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L'AEROPORTO SI FARA' a qualunque costo PDF Stampa E-mail
Scritto da A.Cavallaro   
mercoledì, 23 marzo 2011 09:41
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da sin. Gallo, Oliverio, Gaglioti
Ieri pomeriggio nel salone delle adunanze della Camera di Commercio si è tenuto un Consiglio camerale straordinario presieduto dal presidente Giuseppe Gaglioti con un unico argomento all’ordine del giorno: L’aeroporto di Sibari. Fra i consiglieri erano presenti alcuni ospiti rappresentanti dell’imprenditoria della Sibaritide, tra i quali Natale Falsetta, Pasquale Motta, Luigi Sauve e Antonio Cavallaro membri del COTAJ (Consorzio Operatori Turistici dell’Alto Jonio). Gaglioti, per l’occasione, aveva invitato il presidente regionale Giuseppe Scopelliti, il presidente della provincia di Cosenza Mario Oliverio e il sindaco di Cassano on. Gianluca Gallo.

I lavori iniziavano puntualmente alle 15,30, ma mancavano all’appello sia il presidente regionale che il sindaco di Cassano, quest’ultimo, però, faceva giungere un messaggio di scuse per il ritardo e infatti da lì a poco faceva il suo ingresso nell’aula di consiglio. Nella sua articolata relazione (che trovate in coda al presente articolo) il presidente Gaglioti riconfermava l’ineluttabile necessità di avere un aeroporto a ridosso della Piana di Sibari. Struttura voluta fin dal 1988 quando il comune di Cassano e la regione Calabria ne approvarono per la prima volta il progetto.  Progetto per il quale fu costituito un Ente promotore (provincia e comune) e la regione provvide alle autorizzazioni e alla progettazione preliminare.

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Il presidente Giuseppe Gaglioti
Il presidente ha elencato con precisione tutto quanto avvenuto nei 23 anni trascorsi da quando l’idea progettuale fu lanciata dall’allora sindaco di Cassano Salvatore Frasca. Ha stigmatizzato anche l’assenza del presidente Scopelliti, che non ha neanche fatto pervenire alcun messaggio per scusarsi dell’assenza, anche se poi, il sindaco di Cassano, nel suo intervento ha accennato al fatto che nella sua qualità di consigliere regionale poteva far le veci del presidente. Comunque è risultato chiaro, ancora una volta, che la regione Calabria ed il suo presidente non hanno alcun interesse per questa struttura aeroportuale, né sono valsi a chiarire i dubbi sulle dichiarazioni di Scopelliti rilasciate nei giorni scorsi,  i timidi tentativi interpretativi proposti dall’on. Gallo, che però ha ribadito, da sindaco di Cassano e da interprete dei bisogni del territorio di provenienza, la necessità dell’aeroporto ed il suo totale appoggio all’iniziativa, anche a costo di essere in minoranza all’interno del gruppo di governo regionale. Non ha mancato, però, di rimarcare il poco interesse dimostrato per l’aeroporto anche dai governi regionali precedenti, che pur assegnando somme considerevoli (4,9 Mio) per i primi costi, in effetti non  ha mai provveduto a far seguire azioni concrete di spesa. L’unico costo vero è stato la parcella dei tecnici responsabili del progetto e del piano di fattibilità, di cui il comune di Cassano sta pagando proprio ora la sua quota.

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Gallo e Oliverio
Per il presidente Oliverio non ci sono dubbi, l’aeroporto “s’ha da fare” e si farà con o senza la regione, a costo di impegnare parte del  bilancio provinciale. Una dichiarazione accolta con scroscianti applausi da quasi tutti gli imprenditori cosentini che anche negli interventi di alcuni, e specialmente di Caligiuri e Cimino,  hanno chiaramente espresso la necessità improcrastinabile del collegamento aereo, non solo per lo sviluppo del turismo, ma anche per le attività legate al comparto agro-alimentare, che è quello più importante di tutta la regione. Il documento, che alleghiamo alla fine dell’articolo, è stato approvato all’unanimità e la seduta si è sciolta con l’impegno di chiedere un incontro congiunto, provincia e Camera di commercio, a brevissima scadenza con il governatore Scopelliti per capire in modo definitivo quali siano le intenzioni di quest’ultimo, dopodiché sarà battaglia aperta.

Staremo a vedere, certo non sarà facile che la giunta regionale possa decidere per l’approvazione tenuto conto che Scopelliti è reggino ed è “costretto” a coprire i continui deficit dell’aeroporto della sua città, la vice presidente regionale Antonella Stasi è di Crotone e deve fare altrettanto, quindi è chiaro che la concorrenza sibarita ai finanziamenti pubblici fa storcere il naso ad ambedue.

