BCC Due Mari:è tempo di sapere..? |
Scritto da administrator | |
venerdì, 15 aprile 2011 08:43 | |
Dopo mesi di attesa finalmente un primo atto ufficiale esce dalle segrete stanze della BCC dei Due Mari. Durante questi lunghi mesi, da quando la BCC di Sesto S.Giovanni ha iniziato l’azione di “tutoraggio”, niente è stato dato sapere, in modo ufficiale, di quanto stava accadendo, anche della messa “in liquidazione” del direttore generale, si è saputo poco o nulla, a parte le solite comunicazioni anonime che numerose ci sono giunte sia per telefono che tramite e-mail. L’atto a cui facciamo riferimento è la convocazione per la prossima assemblea ordinaria e straordinaria che si terrà in seconda convocazione il 22 maggio prossimo presso la Sala convegni del Minerva club resort di Sibari. L’avviso di convocazione è apparso sul “Quotidiano di Calabria” di lunedì 11 aprile. Non sappiamo se saranno inviati inviti personali per posta, in ogni caso noi ve lo proponiamo nella seconda parte in formato PDF. In una delle lettere anonime che ci sono pervenute, qualche settimana fa abbiamo trovato la fotocopia di un’interessante lettera inviata dal FONDO DI GARANZIA DEI DEPOSITANTI DEL CREDITO COOPERATIVO alle Federazioni Locali delle BCC e a tutte le Consorziate,...............(attenzione novità nel seguito)
avente per oggetto: Richiesta dei Due Mari di Calabria (CS) – Richiesta di autorizzazione per un intervento integrativo di sostegno ai sensi dell’art.35 dello Statuto. Una lettera particolarmente interessante datata 19 novembre 2010, con la quale il Fondo di Garanzia detta in modo definitivo e inconfutabile le condizioni per poter ottenere l’erogazione di: - un contributo a fondo perduto di 10 milioni di Euro - il rilascio di tre fidejussioni per prestiti per un ammontare di ulteriori 12 milioni di euro - il rimborso delle spese sostenute e da sostenere per l’accordo di collaborazione (a favore della BCC di Sesto S.Giovanni) per un ammontare complessivo di 745mila euro per il periodo 2010-2012.
Una delle “condicio sine qua non” era la “cessazione del rapporto di lavoro con l’attuale Direttore Gererale entro la fine dell’attuale esercizio” , cosa che è avvenuta al 31 dicembre scorso. Le altre condizioni le potete comunque leggere direttamente, perché la famosa lettera ve la proponiamo in formato PDF in coda all’articolo.
Quando leggerete, vi accorgerete che c’è una condizione particolarmente importante e cioè (citiamo letteralmente) “ …l’avvio di un’azione di responsabilità verso i soggetti che hanno determinato l’attuale condizione di difficoltà della Banca, i cui introiti andrebbero a deconto degli oneri sostenuti dal Fondo per l’intervento…”
Leggendo la convocazione per la seduta assembleare noterete che all’ultimo punto dell’ordine del giorno (il 7°) della parte ordinaria è stato inserito: “proposta di avvio di azione di responsabilità nei confronti degli ex esponenti apicali della Banca; conferimento poteri al legale rappresentante della società.”
