I prodotti di Sibari attirano il Giappone |
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lunedì, 16 luglio 2007 20:16 |
L'articolo che segue comparso sulla Gazzetta del Sud giorni fa e firmato da Gianpaolo Iacobini, ci era in effetti sfuggito, grazie Andrea per avercelo segnalato. Hai ragione è una notizia molto interessante, che fa onore a chi opera nel settore agroalimentare puntando sulla qualità. Lo riportiamo integralmente senza ulteriori aggiunte.
La Sibaritide conquista il Giappone e le sue tavole, coi prodotti biologici della Piana. È questo il primo risultato, a suo modo storico, cui ha condotto la visita in Italia degli ambasciatori commerciali del gruppo giapponese “Sokensha”, colosso della distribuzione alimentare che approvvigiona 25.000 punti vendita. I referenti della corazzata imprenditoriale nipponica (il direttore generale Taratomi Hadano; Akihiko Tsuji, presidente della “Kaseze factoring”, società che si occupa dello sviluppo dei nuovi prodotti; i dirigenti Masazumi Kishino e Tohru Uchida) erano giunti in Calabria sabato scorso, accolti dal presidente della sezione agroalimentare di Confindustria Cosenza, Mario Brogna, direttore del settore vendite della “Gabro”, azienda olearia cassanese specializzata nel campo della produzione biologica. Dichiarato l’obiettivo della spedizione: mutuare in riva allo Ionio l’esperienza maturata nelle Marche. Qui, a Isola del Piano, grazie all’impegno di Gino Girolomoni, presidente dell’Associazione mediterranea agricoltura biologica, la “Sokensha” ha realizzato una piattaforma per gli scambi commerciali tra l’Italia e il Giappone: i fornitori di ogni ben di Dio (pasta, pane, frutta, olio ed altro ancora), purchè di fattura e matrice biologica, fanno giungere nella cittadina marchigiana i loro containers, imbarcati poi sui vettori che li trasportano dall’altro capo del mondo. La Piana ionica potrebbe adesso divenir sede d’una seconda piattaforma logistica italiana, punto di riferimento per il Meridione, favorita dalla presenza in Calabria del porto di Gioia Tauro, naturale testa di ponte piazzata sulle rotte che via mare conducono ad oriente. <<Abbiamo le carte in regola per poter aspirare a tale candidatura>>, conferma Mario Brogna, forte degli esiti della missione nipponica in Italia. <<I vertici della “Sokensha” – aggiunge l’esponente di Confindustria Cosenza – sono rimasti letteralmente ammaliati dalla bellezza dei luoghi e dalle potenzialità dell’agricoltura biologica locale. L’unico neo è rappresentato dalla mancanza di aziende di trasformazione: i mercati richiedono prodotti finiti che non tutte le imprese del comprensorio sono in grado di assicurare. È perciò necessario mettersi in rete: speriamo che tutti comprendano che questa è la strada da seguire. D’altronde, la creazione di tali aziende permetterebbe di caratterizzare geograficamente il prodotto e dar vita a nuovi posti di lavoro>>. Un invito che il Comune di Cassano pare aver intenzione di raccogliere: ricevendo a Palazzo di città i dirigenti della società giapponese (che arrivando in Municipio hanno incontrato anche il giornalista Luca Sardella, a Cassano con la sua troupe per un reportage giornalistico), il primo cittadino Gianluca Gallo ha offerto la disponibilità a far da coordinatore delle necessarie attività di raccordo tra i produttori biologici dell’intera Piana: <<Condividiamo senza riserve l’idea di far della nostra terra un polo della produzione agricola biologica. Nei prossimi giorni, l’assessorato all’ambiente convocherà i produttori bio della zona, per studiare insieme le iniziative da intraprendere>>. Prossimo appuntamento a settembre, quando i manager del colosso nipponico torneranno a Sibari per verificare eventuali passi in avanti e sciogliere le ultime riserve sugli investimenti da effettuare in Calabria. Gazzetta del Sud - Gianpaolo Iacobini |