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Pompa Magna per le Gallerie PDF Stampa E-mail
Scritto da F.Mundo   
sabato, 26 febbraio 2011 11:59
ImageA proposito della strombazzata apertura delle gallerie di Montegiordano sulla SS 106, riceviamo una nota del consigliere provinciale del Partito Socialista Franco Mundo di Trebisacce e una del segretario provinciale dello stesso partito, Gianni papasso, nelle quali viene stigmatizzata l'eccessiva gioia per un qualcosa che avrebbe semmai dovuto innescare un'inchiesta seria per mettere a nudo le responsabilità pesanti di chi, in questo caso l'ANAS, ha lasciato incompleta un'opera praticamente terminata. Addirittura si scomoda Scopelliti per l'inaugurazione, siamo veramente al ridicolo. Sicuramente apprezzabile l'interessamento dell'on.Gallo, che però sapeva benissimo che, comunque, il lavoro andava realizzato e certamente non può cantare inni di gloria, semmai dovrebbe cercare di far rientrare i fondi  destinati all'ultimazione della stessa strada e che il governo nazionale ha deviato verso altre destinazioni "nordistiche". Nel seguito proponiamo le due note.

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Francesco Mundo
Nei giorni scorsi abbiamo letto sui giornali , dichiarazioni di gioia, a volte trionfalistiche, per l’apertura di una galleria sulla SS 106 Ionica nel comune di Montegiordano, fissata per lunedì 29 febbraio p.v..Pensavamo fosse sarcasmo. Ci siamo ricreduti. Tutto ciò avviene dopo oltre trent’anni dall’inizio dei lavori e quando altrove ormai si viaggia su tratti stradali completi e moderni,mentre  nel nostro comprensorio ancora non si riesce a completare il tratto della  SS 106 che  congiunge Montegiordano ad Amendolara, per non parlare dei residui tratti di strada statale. Come cittadino dell’Alto Ionio mi sento offeso e mortificato, ancora di più quando dobbiamo assistere  ad una passerella politica per  un’opera, peraltro incompleta, che è inadeguata già prima di entrare in funzione. Onestamente ci saremmo aspettati dichiarazioni di forte condanna e di biasimo nei confronti della classe politica, di chi ha gestito l’ANAS in tutti questi anni e nei confronti di chi attualmente gestisce il potere politico alla regione Calabria, anche in virtù delle ultime scelte sanitarie operate che hanno penalizzato fortemente il nostro territorio.

Invece assistiamo a rivendicazioni di meriti particolari (non sappiamo però in cosa consistono), quando tutti sanno che in effetti l’apertura delle gallerie arriva dopo tantissimi anni, e molti hanno gridato allo scandalo proprio per il grave ritardo e l’incapacità dell’ANAS di concludere un piccolo tratto di strada, che in questi decenni ha causato solo gravi danni, sia alla cittadina di Montegiordano che allo sviluppo dell’intero comprensorio.

All’inaugurazione  sono stati annunciati il Ministro Matteoli, il Presidente Scopelliti e il Presidente dell’ANAS, ai quali non va certamente alcun ringraziamento o merito particolare. Anzi avrei preferito che fossero venuti nell’Alto Ionio per avviare una nuova grande opera  e dare una speranza ai tanti giovani, magari per avviare il progetto della costruzione dell’autostrada Sibari-Taranto o l’ammodernamento della ferrovia.

L’Alto Ionio, oggi come non mai vive momenti di grande  disagio sociale ed economico. Non  si può dimenticare l’ultimo affronto subito con la chiusura dell’Ospedale di Trebisacce: i trasporti sono inesistenti;  la ferrovia di origine borbonica, dove transita solo qualche  treno giornaliero è inadeguata. Le carenze strutturali sono ormai ataviche. Il turismo langue, il lavoro  manca, i servizi sono carenti; le scuole chiudono, i paesi montani si spopolano; i comuni soffrono e i giovani emigrano. La situazione è drammatica!

