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Riflessione sull'assemblea PDF Stampa E-mail
Scritto da R.Caracciolo   
domenica, 17 aprile 2011 09:37

Raffaele Caracciolo
avv.Raffaele Caracciolo
Il contenuto dell'odg della convocazione dell'assemblea dei soci della Bcc Due Mari del 22 maggio prossimo induce ad una riflessione ed al  pessimismo. Nessuno vuole ammettere che la Bcc dei Due Mari di Calabria, risultante dalla fusione delle consorelle Bcc dei due Mari di Terranova da Sibari e Villapiana ,  ha fallito al compito che s'era dato il 23.03.2003.  Si tenta di salvare il salvabile facendo ricorso al Fondo di garanzia tramite la Federazione nazionale delle Bcc e non si vuole ammettere che la gestione rimane solo formalmente in mano all'attuale esecutivo.  Anzi, con una riformulazione statutaria, si pretende che i soci approvino una norma che assicuri lo status quo dell'organigramma apicale senza concedere possibilità alcuna a chi ritiene di porsi in gioco. E' una pretesa che offende, a dir poco, la presenza e la funzione del socio. Per non dire dell'azione di responsabilità da promuovere nei confronti di chi?  Ma l'organo di vigilanza della Banca d'Italia e le ispezioni interne non hanno individuato le responsabilità di chi ha gestito l'azienda?

Una considerazione finale che rivela, senza ombra di dubbio, l'iter procedurale per il salvataggio della Due Mari:ogni nomina deve essere di gradimento del Fondo di Garanzia!E allora,amici soci,ognuno(pur in possesso dei requisiti richiesti)  potrà aspirare a ricoprire un incarico amministrativo o nel collegio sindacale solo se sarà gradito...al Fondo di Garanzia!E' quanto basta per dire che la Due Mari di fatto è sotto tutela e che a nessuno è dato decidere se non è in linea con il vertice.E ciò cozza con ogni elementare principio democratico.Mi auguro che l'assemblea delibererà nell'interesse dell'azienda che deve rimanere al servizio del territorio e che ad ogni socio sia assicurato il tempo necessario per esplicitare un suo pensiero compiuto.  

Raffaele Caracciolo

Socio della BCC dei Due Mari di Calabria

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