Italo C.Falbo e la SS.106 |
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Scritto da G.Aloise | |
lunedì, 21 febbraio 2011 17:21 | |
![]() Italo Carlo Falbo Qualcuno dice:”la mia collezione di documenti è a disposizione di tutti coloro che lo chiedono”, dimenticando che viviamo il tempo della globalizzazione e documenti, libri e informazioni corrono veloci sulle onde magnetiche del web. Noi mettiamo a disposizione di tutti, quel che riusciamo a trovare senza la pretesa di essere più bravi e coscienziosi, ma sicuramente con la dannata voglia di far crescere nei nostri ragazzi l’orgoglio di essere meridionali, calabresi, cassanesi e sibariti, portatori, volenti o nolenti, di storia antica e di tradizioni millenarie.(A.C.)
Al termine della VIII legislatura del Parlamento Subalpino ( 18 /2/1861-7/9/1865 ) nel quale erano anche rappresentate le province annesse al Regno di Sardegna nel corso del 1860, un deputato Calabrese di Serrastretta in provincia di Catanzaro Francesco De Luca ( Cassano era rappresentata nel primo parlamento nazionale da Giuseppe Pace ), dopo aver ricordato che il governo unitario avrebbe dovuto promuovere nel mezzogiorno una significativa politica di lavori pubblici per migliorare la produzione ed i commerci, così scriveva : “ Il Governo Italiano ha tutto negletto, e specialmente nella nostra media Calabria nulla, nulla, nulla ha fatto nonostante vive e reiterate rimostranze. Eppure le province meridionali non meritavano questo trattamento, non attendevano questo riscontro al loro plebiscito: perocchè, se alla famiglia italiana avevano portato meno ricchezze in strade e reti ferroviarie, avevano portato meno debiti”.
Con l’unificazione la nostra regione risentì enormemente dell’impoverimento generale del mezzogiorno e registrò il mancato avvio della realizzazione delle grandi opere di infrastrutturazione civile. In questo contesto, la strada litoranea jonica fu da sempre al centro dell’attenzione dei politici più attenti ai problemi dello sviluppo. La tragedia provocata dal terremoto registrato in Calabria nel 1905 contribuì a dare una rappresentazione allarmante della nostra condizione sociale e civile e spinse il governo a dare l’avvio ad uno dei primi interventi organici di tipo regionale: la legge per la Calabria del 25 giugno n. 255, la prima legge speciale che premiando una scelta accentratrice nel rapporto tra Stato ed autonomie locali di fatto elimina la sfera di responsabilità operativa degli enti locali. Fra le opere previste, la legge speciale individua la realizzazione della strada jonica che si arresta sul tratto Cariati- Rossano. Ebbene, nel 1920, nel corso della Legislatura XXV, fu proprio un deputato eletto nella circoscrizione elettorale di Cosenza che comprendeva tutti i comuni della provincia – Italo Carlo Falbo, iscritto al gruppo Parlamentare di Democrazia Liberale e nato a Cassano Ionio - a investire il parlamento nazionale del problema della strada ionica, presentando una specifica proposta di Legge. Pare opportuno riprodurre integralmente, per le efficaci e sintetiche considerazioni svolte, il testo della proposta di legge del deputato Falbo e della relativa relazione della Commissione Lavori Pubblici. Giuseppe Aloise |
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