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Subito in attività mons.Bertolone PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
martedì, 07 giugno 2011 18:27
ImageDall'edizione catanzarese della Gazzetta del Sud di ieri 6 giugno, apprendiamo che il nostro ex-presule mons. Vincenzo Bertolone, oggi arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace, è entrato subito nella scena culturale di Catanzaro partecipando da par suo alla conclusione dell'importante convegno organizzato e promosso dal Centro Studi Verbum e dal Movimento Apostolico, in collaborazione con l'arcidiocesi di Catanzaro-Squillace e con il patrocinio dell'università Magna Græcia e della Provincia di Catanzaro. Noi cercheremo di seguire le attività di quello che continuiamo a considerare "il nostro vescovo", e vedremo di volta in volta di riuscire a darne più ampie notizie sul nostro sito. Sicuramente mons. Bertolone a Catanzaro continuerà nella sua costante e incisiva attività di promotore di iniziative religiose e culturali alto profilo intellettuale. Nella seconda parte vi proponiamo l'articolo della Gazzetta del Sud.

 

Teologia e scienza due visioni a confronto Si conclude UniVersus

Teologia e scienza a servizio della persona nella sapienza teologica di UniVersus: si è concluso, con la solenne benedizione del nuovo arcivescovo, mons. Vincenzo Bertolone, il progetto di alta formazione promosso dal Centro Studi Verbum e dal Movimento Apostolico, in collaborazione con l'arcidiocesi di Catanzaro-Squillace e con il patrocinio dell'università Magna Græcia e della Provincia. Presenti in sala Wanda Ferro, presidente della Provincia, il prof. Antonio Viscomi, in rappresentanza del rettore dell'Università, e il Rettore del Seminario Teologico Regionale.
Viscomi, già relatore di una delle conferenze, ha apprezzato l'interdisciplinarità, la qualità scientifica dei contributi e del metodo, l'impegno del curatore di UniVersus, il cappellano universitario, don Domenico Concolino. Sono pervenuti i saluti del Rettore della Pontificia Università Lateranense, del Presidente della Pontificia Accademia Teologica e del Prefetto di Catanzaro. Il progetto ha registrato un alto numero di iscritti, tra cui molti studenti universitari, ed è stato seguito anche in diretta web.
La serata conclusiva si è diversificata dal consueto confronto a due voci tra un teologo e un esperto di un settore del sapere, privilegiando un confronto internazionale. Moderata dal don Francesco Brancaccio, e Maria Francesca Maieli nella postazione web, ha visto l'alternarsi di due autorevoli relazioni: quella, in videoconferenza, di P. Gérard Le Stang, vicario generale della Diocesi francese di Quimper, sul tema "La persona umana al crocevia dei saperi? Un contributo francofono", e l'intervento del Rev. Andrew Downie, cappellano delle Università inglesi di Newcastle e Northumbria su "Promuovere l'unità della conoscenza e il dialogo tra fede e ragione. La prospettiva unitaria del cappellano cattolico in un'università laica".
Rilevando l'innovatività di UniVersus, Downie ha evidenziato il ruolo che la Chiesa svolge nella sua realtà accademica; urge, per il prelato, recuperare il pensiero del beato John Henry Newman sul circolo dei saperi e sulla centralità della teologia che risponde alle domande fondamentali dell'uomo: «il laico intellettuale deve essere religioso e l'ecclesiastico religioso deve essere anche intellettuale».
La persona non è solo un oggetto: è ciò che emerge dalle parole di Le Stang. Analizzando Mounier, Ricoeur, Lévinas e Henry, il teologo francese ha distinto il personalismo dal più astratto individualismo. Ogni persona è irriducibile, si realizza solo se si lascia attraversare dagli altri e ha una vita che è dono gratuito di Dio, visibile soprattutto nelle esistenze più povere e deboli.
La serata è stata arricchita, infine, dal bilancio finale di don Concolino, che ha rilevato come il Progetto abbia creato un ponte tra il Tempio e il mondo laico, proponendo Cristo, Verbo del Padre, quale autentico volto dell'uomo.
Questo è stato anche il punto focale delle parole di mons. Vincenzo Bertolone per il quale «ogni uomo deve essere trattato come Dio perché Dio ha voluto essere trattato come un uomo» nell'incarnazione di Cristo. Il progetto, che si conclude solo temporaneamente e che prevede la pubblicazione degli atti, sarà presentato a Frascati nell'ambito del Laboratorio nazionale del Progetto Culturale della Chiesa Cattolica italiana, a riprova di come una ragione che si apre alla fede, secondo l'insegnamento di Benedetto XVI, dia sempre esiti positivi che si rivelano nella condivisione dei doni, mai nella solitudine.

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