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A Rossano Antoniotti passa (PDL) PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
martedì, 17 maggio 2011 14:56
Antoniotti
Giuseppe Antoniotti
A Rossano Giuseppe Antoniotti del PDL ce l'ha fatta al primo turno. Il delfino dell'ex-sindaco di Rossano ed oggi consigliere regionale Caputo, ha avuto vita facile con una sinistra frantumata e andata allo sbaraglio, l'unico a tener testa è stato Antonello Graziano che si è difeso bene risultando al secondo posto, pur con uno scarto notevole. La vittoria di Antoniotti era nell'aria proprio perchè la sindacatura Filareto è stata avversata prima di tutti dagli stessi esponenti della sinistra che hanno poi proposto un candidato sicuramente non all'altezza, secondo noi, nè  di Filareto e nè di Graziano. Come sempre quando ci sono divisioni interne, l'altro gode, in questo caso Antoniotti. Staremo ora a vedere quali risoluzioni prenderà la nuova amministrazione comunale riguardo alla conversione della centrale Enel a carbone. Tutti quelli che tengono all'ambiente terranno gli occhi e le orecchie puntati, non pensi il novello sindaco che la questione riguardi solo Rossano, la faccenda interessa l'intera popolazione della piana di Sibari. Nella seconda parte un articolo dal web sui risultati di Napoli.

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De Magistris
Il risultato consegnato ieri dai napoletani ha dell'incredibile. Il candidato del Pd, Mario Morcone (su cui era scesa anche la "benedizione" dei vendoliani) si è fermato al 19,2%, abbandonando per sempre il sogno di poter entrare a palazzo San Giacomo. La sfida al ballottaggio avrà quindi per protagonisti il pidiellino Gianni Lettieri (che ha ieri ottenuto il 38,5% dei consensi) e il dipietrista Luigi De Magistris (27,3%). Un confronto che si prefigura particolarmente appassionante, in cui i voti lasciati in "eredità" dal Pd e dal Terzo polo faranno la differenza. Per il momento i due aspiranti sindaci si limitano a rilasciare dichiarazioni piccate, contribuendo a mantenere alta la tensione ai piedi del Vesuvio.

Un voto clamoroso - Una cosa è certa: il verdetto uscito ieri dalle urne di Napoli è stato poco soddisfacente sia per il centrodestra che per il centrosinistra. Lo è stato per il Pdl che qui, con il candidato Gianni Lettieri, sperava di centrare l'obiettivo al primo turno, anche grazie all'attiva partecipazione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che venerdì scorso era sceso in città promettendo "mari e monti". E lo è stato ancora di più per il Pd, che ha clamorosamente sbagliato il suo "investimento" elettorale, puntando su un uomo poco conosciuto, che ha dovuto farsi carico delle deficienze lasciate in eredità dalle precedenti amministrazioni (Bassolino e Iervolino).

De Magistris conquista i delusi - Ne è venuto fuori un risultato elettorale inaspettato in cui il candidato dell'Idv, Luigi De Magistris, si è imposto come vincitore morale, incassando un 27,3% abbondantemente al di sopra dei voti tributati alle liste che lo sostenevano. Una stima che certifica il "merito" del dipietrista di aver saputo intercettare anche i voti dei tanti "delusi" che nella città partenopea militano tanto a destra che a sinistra. Quale sarà l'evoluzione di questa situazione è difficile dirlo: se è vero, infatti, che l'ex magistrato è stato premiato dal voto disgiunto dei disincantati, non è assodato che questo si verifichi anche il prossimo 29 maggio. Al ballottaggio parteciperà - quasi sicuramente - un numero molto più basso di elettori e non è detto che coloro che ieri hanno premiato Morcone o Pasquino (candidato del Terzo Polo) decideranno alla fine di "deragliare" verso De Magistris.

La soddisfazione di Lettieri - Intanto i due "contendenti" si preparano ad affrontare nel modo migliore l'importante appuntamento, tradendo soddisfazione e sicurezza per il risultato incassato ieri. "E' un risultato che va oltre ogni aspettativa - ha commentato il pidiellino Lettieri - Ero consapevole che non era possibile vincere al primo turno. De Magistris non è il cambiamento perché il centrosinistra è al governo di questa città da 18 anni e lo è stato anche il partito che sostiene De Magistris. Non temo il confronto al ballottaggio - ha continuato l'aspirante sindaco di Napoli - perché lui è tutto forche e demagogia, la mia parola d'ordine invece è concretezza".

Sindaco per Napoli - "E' un risultato straordinario - ha detto dal canto suo Luigi De Magistris - Un risultato senza precedenti per Napoli e per il Mezzogiorno. Come ho detto fin dall'inizio non mi sento né il sindaco dell'Italia dei Valori né di una parte del centrosinistra ma sindaco per Napoli". Un "cane sciolto" che potrebbe riservare ulteriori sorprese, come quella anticipata ieri: "L'apparentamento con il Pd - si è sbilanciato l'ex togato immaginando di centrare l'obiettivo del ballottaggio - non è automatico".

Maria Saporito

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