"PER UN UOMO TANTA FESTA" |
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Scritto da F.Doni | |
domenica, 27 marzo 2011 15:44 | |
Nello stesso istante in cui il suono delle campane della nostra cittadina sembravano emanare un suono mesto e d’addio, nella città di Catanzaro altre campane suonavano a festa per il nuovo Vescovo . Il sindaco della nostra città, l’onorevole Gianluca Gallo ha detto che mons. Bertolone è stato un vescovo eccezionale. Per me non basta.
A Cassano cosa rappresenta IL Vescovo ? E’ il << il primus inter pares >> o qualcosa di più ? Gli umili , i fratelli che non hanno nome e che incontro ogni giorno , sanno che andando dal Vescovo troveranno un fratello più grande sempre disposto ad ascoltare , sorreggere , esaudire. Un giorno una vecchietta , a cui erano morti il marito e i figli , mi disse con voce tremante: << domani andrò dal Vescovo >>. Sapeva già che dal Vescovo avrebbe trovato conforto. Come è nata la mia stima e il mio rispetto verso mons. Bertolone ? In un modo inusuale ovvero da << internauta>>. Venuto a conoscenza del suo indirizzo di posta elettronica osai , se ricordo bene , inviare un articolo di Barbara Spinelli della Stampa di Torino che riguardava il mondo cattolico. Al primo incontro mi fermò , mi ringraziò invitandomi a trasmettere altri articoli di stampa che potevano avere un certo interesse. Pochi giorni dopo la sua venuta a Cassano si notò che il portone dell’Episcopio restava chiuso e la gente non riusciva a comprendere. Molti mi chiedevano ma anch’io non ne conoscevo le motivazioni. La verità era semplice : monsignor Bertolone aveva compreso che necessitava riprendere un cammino che per troppo tempo aveva visto la Diocesi restare ferma, senza alcuna prospettiva e dare speranza a tutti i fratelli in attesa di lavoro, pace e serenità. Da casa mia avevo il privilegio di vedere la finestra dello studio dell’Episcopio che restava illuminata , tutte le sere , sin dopo la mezzanotte . Era chiaro che qualcuno si adoperava per la rinascita della nostra Diocesi chiamata cinquanta anni addietro dei DUE MARI.. Una fortunata coincidenza volle che dopo poco tempo incontrai Monsignore a cui riferii che mentre leggevo i libri del cardinale Carlo Maria Martini , o il poderoso volume del gesuita Raymond E. Brown << La morte del Messia>> Lui si adoperava e tanto sino a notte fonda , per dare alla Diocesi l’impulso di una nuova vitalità. Non solo le omelie , le visite pastorali , quanti e tanti convegni, la venuta di tante religiose : un impegno costante senza mai fermarsi e dare ai confratelli sacerdoti certezza per continuare a pescare anime , dissetare , consolare, dare un sorriso che non costa niente ,ma che può dare coraggio ed accettare le tante avversità del quotidiano . Perché tutti noi , figli di Dio, come Cristo , andiamo alla bottega del padre a guadagnarci il pane e far vivere la nostra speranza . Questo credo, dal sapore antico, la quotidianità del lavoro, è tutto ciò che desideriamo. Con la carità che è longanime, che è benigna , non è invidiosa ,non si vanta ,né si insuperbisce; non rifiuta nessun servizio… tutto scusa , tutto crede, tutto spera, tutto sopporta possiamo sereni affrontare il domani . Così, tra noi, crebbe un sentimento che potrei definire di << empatia >>. Chi non ricorda il corso di aggiornamento giuridico-pastorale tenuto a Trebisacce nell’aprile del 2008’ ? Chi della moratoria della pena di morte del marzo dello stesso anno a Castrovillari ? E chi ancora del convegno - Non abbiate paura uomini di poca fede – a Trebisacce? E tutte le altre omelie di alto livello che hanno reso solenni i momenti liturgici ? Grazie Monsignore. E grazie anche perché ora sappiamo ed abbiamo idee più precise su Don Puglisi , su Don Carlo De Cardona, su monsignor Raffaele Barbieri, il vescovo delle mie trenta primavere. A testimonianza resta un giornale << l’Abbraccio >> che è qualcosa che la Diocesi non aveva mai avuto. ************************** Il 29 maggio mons.Bertolone farà il suo ingresso nella città di Catanzaro ove le genti della Diocesi saluteranno il nuovo Pastore con tenerezza di figliuoli e con orgoglio. Dalle chiesette di campagna, dai casolari sperduti , dagli aggregati umani,saliranno voci di ringraziamento per il nuovo giorno . I vecchi lo saluteranno con vivezza di ricordi e commozione invincibile, e i giovani con fremiti di giovinezza , letizia di canti, dolcezza di sogni, ricchezza di speranze. Tutti potranno rivolgere al nuovo Pastore la preghiera di Clemente Romano quando riprende la celebrazione paolina della carità: Ti preghiamo,o Signore, d’essere d’aiuto e il sostegno nostro: salva i tribolati , fra noi ; soccorri gli umili , rialza i caduti , mostrati ai bisognosi , guarisci gli infermi , riconduci i traviati del tuo popolo , satolla i famelici, salva i nostri prigionieri , consola i pusillanimi .
Come il cardinale Borromeo era andato incontro a quel signore , malfattore , che aveva commesso molti delitti e che avvertiva nel silenzio della sua coscienza la voce di chiedere perdono e affidarsi a Cristo Signore, così il nostro Pastore , venuto dalla terra del sole – Trinatria felix -- la terra che ha dato i natali a Pirandello, a Verga, a Butitta -- della Congregazione dei Servi dei Poveri , a Catanzaro, darà corpo alla nuova evangelizzazione nella stessa terra di Calabria.
Grazie Monsignore per aver portato a riflettere sui nostri centri ascetici,dove il fenomeno del monachesimo orientale è largamente divampato,di Cerchiara, della stessa Cassano, di Monte Mula, dominante l’aspra e tormentata distesa di valli e montagne tra S. Donato Ninea e Verbicaro, dell’ insigne Mercurion nella media e bassa valle del fiume Mercure-Lao e sui suoi margini. . Focolari rimasti accesi per secoli, alimentati dalla spiritualità di S.LeonLuca di Corleone, Cristoforo e Macario di Collesano ,di S.Nilo di Rossano e altri asceti viventi nella preghiera , nel lavoro e contemplazione dei boschi che ammantavano l’intera regione mercuriense.- Monsignore grazie dal profondo del cuore . Solo una cosa Le chiedo a nome di tutti quelli che Ieri, impediti, non hanno potuto essere presenti. Vescovo, il silenzio che ci resta non ci spaventa . << manibus lilia plenis >> A VERTICI DI LUCE MIO BUON MONSIGNORE Noi La terremo nei nostri cuori. Nel ricordo della Sua buona e santa mamma che dal Cielo sorride , invochiamo la Madre Celeste affinchè le Sue mani << sian di luce , sian d’amore. >> Francesco Doni
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