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Sibari

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Una chance per la Clinica PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
giovedì, 16 agosto 2007 10:27
ImageS’intravede uno spiraglio di speranza per la Clinica “Madonna delle Grazie”.Autorizzato l’ingresso delle maestranze per l’esecuzione dei lavori previsti dalla normativa vigente e che permetteranno, una volta ultimati, il dissequestro e la riapertura della struttura. Nell’articolo di Gianpaolo Iacobini  la notizia in dettaglio. La battaglia per la sopravvivenza della clinica “Madonna delle Grazie” continua. Con due risultati che lasciano ben sperare. Il primo: l’azienda sanitaria provinciale annuncia d’essere disposta a valutare l’ipotesi di una revisione dell’atto aziendale che riduce da 100 a 36 i posti letto assegnati alla casa di cura sibarita. Il secondo: come già anticipato ieri da Gazzetta del Sud, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Castrovillari ha concesso l’autorizzazione all’accesso alla struttura, ormai da più d’una settimana sottoposta a sequestro preventivo, per l’esecuzione dei necessari lavori di adeguamento strutturale. La svolta, da consolidare ma già di per sé segno di speranza, è maturata nell’arco della mattinata di ieri. Il racconto si apre con le cronache della riunione tenutasi a Cosenza tra la “Clinalco”, società proprietaria della clinica, rappresentata dal presidente del Cda, Roberto Conforti, i delegati di Cgil, Cisl e Uil ed il neo commissario dell’azienda sanitaria provinciale cosentina, Carmine Barbaro. Il faccia a faccia si protrae a lungo. All’ora di pranzo, in coda al confronto, le prime indiscrezioni. Confermate dalle parole d’un nuovamente sorridente Roberto Conforti: <<Dovessi dare un giudizio sull’andamento dell’incontro – dice raggiante al telefono – gli assegnerei un otto>>. Perché? <<Perché abbiamo finalmente trovato nell’Asp un interlocutore attento>>. Quali gli impegni assunti? <<Per quel che ci riguarda>>, spiega il presidente della “Clinalco”, <<abbiamo confermato la volontà della nostra società a procedere a nuovi investimenti, mediante un consistente incremento del capitale sociale. Questo abbiamo formalizzato a fronte della disponibilità dell’azienda sanitaria a riaprire la discussione sull’ammontare del budget annuale a noi corrisposto, ma pure sul riconoscimento e liquidazione dei crediti pregressi e, soprattutto, sulla rimodulazione dell’atto aziendale che prevede il taglio di decine di posti di letto, evenienza che, se confermata, ci condurrebbe a morte sicura>>. Al termine del vertice in quel di Cosenza, la corsa verso Sibari. Per incassare il secondo, piccolo successo di giornata. Ovvero la notifica del provvedimento con cui il Gip Anna Maria Grimaldi ha concesso, col parere favorevole della Procura, l’autorizzazione all’accesso alla casa di cura dei tecnici chiamati ad eseguire i prescritti lavori di ammodernamento degli impianti elettrici e delle sale operatorie. Il che vuol dire che operai e capomastri, come pure progettisti e specialisti, potranno accedere alla struttura, la quale resterà tuttavia corpo di reato e dunque oggetto di sequestro: soltanto una volta ultimati gli interventi, dovrebbe giungere il definitivo via libera alla rimozione dei sigilli, per la conseguente ripresa delle attività medico-chirurgiche. Da segnalare, in coda: la prevista manifestazione di protesta proclamata per la serata di ieri dai lavoratori è stata cancellata per decisione unanime degli stessi dipendenti, su richiesta e sollecitazione dei sindacati. Svegliatesi dal torpore, Cgil, Cisl e Uil hanno preso in mano le redini della mobilitazione. Finita la fase della spontaneità e della passione, comincia ora quella dell’organizzazione e del ragionamento sindacali.
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