In buona sostanza cosa significa e comporta la condizione imposta dal Fondo di Garanzia? In modo molto semplice significa che chi ha sbagliato nel condurre l’amministrazione della Banca deve “pagare”, e su questo crediamo non ci siano difficoltà nel comprendere; il vecchio detto “chi sbaglia paga” ci sembra abbastanza chiaro. Chi sono coloro che hanno sbagliato? Ebbè su questo argomento si comincerà a giocare a scarica-barile, tutti grideranno innocenza e, certamente indicheranno quali capri espiatori il precedente e l’ultimo direttore generale. Ma se vogliamo arzigogolare un po’ sui termini, vediamo di leggere tra le righe : mentre il Fondo chiede l’azione di responsabilità “verso i soggetti che hanno determinato l’attuale condizione di difficoltà…” nella convocazione assembleare leggiamo: “proposta di avvio di azione di responsabilità nei confronti degli ex esponenti apicali della Banca”. Non è proprio la stessa cosa, un conto sono quelli che hanno sbagliato, magari anche in buona fede (sic?) e un conto sono la totalità degli ex-esponenti apicali della Banca. Comunque per levare ogni dubbio ai nostri lettori, soci e non soci della BCC dei Due Mari di Calabria, ricordiamo che i nomi di tutti gli amministratori che, nel tempo, sono stati sanzionati e che dovrebbero essere (il condizionale è d’obbligo) i destinatari di questa azione di responsabilità sono menzionati sui bollettini di vigilanza della Banca d’Italia facilmente reperibili da chiunque sul web. http://www.bancaditalia.it/vigilanza/pubblicazioni/bollvig Cosa può accadere in sede assembleare? Due sono le possibili soluzioni. - Se l’assemblea deciderà di non dar luogo a procedere, significherà che i soci non daranno il loro consenso affinché si accertino le responsabilità oggettive di chi ha commesso errori od omissioni nella gestione aziendale. Praticamente significherà che ai soci non sarà importato un accidenti che le cose siano andate a scatafascio, anzi a loro starebbe bene così, evviva l’allegria. In tal caso l’azione di responsabilità sarebbe bloccata? Certamente no. Sarebbe affidata non più ai neo-eletti organi interni, ma ad autorità diverse, che condurrebbero delle vere e proprie “indagini” fredde, distaccate e certamente molto più “rigide”.
- Se l’assemblea deciderà per il si, come noi ci auspichiamo, darà un segnale di responsabilità notevole che dovrebbe portare nelle casse della Banca dei fondi da destinare agli oneri sostenuti dal Fondo per l’intervento.
Se l’assemblea risponderà responsabilmente, le persone coinvolte in questa storia di mala-gestione ne potranno uscire con qualche “bottarella”, ma senza “ossa rotte”, sarà sufficiente insomma qualche aspirina per alleviare il dolore e non una fastidiosa ingessatura. Secondo il nostro modesto parere, questo è l’unico modo perché la nostra BCC possa continuare ad essere amministrata da responsabili locali, regolarmente eletti dall’assemblea, e scongiurare un commissariamento o una liquidazione coatta amministrativa che potrebbero, ambedue, essere anche il preludio di ben più gravi e pesanti soluzioni di natura forse anche penale. Resta da vedere, però, come sarà formulata la proposta da presentare ai soci per l’approvazione. E’ pur vero che l’Assemblea decide su tutti i punti all’Ordine del Giorno ma sulla scorta di indicazioni formulate dagli amministratori in carica. Avremo modo di accertarci, nei tempi stabiliti dallo statuto, se vi sono atti riferiti ai singoli punti dell’O.d.G. e di prenderne eventualmente visione. Ci auguriamo che il buon senso prevalga e che l’insegnamento di don Carlo De Cardona, fondatore di gran parte delle Casse Rurali cosentine e del quale è in corso il processo di beatificazione, possa essere luce e guida per chi sarà chiamato ad esprimersi in assemblea. Con l’occasione desideriamo ricordare la figura di un grande e indimenticato direttore Generale di quella che era la Cassa Rurale di Terranova, Alberto De Rose, ingiustamente messo nel dimenticatoio e spesso vilipeso, proprio da coloro che hanno beneficiato della sua opera e della sua professionalità, se sapesse quel che è successo, probabilmente si rivolterebbe nella tomba. Antonio Michele Leone CAVALLARO ex-socio della Cassa Rurale di Terranova Socio della BCC dei Due Mari di Calabria (Ho usato il plurale nell’esposizione del mio pensiero, perché questo è condiviso da molti altri soci della BCC dei Due Mari)
Cliccare qui per l’Avviso di convocazione Assemblea Cliccare qui per la lettera del Fondo di Garanzia
NOVITA’: dal momento che abbiamo messo on-line il nostro articolo abbiamo rilevato che sul sito della BCC dei Due Mari sono state inserite comunicazioni importanti riguardo l’Ordine del Giorno assembleare, coloro che vogliono raggiungerle rapidamente possono farlo direttamente cliccando sui link di seguito indicati: (regolamento elettorale)
|
< Precedente | Prossimo > |
---|