Un campioncino sibarita |
Scritto da T.Cavallaro | |
mercoledì, 19 gennaio 2011 15:19 | |
Ci sono altri ragazzi di Sibari che stanno tentando la scalata nel difficile mondo del calcio importante e vedremo di presentarveli degnamente in seguito. Ritorniamo al nostro Antonio, che trovandosi a Sibari per trascorrere qualche giorno con la famiglia è venuto a trovarci ed abbiamo approfittato per intervistarlo e sapere come trascorre la vita in quel di Varese. D: Come sei arrivato al Varese? R: Fino all’anno scorso militavo nella squadra giovanile dello Sporting Club di Corigliano e lì sono stato contattato da un osservatore autonomo che mi ha proposto un ingaggio in una società importante del Nord, ne abbiamo parlato in famiglia e alla fine ho accettato, tra le altre proposte, quella del Varese dove sicuramente c’è un’ottima organizzazione e maggiore visibilità a livello nazionale. D: In quale campionato giochi?
D: In che ruolo giochi e qual è il campione internazionale che vorresti emulare? R: il mio ruolo è Centrocampista e il giocatore che mi affascina molto è Andres Iniesta, centrocampista del Barcellona e della nazionale spagnola giocatore molto tecnico e soprattutto molto umile, che ha conquistato la coppa dei campioni dell’anno scorso. D: Dove abiti? Quale scuola frequenti? Come trascorri le tue giornate? R: Ho una stanza tutta per me nel convitto per studenti De Filippi, dove ci sono, oltre ad altri miei colleghi, anche giovani universitari, usufruisco per il vitto della mensa dello stesso convitto. Della mia squadra siamo in tanti a vivere insieme, alcuni sono stranieri: tre brasiliani 1 venezuelano, due bulgari, 2 napoletani, 1 mantovano , 1 spagnolo, 1 ligure, e un altro calabrese di Cirò. Frequento il terzo anno dell’ist. Tecnico per il turismo a Varese che raggiungo a piedi in 10 minuti. Il tempo libero è poco perché ci alleniamo tutti i giorni tranne il lunedì e il sabato e poi ci sono le partite. La società mi assiste e controlla negli studi. Ho una tutrice che cura le mie necessità e anche gli studi, aiutandomi, si chiama Claudia è giovane e mi seguirà fino alla maggiore età. D; Senti molto la lontananza dalla famiglia e dagli amici con cui hai condiviso la tua vita in Calabria? R: I primi tempi sono stati un po’ più duri, ma mi sono ambientato presto, anche perché intorno a me l’ambiente è tranquillo e mi sento protetto ed apprezzato; l’allenatore Gianluca Antonelli è una persona umana e molto professionale, ci fa sentire tutti a proprio agio. Sono contento di fare quest’esperienza fuori casa che mi permette oltre che di migliorare tecnicamente, di crescere sotto il profilo comportamentale. D:Voi ragazzi avete contati con la prima squadra del Varese? R: Con i giocatori della prima squadra del Varese, che milita attualmente in serie B, facciamo una partitella ogni due settimane. Non ci resta che augurare al nostro giovane concittadino tanta fortuna in attesa di vederlo calcare gli stadi del massimo campionato italiano. In bocca al lupo Antonio. |
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