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BCC, assemblea terranovese PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
martedì, 16 novembre 2010 19:35

De Cardona
don Carlo De Cardona
Come preannunciato  il presidente  facente funzioni della BCC dei Due Mari ha convocato la prima delle assemblee dei soci in programma. Usiamo il plurale perché questa volta è stata introdotta una novità, invece di convocare un’unica assemblea si è pensato bene di farne una per ogni zona dove è presente la banca, “una furbata mica male” (da pronunciare ad alta voce con l’accento lumbard), praticamente si è messo in atto il vecchio metodo di romana memoria: “divide et impera” (letteralmente da wikipedia: “In politica e sociologia si utilizza per definire una strategia finalizzata al mantenimento di un territorio e/o di una popolazione,  frammentando il potere dell'opposizione in modo che non possa riunirsi contro un obiettivo comune. In realtà, questa strategia contribuisce ad evitare che una serie di piccole entità titolari di una quantità di potere ciascuna possano unirsi .... per evitare ciò, il potere centrale tende a dividere e a creare dissapori tra le fazioni, in modo che non trovino mai la possibilità di unirsi contro di lui”.   Il socio Raffaele Caracciolo ci ha inviato un dettagliato resoconto che trovate nella seconda parte.

Aderendo all’invito del presidente f.f.dr. Francesco Lopez ho partecipato all’assemblea dei soci della Bcc dei Due Mari di Calabria, convocata, per lunedì 15 novembre scorso, nel palazzetto dello sport di Terranova da Sibari.Eravamo presenti circa 200 soci a fronte di circa 600 aventi diritto; interessati ad ascoltare una relazione chiarificatrice sullo stato di salute dell’azienda fondata dai sacerdoti Santopaolo e Di Pace nel 1912. Devo confessare la mia delusione per non avere ascoltato alcuna comunicazione concreta sulle difficoltà insorte dal 2008 allorquando si sono verificate le dimissioni dei vertici aziendali fino alle ultime ratificate nel settembre scorso. Il presidente Lopez si è limitato ad esortare i soci ad essere uniti attorno alla Banca dei Due Mari affermando:”sono certo che le difficoltà saranno superate e che la nostra banca ritornerà a primeggiare tra le aziende di credito del Meridione”riservandosi di dare comunicazioni dettagliate allorquando si conosceranno le determinazioni del Fondo di garanzia cui si è fatto ricorso. Ha invitato,altresì,a non usare il mezzo della stampa per evitare ogni danno all’immagine della Banca dei Due Mari e scongiurare l’esodo eventuale della clientela. Mi preme evidenziare, che l’appello del presidente Lopez agli operatori dell’informazione è fuori luogo perché nessun cronista serio scrive avendo in animo di diffamare o di procurare danno ad un’azienda che è stata il fiore all’occhiello del territorio in cui ha operato fino al 2002 .Le difficoltà sono insorte con le gestioni successive. Il giornalista si limita a riportare i fatti e a descrivere quanto accade. Nessuna responsabilità può ricadere su di lui se gli eventi che descrive non sono pura invenzione. Non si preoccupi il presidente Lopez e tutti i responsabili della gestione; nessuno ha interesse a concorrere al disfacimento di un’azienda nella quale, fra l’altro, operano oltre un centinaio di operatori che non devono essere vittime per colpe non attribuibili a loro. Presente all’assemblea è stato anche il direttore della Bcc di Sesto S.Giovanni, dr.Besta, sceso in Calabria per dare una mano a una consorella in temporanea difficoltà. L’esponente milanese si è compiaciuto dell’ottimismo espresso da Lopez che - "supera il mio" - ha precisato ed ha auspicato un’azione solidale della base sociale in favore della Due Mari. Nel dibattito,con l’impegno richiesto del rispetto di 5 minuti per ogni intervento,stante la necessità del dr.Besta di raggiungere l’aeroporto,hanno preso la parola: Pasqualino Diodati, Giuseppe Bruno, Eugenio Veltri, Emanuele Noia, Damiano Libonati. L’assemblea, nonostante l’incoraggiamento del direttore Basta a proseguire i lavori,è stata sciolta anche se altri soci, come il sottoscritto, il dr.Luigino Villani ed altri,avessero chiesto di intervenire.

Si è conclusa così l’attesa assemblea riservata ai soci della Due Mari di Terranova. Non credo che è una nostra fisima se affermiamo che ben altro spessore avrebbe dovuto avere il primo approccio con la base sociale del presidente Lopez. La riunione si sarebbe potuta convocare,dopo la decisione del Fondo di Garanzia e con la presenza del Direttore di Sesto S.Giovanni, libero dalla necessità di abbandonare il lavori per imbarcarsi su un volo che lo avrebbe riportato a Milano

Non ci resta che trarre le dovute e non piacevoli conclusioni: i metodi nella conduzione assembleare sono identici a quelli del passato. Il socio che intende dare il proprio contributo disinteressato non si vede a proprio  agio. La norma statutaria che sancisce la valenza principe del socio nell’azienda diventa una pura espressione lessicale. E allora?Mi auguro che il tempo non scada e che il nuovo inceda senza inciampi. Siamo per una Bcc che sia al servizio di tutti e non a gruppi di potere. Si torni allo spirito di De Cardona e si consideri ogni socio,ogni operatore. per ciò che è e non per ciò che sembra avere.                                                             

Raffaele Caracciolo

Carissimo Raffaele, hai fatto bene a mettere in risalto l'invito del presidente a non utilizzare i mezzi di comunicazione perchè, secondo lui, potrebbero danneggiare la nostra banca e anche l'eccessivo ottimismo palesato, subito raffreddato dall'intervento del presidente milanese. Da quello che scrivi ho la sensazione che i suonatori siano "leggermente" cambiati ma la musica è sempre la stessa: stonata e fuori tempo. Aspettiamo pazientemente il nostro turno. Come saprai in questi giorni il vescovo di Cassano sta preparando la postulazione per la beatificazione di don Carlo de Cardona, il fondatore del Credito Cooperativo in Calabria, sarebbe oltremodo interessante se per una Grazia di Nostro Signore, potesse apparire, magari in sogno,a qualcuno dei benpensanti  che affollano le file dei nostri soci e  inculcasse loro un po' di buon senso.

Saluti

Tonino Cavallaro

 

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