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Sibari

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Il punto sul turismo sibarita PDF Stampa E-mail
Scritto da administrator   
sabato, 23 ottobre 2010 13:02
Rio
dott.Raffaele Rio
La sera del 20 ottobre u.s. presso la sala convegni dell'hotel Marlusa si è tenuta l'annuale assemblea dei soci del COTAJ (Consorzio Operatori Turistici dell'Alto Jonio).  Alla serata hanno partecipato, oltre i titolari delle aziende turistiche consorziate,il  neo-direttore generale del settore Turismo della regione Calabria dott. Raffaele Rio,  originario di Lungro, che ha preso il posto per lunghi anni coperto dal compianto dott. Giancarlo Perani, l'assessore provinciale al turismo prof. Pietro Lecce e l'assessore  provinciale ai trasporti dott. Giovanni Forciniti. L'incontro è stato moderato da Pasquale Motta. Il presidente del Cotaj Natalino Falsetta, dopo un breve saluto dell'ex-presidente prof. De Septis, ha relazionato sull'andamento della passata stagione estiva, soffermandosi  su alcuni dati che la dicono lunga sulla situazione del turismo nella sibaritide e nell'intera Calabria. Siamo in una situazione di stallo, agli sforzi fatti dagli operatori per migliorare le proprie strutture non corrispondono le azioni in favore dell'accoglienza che dovrebbero essere espletate dagli enti locali, provinciali e regionali.

Secondo Falsetta le presenze sono rimaste grosso modo quelle dell'anno precedente,ma solo grazie all'abbattimento dei prezzi che, oltre a determinare un minore guadagno, ha portato sulle nostre spiagge una massa di vacanzieri "molto popolare", per usare un eufemismo, che certo non ha contribuito a migliorare l'immagine generale del territorio. Per non parlare delle situazioni di disagio provocate dai trasporti, dalla sanità e dall'impossibilità di  fruizione di tutti quei servizi cosiddetti accessori, che rendono comunque più o meno appetibile una destinazione turisticamente valida. A tutto ciò bisogna aggiungere che il florilegio di mega-strutture con più di mille posti letto, non attira certamente la clientela di qualità. Quando in un territorio a vocazione  turistica è massiccia la presenza di mega-villaggi, vuol dire che il territorio è economicamente debole, non esiste un'imprenditoria di medio livello che intraprende attività ricettive di medie e piccole dimensioni, ma con alti standard qualitativi; Si fa spesso riferimento, prendendolo ad esempio virtuoso, il turismo della Romagna, della Toscana e della Liguria, ma non si tiene conto che in quelle regioni le presenze sono continue per larga parte dell'anno, proprio perchè l'offerta è molto differenziata e le strutture sono supportate da una continua, decisa e mirata azione promozionale degli enti preposti. IN Calabria siamo lontani ancora anni luce dal vedere coinvolta una gran parte della popolazione attiva nel fenomeno turismo, visto come opportunità di lavoro seria e di lungo termine. I grandi villaggi turistici per loro stessa natura, tengono aperti i battenti per 3, al massimo 4 mesi l'anno, non sono in grado di garantire lavoro continuativo a chi deve provvedere per 12 mesi alle esigenze della propria famiglia. Queste ultime considerazioni non sono scaturite durante l'assemblea, ma sono frutto di attenta osservazione della realtà. Il Comune di Cassano, grazie alle strutture ricettive di Sibari, ha mantenuto il numero di pernottamenti del 2009, attestandosi intorno alle trecentosettantamila presenze. Sul raggiungimento di tale cifra ha contribuito il nuovo albergo "Green-Village", che ha sopperito alla mancata apertura del Sibari-Residence e del Borghetto. Sarebbe necessario  che tutti i comuni del comprensorio sviluppassero una strategia collettiva per far fronte alle nuove esigenze dei vacanzieri moderni.
Il resoconto più dettagliato della serata di mercoledì è stato elaborato sui quotidiani locali, vi presentiamo in formato PDF l'articolo di Gianpaolo Iacobini apparso oggi sulla  Gazzetta del Sud.

(cliccare quì per l'articolo della Gazzetta del Sud)

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