Pompa Magna per le Gallerie |
Scritto da F.Mundo | |
sabato, 26 febbraio 2011 11:59 | |
A proposito della strombazzata apertura delle gallerie di Montegiordano sulla SS 106, riceviamo una nota del consigliere provinciale del Partito Socialista Franco Mundo di Trebisacce e una del segretario provinciale dello stesso partito, Gianni papasso, nelle quali viene stigmatizzata l'eccessiva gioia per un qualcosa che avrebbe semmai dovuto innescare un'inchiesta seria per mettere a nudo le responsabilità pesanti di chi, in questo caso l'ANAS, ha lasciato incompleta un'opera praticamente terminata. Addirittura si scomoda Scopelliti per l'inaugurazione, siamo veramente al ridicolo. Sicuramente apprezzabile l'interessamento dell'on.Gallo, che però sapeva benissimo che, comunque, il lavoro andava realizzato e certamente non può cantare inni di gloria, semmai dovrebbe cercare di far rientrare i fondi destinati all'ultimazione della stessa strada e che il governo nazionale ha deviato verso altre destinazioni "nordistiche". Nel seguito proponiamo le due note.
Invece assistiamo a rivendicazioni di meriti particolari (non sappiamo però in cosa consistono), quando tutti sanno che in effetti l’apertura delle gallerie arriva dopo tantissimi anni, e molti hanno gridato allo scandalo proprio per il grave ritardo e l’incapacità dell’ANAS di concludere un piccolo tratto di strada, che in questi decenni ha causato solo gravi danni, sia alla cittadina di Montegiordano che allo sviluppo dell’intero comprensorio. All’inaugurazione sono stati annunciati il Ministro Matteoli, il Presidente Scopelliti e il Presidente dell’ANAS, ai quali non va certamente alcun ringraziamento o merito particolare. Anzi avrei preferito che fossero venuti nell’Alto Ionio per avviare una nuova grande opera e dare una speranza ai tanti giovani, magari per avviare il progetto della costruzione dell’autostrada Sibari-Taranto o l’ammodernamento della ferrovia. L’Alto Ionio, oggi come non mai vive momenti di grande disagio sociale ed economico. Non si può dimenticare l’ultimo affronto subito con la chiusura dell’Ospedale di Trebisacce: i trasporti sono inesistenti; la ferrovia di origine borbonica, dove transita solo qualche treno giornaliero è inadeguata. Le carenze strutturali sono ormai ataviche. Il turismo langue, il lavoro manca, i servizi sono carenti; le scuole chiudono, i paesi montani si spopolano; i comuni soffrono e i giovani emigrano. La situazione è drammatica! Purtroppo la classe politica pensa ancora di speculare elettoralmente e gettare fumo negli occhi con l’apertura di una galleria, dopo oltre trent’anni. Unitamente ai molti compagni socialisti dell’Alto Ionio e ai tanti sindaci che ben hanno operato in un contesto difficile, sentiamo il dovere di grande attenzione nei confronti di un territorio da sempre abbandonato e condannare questo vecchio metodo di fare politica. Non possiamo esultare. Anzi siamo indignati e gridiamo vergogna! Trebisacce lì 26.2.2010 Francesco Mundo
Quasi tutti gli astanti, con qualche eccezione che ha guardato bene in faccia la realtà, nell’esprimere la loro ipocrita felicità si sono dimenticati che la Calabria e la Sibaritide, sin dal dopoguerra, stanno aspettando che qualcuno possa ricordarsi di questa terra, che in termini di infrastrutture non è seconda a nessuna regione d’ Europa. C’è stato qualcuno che, addirittura, nel definire l’evento un fatto storico, ha lasciato trapelare che l’inaugurazione è avvenuta per il suo “volere e potere”. Assurdo! Ieri, ancora una volta, da parte delle autorità intervenute nessuna speranza è stata data alla sibaritide. Nessuna speranza per l’ammodernamento della 106. Il Ministro Matteoli ha dichiarato che sono disponibili 2,4 miliardi di euro, mentre ne occorrono 15 di miliardi per l’intero ammodernamento. Però, il Sig. Ministro nulla ci ha detto rispetto alla distrazione di diversi miliardi di fondi FAS, che sono stati utilizzati, su imposizione della Lega, per il pagamento delle cosiddette quote latte. Nessuna parola e nessuna speranza per l’autostrada Sibari – Taranto, programmata e mai realizzata. Il Presidente dell’Anas molto inopportunamente ha parlato di “Anas-day Calabria”. A pochi chilometri dal sito dell’inaugurazione ci sono gli interminabili lavori per l’ammodernamento dello svincolo autostradale di Sibari. Lavori iniziati da anni e mai completati, con tutte le conseguenze negative per gli utenti. Il Sig. Presidente dell’Anas, prima di venire in Calabria e annunciare con trionfalismo la conclusione dei lavori della SA – RC entro il 2013, avrebbe fatto bene a sentire il Ministro Tremonti. Avrebbe appreso che sui cantieri al cospetto di tanti mezzi c’è la presente di pochi uomini e , quindi, la concreta possibilità della dilazione dei tempi. Niente è stato detto della ferrovia ionica che continua ad essere antidiluviana. Viaggiare in treno lungo la tratta ionica calabrese è impresa coraggiosa. Per spostarsi di pochi chilometri occorrono, ancora oggi, molte ore. Niente è stato detto sul Porto di Corigliano. La Sibaritide è tagliata fuori dalle cosiddette autostrade del mare. Colpevole è stato il silenzio del Sig. Ministro sull’aeroporto della Sibaritide. Il perchè l’Anac e il Ministero dei trasporti non concedono il loro nulla-osta non è dato sapere. Nessuna speranza per i cittadini del comprensorio per il diritto alla salute. Niente e nessuna parola, da parte di chi di competenza, in favore dell’ospedale di Trebisacce. Ancora una volta, quindi, una bella lavata di faccia e nessuna concreta speranza di riscatto. Rimangano felici e contenti gli ipocriti, sappiano, però, che le popolazioni continuano ad essere deluse, amareggiate ed arrabbiate. Cosenza, 01 marzo 2011.
Gianni Papasso – segretario provinciale del partito socialista italiano
|
< Precedente | Prossimo > |
---|