Purtroppo la classe  politica pensa ancora  di speculare elettoralmente e gettare fumo negli occhi con l’apertura  di una galleria, dopo oltre trent’anni.

Unitamente ai molti compagni  socialisti dell’Alto Ionio e ai  tanti sindaci   che ben hanno operato in un contesto difficile, sentiamo il dovere di grande attenzione nei confronti di un territorio da sempre abbandonato  e  condannare questo vecchio metodo di fare politica. Non possiamo  esultare. Anzi siamo  indignati e gridiamo vergogna!

Trebisacce lì 26.2.2010

Francesco Mundo

 

 

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Gianni Papasso
L’inaugurazione è avvenuta, le gallerie di Montegiordano, dopo oltre 10 anni dall’inizio dei lavori, sono aperte, tutti gli intervenuti solo felici ed ipocritamente contenti.

Quasi tutti gli astanti, con qualche eccezione che ha guardato bene in faccia la realtà, nell’esprimere la loro ipocrita felicità si sono dimenticati che la Calabria e la Sibaritide, sin dal dopoguerra, stanno aspettando che qualcuno possa ricordarsi di questa terra, che in termini di infrastrutture non è seconda a nessuna regione d’ Europa.

C’è stato qualcuno che, addirittura, nel definire l’evento un fatto storico, ha lasciato trapelare  che l’inaugurazione è avvenuta per il suo  “volere e potere”. Assurdo!

Ieri, ancora una volta, da parte delle autorità intervenute nessuna speranza è stata data alla sibaritide.

Nessuna speranza per l’ammodernamento della 106.

Il Ministro Matteoli ha dichiarato che sono disponibili 2,4 miliardi di euro, mentre ne  occorrono 15 di miliardi per l’intero ammodernamento.

Però, il Sig. Ministro nulla ci ha detto rispetto alla distrazione di diversi miliardi di fondi FAS, che sono stati utilizzati, su imposizione della Lega,  per il pagamento delle cosiddette quote latte.

Nessuna parola e nessuna speranza per l’autostrada Sibari – Taranto, programmata e mai realizzata.

Il Presidente dell’Anas molto inopportunamente ha parlato di “Anas-day Calabria”.

A pochi chilometri dal sito dell’inaugurazione ci sono gli interminabili lavori per l’ammodernamento dello svincolo autostradale di Sibari. Lavori iniziati da anni e mai completati, con tutte le conseguenze negative per gli utenti.

Il Sig. Presidente dell’Anas, prima di venire in Calabria e annunciare con trionfalismo la conclusione dei lavori della SA – RC entro il 2013, avrebbe fatto bene a sentire il Ministro Tremonti.

Avrebbe appreso che sui cantieri al cospetto di tanti mezzi c’è la presente di pochi uomini e , quindi, la concreta possibilità della dilazione dei tempi.

Niente è stato detto della ferrovia ionica che continua ad essere antidiluviana. Viaggiare in treno lungo la tratta ionica calabrese è impresa coraggiosa. Per spostarsi di pochi chilometri occorrono, ancora oggi, molte ore.

Niente è stato detto sul Porto di Corigliano. La Sibaritide è tagliata fuori dalle cosiddette autostrade del mare.

Colpevole è stato il silenzio del Sig. Ministro sull’aeroporto della Sibaritide.

Il perchè l’Anac e il Ministero dei trasporti non concedono il loro nulla-osta non è dato sapere.

Nessuna speranza per i cittadini del comprensorio per il diritto alla salute. Niente e nessuna parola, da parte di chi di competenza,  in favore dell’ospedale di Trebisacce.

Ancora una volta, quindi, una bella lavata di faccia e nessuna concreta speranza di riscatto.

Rimangano felici e contenti gli ipocriti, sappiano, però, che le popolazioni continuano ad essere deluse, amareggiate ed arrabbiate.

Cosenza, 01 marzo 2011.

 

                                   Gianni Papasso – segretario provinciale del partito socialista italiano

 


 


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