Questi signori dimenticano che il loro ruolo istituzionale è quello di provvedere ai bisogni dell’intera regione e non solo di una parte di essa, ma questo, da che mondo è mondo, non è stato mai così, ognuno cerca di soddisfare  le esigenze del territorio di provenienza, dove vive la sua base elettorale, occupandosi il meno possibile del resto.

 

(Relazione - Documento letto dal presidente della Camera di Commercio di Cosenza Giuseppe Gaglioti e approvato all'unanimità dal consiglio camerale)

CAMERA DI COMMERCIO DI COSENZA

L’AEROPORTO DELLA SIBARITIDE

DALLA PROGRAMMAZIONE ALL’ATTUAZIONE

Signore e signori, consiglieri e illustri ospiti, grazie per essere presenti a questa seduta del Consiglio Camerale, un doveroso e particolare saluto e ringraziamento al Presidente della Regione Calabria, on.le Giuseppe Scopelliti, al Presidente della Provincia di Cosenza, on.le Gerardo Mario Oliverio, al Sindaco del Comune di Cassano all'Ionio, on.le Gianluca Gallo.

Già dall'agosto del 2008 con l'insediamento della nuova Consiliatura, la Giunta della Camera di Commercio di Cosenza ha posto al centro della propria strategia di sviluppo dell'Ente e del territorio provinciale la realizzazione dell'Aeroporto di Cosenza nella Sibaritide.

La convinzione che ha sostenuto il nuovo governo della Camera è stata quella che è compito precipuo dell'Istituzione delle imprese e dei comparti produttivi dare il proprio contributo di concretezza realizzativa ­attitudine consona alla rappresentanza del tessuto imprenditoriale - agli impegni programmatici che le Istituzioni territoriali preposte alla programmazione dello sviluppo, Provincia e Regione assumono, quando questi riscontrano le reali vocazioni e prospettive di sviluppo dei comparti produttivi.

L'Aeroporto di Cosenza nella Sibaritide è un nodo del sistema trasportistico regionale che presenta entrambe i caratteri:

1.       è sin dal 2002 componente strategico della programmazione trasportistica regionale;

2.        è infrastruttura fortemente "voluta" dal sistema produttivo provinciale e indispensabile requisito per lo sviluppo economico e sociale dell'area jonica cosentina.

Dal 1988, quando il comune di Cassano e la Regione Calabria hanno per la prima volta approvato il progetto per l'Aeroporto, la Regione ha portato avanti, coerentemente, la strategia che vedeva nel nodo aeroportuale un fattore essenziale dell'evoluzione del traffico regionale per merci e passeggeri. Dopo la previsione nel 1997 dell'infrastruttura nel Piano Regionale dei Trasporti, nel 2002 la Giunta regionale pro-tempore, nell'Accordo di Programma Quadro "Infrastrutture di trasporto", destinava d'intesa con il Governo Nazionale 11,330 mln di euro per la realizzazione del primo lotto e ulteriori 10,360 per il completa mento del progetto.

La Provincia di Cosenza e il Comune di Cassano provvedevano nello stesso anno alla costituzione Ente promotore (Provincia e Comune), mentre la Regione nel quadriennio successivo portava avanti la necessaria attività autorizzatoria e il completamento della progettazione preliminare.

Ulteriori risorse per 1 mln di € venivano destinate nel 2006 a sviluppare lo studio di fattibilità per l'aeroporto e, nel 2007, 4,9mln € venivano destinate da un'apposita Delibera di Giunta Regionale per le attività propedeutiche alla realizzazione (espropri, autorizzazioni, etc.).

Nel corso dello stesso anno, il progetto veniva trasmesso, per il dovuto parere all'ENAC, che nel luglio 2009, dopo ampie interazioni tecniche rispondeva dichiarando che "non sussistono ulteriori richieste da parte di ENAC in merito al progetto dell'opera in oggetto. Sono pertanto da intendersi completate le attività relative all'intervento "REG-CSSDF ­Studio di fattibilità per la realizzazione dell' Aereoporto di Sibari" previsto n eli' APQ Sistema delle infrastrutture di trasporto, nel quale va intesa rientrare la produzione di tutta la documentazione di cui sopra, incluso il progetto preliminare e le integrazioni allo stesso emesse su richiesta di ENAC, anche ai fini della chiusura delle connesse attività amministrative".

Nel 2010, circa un anno, fa la Regione ribadiva nella Linea 6.1.2.2 del programma Attuativo del Fondo per le Aree Sotto utilizzate (Fondi FAS)la volontà di realizzare l'intervento di "costruzione dell'aeroporto di Sibari" da avviarsi entro il 31 marzo 2010.

