T.A.R condanna il comune |
Scritto da Administrator | |
mercoledì, 05 gennaio 2011 11:56 | |
In buona sostanza, il TAR ha semplicemente affermato che le opere di urbanizzazione sono state consegnate all’amministrazione comunale, in base alla convenzione di lottizzazione il 28 maggio 1981 e successivamente collaudate il 28 agosto 1987, come risulta dai relativi verbali di collaudo e consegna. E’ il comune, quindi, che deve far affettuare tutti i lavori afferenti la manutenzione ordinaria e straordinaria e l’eventuale ripristino degli impianti e opere degradate o inutilizzabili. Questa sentenza importantissima apre scenari diversi sulla gestione di Marina di Sibari, la responsabilità del comune è chiara finalmente ed è altresì chiaro che quanto molti utenti hanno reclamato per anni, compresa l’associazione di Autotutela degli utenti voluta e fondata dal nostro amministratore Antonio Cavallaro, era giusto e sacrosanto: Il Comune di Cassano deve considerare Marina di Sibari, come un qualsiasi altro territorio urbanizzato del territorio di propria pertinenza. Mentre scrivevamo ciò che state leggendo, un nostro collaboratore ci ha fatto notare che sulla Gazzetta del Sud di oggi in un articolo di Gianpaolo Iacobini (che vi proponiamo in PDF cliccando quì) si fa riferimento, in modo molto breve e conciso, alla sentenza del TAR, ma veniamo a conoscenza che il Comune sta pensando alla riqualificazione del centro residenziale in modo più fattivo di quanto non avesse mai fatto, perché è in arrivo la tanto attesa relazione dell’architetto Iovine, commissionata nel 2007 e che, pare debba essere finalmente consegnata. Prescindendo dai “condizionali” largamente usati dall’articolista, la notizia di questa inversione di rotta, compare solo dopo la sentenza del TAR. Ma, nello stesso articolo, subito viene buttata acqua sul fuoco del possibile entusiasmo, perché il Iacobini scrive che sarà, probabilmente, necessario un nuovo studio di fattibilità per poter ipotizzare un qualsivoglia intervento ed aggiunge che l’amministrazione comunale ha già uno studio di fattibilità bello e pronto già fin dal 2002, regolarmente commissionato e pagato da chi allora amministrava la cosa pubblica e noi aggiungiamo che anche il Consorzio “Sibari città del mare” ha approntato un altro lavoro similare, conseguente a una convenzione stipulata con gli attuali amministratori (cliccare qui per leggere il relativo documento in PDF), insomma si va avanti a studi di fattibilità che costano soldoni e si continua a non far alcunché. E’ lecito sperare? Spes, ultima dea, dicevano i nostri saggi predecessori latini, e se questa è l’ultima spiaggia, auguriamoci che almeno sia raggiungibile. (Cliccare quì per la sentenza del TAR) NOTA: Il giornalista Gianpaolo Iacobini, ha inviato al nostro amministratore una nota, in risposta all'articolo che avete appena letto, che è stata pubblicata nel Forum, per leggerla cliccare quì |
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