni Paolo II, il Papa che ha istituito la Domenica della Divina Misericordia - prevede anche una marcia del silenzio per la pace presso il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Tra quanti hanno promosso l'organizzazione di questi Congressi, è il cardinale Camillo Ruini. Ascoltiamo la sua riflessione in questa intervista: R. – Ricordo il Congresso svoltosi a Roma, qualche anno fa, con il cardinale Stanisław Dziwisz e con il cardinale Christoph Schönborn. Penso che questo Congresso di Cracovia sia ancora più importante dopo la Beatificazione di Giovanni Paolo II, che è stato il grande apostolo della Misericordia di Dio del XX e del XXI secolo. Qui è nata ed è vissuta suor Faustina Kowalska, la grande mistica che ha avuto dal Signore Gesù direttamente la manifestazione, la rivelazione della Misericordia di Dio per gli uomini del nostro tempo. Ricordiamo anche che da qui viene Giovanni Paolo II, che nella sua seconda Enciclica – "Dives in Misericordia", Dio ricco di Misericordia – ha indicato all’umanità la strada per la quale la Misericordia di Dio oggi deve passare. D. – L’uomo contemporaneo come si pone oggi di fronte al tema della Misericordia? R. – Oggi forse molti non conoscono più questo tema della misericordia, ma l’umanità ha particolarmente bisogno della Misericordia di Dio. Anche oggi la gente sente nel proprio cuore che ha bisogno del perdono, che ha bisogno della misericordia: sia della Misericordia di Dio, sia anche di essere uomini della misericordia. D. – Qual è stato il rapporto di Giovanni Paolo II con la Divina Misericordia? R. – Tutto il Pontificato e – credo – tutta la vita di Giovanni Paolo II è stata segnata dal tema della misericordia. Vorrei ricordare la conclusione della sua vita terrena: l’ultimo libro che ha scritto e nel quale ha affermato che “la Misericordia di Dio è l’unico vero limite posto al male nel mondo”. E di questo Giovanni Paolo II ha fatto esperienza in tutta la sua vita: dal tempo del nazismo al tempo del comunismo, fino al tempo nel quale era Papa e ha dovuto combattere contro la secolarizzazione dell’Occidente. Giovanni Paolo II è stato veramente – posso testimoniarlo per i 20 anni nei quali sono stato suo collaboratore – l’uomo che ha testimoniato e messo in pratica la Misericordia di Dio verso tutti, verso i grandi e i piccoli, verso i vicini e i lontani. (mg)

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Chiesa di Santa Maria
 

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