Solo le difficoltà del Governo Nazionale nella destinazione alle Regioni dell'Obbiettivo Convergenza delle risorse del FAS, sembrava aver bloccato il percorso coerente e determinato posto in essere in otto anni dalle istituzioni regionali.

Proprio nella logica di dare supporto e sostegno, politico ma anche di concreta finanza, a questo disegno strategico, che la Giunta Camerale destinava una parte consistente del proprio bilancio per investimenti alla realizzazione dell'Aeroporto di Cosenza nella Sibaritide: una risorsa che per il 2011 è pari a ben 2 mln di (, quasi il valore complessivo che la Camera destina agli Interventi di sostegno all'Economia provinciale.

Parimenti la Provincia di Cosenza, metteva a disposizione per l'infrastruttura ben 5 mln di ( del proprio bilancio.

Le risorse destinate, la continuità e la coerenza nel percorso di sostegno politico all'iniziativa manifestano la forte condivisione da parte della Camera, degli obiettivi strategici esposti nel progetto, patrimonio della strategia regionale e del territorio:

1.        Contribuire a superare le inefficienza del sistema trasportistico

2.        Ampliare l'offerta turistica

3.        Incentivare e promuovere il traffico affari e lavoro

4.        Offrire servizi (elisoccorso e protezione civile) per le emergenze ambientali dell'area

Un progetto che, come tutti sappiamo prevede, nella versione aggiornata in raccordo con ENAC nel Giugno 2008, un sedime aeroportuale di circa 96 ettari in Località Olmo Torto del Comune di Cassano ad una distanza minima (circa 14 km) dall'autostrada SA-RC:

- infrastrutture per la gestione di traffico leggero misto passeggeri­merci, con una pista di volo di 1800 m e le necessarie opere per la sosta e il rullaggio, compatibili con le principali tipologie di velivoli in uso;

- l'aerostazione passeggeri;

- l'area merci;

- i fabbricati per l'attività operativa

- la logistica

- la viabilità di accesso e interna.

Il costo previsto nel progetto è pari a 33,5 mln € (circa 40 mln ad oggi), dei quali 23,5 mln per lavori e i restanti 10 mln per altri oneri: al quale la Provincia e la Camera di Commercio di Cosenza si sono impegnate e contribuire per circa il 20%.

Il piano industriale dell'aeroporto prevede un traffico passeggeri annuo di 25.000 unità all'avvio, che si raddoppia nel secondo anno e cresce nel terzo di un ulteriore 50%, e così sino a stabilizzarsi intorno alle 200.000 unità e ad un tasso di crescita del 3% annuo, in perfetta compatibilità con le statistiche sul traffico del sistema aeroportuale regionale.

Il fatturato e i costi, al netto degli ammortamenti, sono previsti in pareggio al secondo anno, mentre i costi e l'ammortamento annuo su base ventennale si allineano al fatturato al terzo anno, generando negli anni successivi un EBIT crescente.

Ma non è certamente l'equilibrio della gestione che costituisce la ragione della volontà di realizzare l'infrastruttura aeroportuale di Sibari, alla quale gli Enti del territorio vogliono contribuire tuttavia fattivamente al fine di garantirne l'efficacia e l'efficienza, quanto piuttosto la certezza che il bacino di riferimento (individuato nell'area raggiungibile con 60 minuti di percorrenza) comprende un territorio di rilevanza strategica per lo sviluppo regionale e del Mezzogiorno: 3.000 kmq in cui risiede una popolazione di 312.000 abitanti, 111.000 famiglie e 6.500 unità locali commerciali.

Un'area determinante per lo sviluppo turistico regionale con i suoi 325.000 viaggiatori, di cui l'BO% si muove per vacanza e il 20% per lavoro, con una permanenza media di 4,5 gg per lavoro e 7,5 gg. per vacanza per un totale di 2.200.000 gg di permanenza in totale. Con i suoi 16B.000 turisti registrati nelle strutture ricettive, 154.000 italiani, e stranieri il restante B,5%, senza contare il turismo delle seconde case, che secondo le stime più recenti potrebbe contribuire a raddoppiare le presenze turistiche nell’area.

Un turismo che nelle sole strutture alberghiere dell’area jonica fa registrare circa 100.000 arrivi annui per oltre 600.000 presenze, 45.000 arrivi e 320.000 presenze nel solo comune di Cassano, a fronte del fatto ma che l'aeroporto potrebbe servire i 500.000 arrivi in provincia di Cosenza per circa 3.000.000 di presenze.

L'aeroporto in questo contesto rappresenta non solo una realtà sostenibile (con i suoi 25.000 passeggeri in fase di start-up e 200.000 a regime) ma soprattutto un'opportunità unica per incrementare la quota di turismo di lunga distanza (extra regionale) e internazionale, con il conseguente miglioramento della qualità della domanda turistica, che significa incremento delle permanenze e, soprattutto, della capacità di spesa.

