Skip to content

Sibari

Narrow screen resolution Wide screen resolution Increase font size Decrease font size Default font size    Default color brown color green color red color blue color
Advertisement
Vi Trovate: Home arrow News arrow News di Sibari arrow NOTIZIE DI CRONACA GIUDIZIARIA
Skip to content
NOTIZIE DI CRONACA GIUDIZIARIA PDF Stampa E-mail
Scritto da R.Corrado   
domenica, 25 settembre 2011 06:59
ImageOffriamo scampoli di Cronaca Giudiziaria che ci vengono inviati da Rosetta Corrado: Il Tribunale di Rossano, in composizione monocratico, accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Ettore Zagarese e dell’avvocato Giuseppe Vena, ha assolto la trentottenne rossanese G.D., dal reato di falsa attestazione reddituale nell’istanza di ammissione al gratuito patrocinio. G.D. era stata deferita, a piede libero, al Tribunale di Rossano perché imputata di aver falsamente attestato nella istanza di ammissione al gratuito patrocinio, da lei presentata nel 2008, nell’ambito di ultroneo processo penale,  di aver percepito un reddito complessivo per l’anno di imposta di riferimento 2007, per tutto il nucleo familiare, difforme a quello indicato nell’istanza; laddove gli accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza hanno evidenziato che nell’anno di riferimento aveva percepito ulteriori somme da una Ditta srl ove aveva prestato, breve, attività lavorativa.

All’udienza dibattimentale G.D. era assistita e difesa dall’avvocato Ettore Zagarese e dall’ avvocato Giuseppe Vena, entrambi del Foro di Rossano, che hanno provveduto ad escutere il militare della G.d.F. che aveva svolto l’attività di verifica ed i testi addotti a discarico e di poi hanno prodotto al Giudice copiosa documentazione ove si evinceva che, nell’anno di contestazione per la quale aveva avanzato richiesta del beneficio del gratuito patrocinio, la donna si era separata dal marito e che la stessa in realtà non aveva materialmente percepito la somma dalla Ditta atteso che aveva patito un pignoramento per pregresso debito contratto, cosicchè chiedevano di assolvere la loro assistita. Il PM, dopo aver visionato tutta la documentazione prodotta, si associava alla tesi difensiva dell’ avvocato Ettore Zagarese e dell’ avvocato Giuseppe Vena.
Il Giudice valutato tutto il materiale probatorio, accoglieva la tesi difensiva dell’avvocato Ettore Zagarese e dell’avvocato Giuseppe Vena ed assolveva la donna.


Martedì prossimo 27 settembre, dinnazi al Collegio Giudicante del Tribunale di Rossano)  si darà il via al Maxi Processo Penale conosciuto come Operazione Santa Tecla  per gli imputati che sono stati rinviati a giudizio e non hanno scelto nessun rito deflattivo.L’operazione Santa Tecla è stata condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro con l’ausilio delle locali forze dell’ordine e vede alla sbarra 86 persone (quasi tutti sottoposti a misure cautelari detentive ed in alcuni casi al regime del carcere duro) - per la gran parte coriglianesi. A difendere gli imputati è il collegio difensivo composto, tra gli altri, dall' avvocato Ettore Zagarese, avvocato Giovanni Zagarese, avvocato Emanuele Monte, avvocato Giuseppe Zumpano, avvocato Francesco Nicoletti, avvocato Giuseppe Vena, avvocato Antonio Pucci, avvocato Andrea e Fabio Salcina, avvocato Salvatore Sisca. Gli imputati, invece, che sono stati ammessi al rito abbreviato, verranno processati presso l’ aula bunker di via Paglia a Catanzaro - a partire dal prossimo 5 ottobre  - dinanzi al Gup distrettuale di Catanzaro; In particolare, l'udienza del 5 e 6 ottobre prossimo, saranno dedicate all'esame dei testimoni dell'accusa e della difesa. Il 18 ottobre inizierà la requisitoria della Procura Distrettuale mentre le udienze del 19/20 ottobre e 2/3/15//16/17/29/30 novembre saranno dedicate alle arringhe dei difensori. Nel processo Santa Tecla sono costituite parti civili il Comune di Corigliano Calabro, la Regione Calabria ed il gioielliere Giuseppe Curto. La sentenza di primo grado è prevista per metà dicembre.


Concluse le indagini da parte degli inquirenti per il coriglianese B.L. , classe 1972, che si è visto destinatario dell’avviso da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rossano per il reato di truffa perché,  dopo aver pattuito l’acquisto di un’attività commerciale col promittente venditore, anch’egli soggetto coriglianese, intervenuto per conto di suo figlio, ed aver regolato il pagamento, parte in contanti ed il residuo a mezzo di assegni bancari per un importo complessivo di € 48.000,00 , con artifici e raggiri consistiti nell’assicurare il predetto sul buon esito dei titoli, inducendo così il promittente venditore e suo figlio, si procurava l’ingiusto profitto di tal importo, con egual danno per i predetti, ai quali venivano protestati gli assegni per mancanza di fondi.  Il coriglianese B.L., che si professa innocente, ha nominato quali propri difensori fiduciari il Collegio composto dall’ avvocato Ettore Zagarese, dall’ avvocato Antonio Pucci e dall’avvocato Giuseppe Vena tutti appartenenti al Foro di Rossano.

Rosetta Corrado

< Precedente   Prossimo >