Ma siamo convinti che non sia solo il turismo il destinatario strategico dei servizi dell’aeroporto, anche il com parto agro-alimentare troverebbe nella logistica e nella distribuzione imperniata sul nodo aeroportuale un fattore determinante di vera e propria rivoluzione dei trend di sviluppo.

L'area raccoglie 1'80% della produzione e dell’export regionale del comparto, caratterizzata dalla presenza di primizie e orto-frutta ad elevata deperibilità: l'aeroporto significa la possibilità di collegamenti giornalieri con i principali mercati di sbocco nazionali e internazionali, una vera e propria piattaforma logistica proiettata verso l'Europa e il Mediterraneo. Tant'è vero, che in risposta alla forte determinazione delle istituzioni locali ha risposto nel corso dello scorso anno un gruppo di operatori tedeschi con un progetto, tutto privato per la realizzazione di un AIR CARGO CENTER.

Stime elaborate parlano di 3000 occupati aggiuntivi nel comparto agroalimentare, e 1000 nell’indotto logistica e trasporti, oltre ai 2000 nel turismo, per un incremento del PIL provinciale pari a 3 punti base.


È necessario a questo punto dare certezza al percorso attuativo dell'investimento infrastrutturale e continuità al lavoro portato avanti negli ultimi otto annil anche al fine di garantire una risposta adeguata del tessuto produttivo locale e internazionale: è indispensabile quantificare la dotazione finanziaria per I/investimento pubblico regionale e il conseguente eventuale fabbisogno di co-finanziamento di altri enti e di privatil completare il ciclo della programmazione finanziaria e il ciclo progettuale (progettazione esecutiva)1 avviando tempestivamente la fase di attuazione.

In un contesto di certezza dei tempi e delle risorse potrà essere opportuno sviluppare ulteriormente le analisi sul modello di gestione e di governance: per definire quale destinazione dell'aeroporto nel quadro del modello di specializzazione (turismo e agro-alimentare) dell'area di riferimento; quale posiziona mento nel quadro del sistema trasportistico regionale e quale ruolo dei privati nella governance dell'infrastruttura.

Sulla base della certezza dei tempi di attuazione e delle risorse di intervento pubblico disponibilil I’impegno del sistema produttivo provinciale può essere quello di contribuire a sviluppare un modello di project financingl anche progettando un ampliamento della componente merci e logistica dei servizi aeroportuali.

Ma come per tutti gli investimenti in cui è presente la componente privatal la certezza delle scelte e dei tempi è elemento ineludibile.

Ma come il Presidente della Regione Calabrial Scopellitil ha avuto modo di affermare recentemente la realizzazione dell'Aeroporto di Sibaril non è problema di natura politica. Allora, devo desumere che basta sedersi attorno ad un tavolo e reperire le risorse finanziarie necessarie semprechè  ce ne sia la volontà.

Sono passati 23 anni dalla prima approvazione regionale del progetto e negli ultimi 8 anni la Giunta Chiaravallotil primal e la Giunta Loierol poil hanno confermato negli atti di programmazione e di finanziamento la volontà politica di dare priorità alla realizzazione dell'aeroporto a Sibari.


Oggi le condizioni politiche sono uniche e irripetibili} per la loro intrinseca natura bi-partisan mi sentirei di aggiungere, con il Presidente Oliverio, che ha manifestato in più di un’occasione tenacia e coerenza, manifestando l’impegno dell’Amministrazione Provinciale anche a farsi carico dei costi di gestione oltre che a finanziare quota parte dell’opera. Il Sindaco Gallo, nel suo duplice ruolo di Sindaco e Consigliere Regionale di maggioranza, ora come non mai, può decidere di passare alla storia come il Sindaco che ha “fatto” l’Aeroporto di Sibari, ma per fare questo non basta solo la volontà ma ci vuole il coraggio di sostenere le proprie scelte.

Nel ripercorrere la storia del progetto non ho ricordato che spesso I’aeroporto è stato il tema delle campagne elettorali. La prossima campagna delle amministrative è alle porte, per non dare vita all’ennesimo dibattito elettorale, è opportuno che la politica si assuma la propria responsabilità, e confermi, pronunciandosi una volta per tutte e con una sola voce, che non esiste più il problema politico dell’aeroporto di Sibari decidendo sul finanziamento dell’opera.

Allora e vero che restano solo problematiche tecniche, per queste, le categorie produttive e gli imprenditori cosentini si impegnano a fornire, a fianco delle Istituzioni Pubbliche il proprio contributo risolutore.

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